di Francesca Bruni
La cantautrice siciliana inizia il tour che affianca il nuovo album Eva contro Eva
Carmen Consoli, ormai nota come la cantantessa, è tornata.
Si è fatta attendere ed ora eccola qui: abbandonata la frangia à la Franzoni, e acquisito un nuovo look un po’ meno rockettaro e un po’ più casual, la Consoli è di nuovo tra noi con un disco che conclude quel percorso che aveva iniziato con l’album precedente. Eva contro Eva ha tutta l’aria di essere la sua consacrazione nel ‘regno’ dei Cantautori Italiani. I testi sono sempre Consoli style: colti e ricercati all’inverosimile. La capacità di cogliere situazioni e contesti particolari è sempre quel tot sopra la media nazionale.
Ad Eva contro Eva Carmen affianca Dal Simeto al Tamigi: il tour che toccherà anche alcune capitali europee. Tra un fiume e l’altro il carrozzone, anzi, il carretto siciliano, si è fermato ieri sera anche nei pressi del Reno.
Nel Palamalaguti c’era un clima a metà tra la grande attesa e l’incertezza generale: si sapeva che sarebbe stato un concerto acustico, ma visti i suoni del disco, la gente non sapeva se portare il cuscino o prepararsi a battere i piedi.
Alla fine lo show è stato caratterizzato da una strana alchimia di entrambe le cose: nella prima parte teste ondeggianti e smanettamenti col cellulare a go go, tra messaggi e telefonate varie; nella seconda facce felici e braccia alzate al cielo e voci spiegate.
Il concerto è stato aperto da La Bellezza delle cose che stupendamente si prestava all’occasione, così come Fiori d’arancio ed Eva contro Eva. La perla della serata è stata sentivo l’odore. Il pubblico, completamente rincoglionito dallo stravolgimento della canzone, non ha azzeccato un attacco e si è trovato a cantare solo più di una volta. Eccezionale.
Il concerto è stato tagliato a metà da un apprezzabile interludio ‘ghezziano’: immagini tratte da alcune strisce di blob, ben accolte da un pubblico per la maggior parte composto da ‘comunisti’.
Tutt’altra cosa la seconda parte: Pioggia d’aprile, Bonsai, e Venere hanno dato la scossa tutti.
Bellissime le attese Blunotte, Geisha, In bianco e nero e Quello che sento.
Nel complesso uno show da vedere e un’atmosfera così particolare che si consiglia a tutti di provare sulla propria pelle. Lo spettacolo potrebbe tradire le aspettative dei fan più rockettari, ma un concerto come questo forse porta le generazioni che sono cresciute con la sua musica a pesare di più le parole, il significato di molti testi che le chitarre potevano aver velato in passato.
Forse la nostra eroina ha peccato a tratti di eccessivi virtuosismi che in molti casi hanno portato i meno sensibili fuori a fumare prima del tempo. Ma la buona musica non è per tutti.
Scaletta Carmen Consoli Palamalaguti, Bologna 19/05/1006
La Bellezza delle cose
Eva contro Eva
Signor tentenna
Maria Catena
Matilde
Fiori d’arancio
Il pendio dell’abbandono (musiche composte da Bregovic)
Sulle rive di Morfeo
Dolce attesa
Sentivo l’odore
Atlantide
Pioggia d’aprile
Bonsai
Narciso
Venere
Per niente stanca
Besame giuda
Blunotte
Geisha
L’ultimo bacio
Confusa e felice
Autunno dolciastro
In bianco e nero
Quello che sento
Inoltre: Poesia in musica eseguita sul palco con i Lautari