di Pasqualino Piunti *
-Lungomare: di tutto di più
L’oggetto dell’ammirazione dei turisti si è prestato e si sta prestando ad ogni sorta di valutazione e proposta da parte delle giunta con situazioni anche esilaranti e diametralmente opposte tra di loro. Se si afferma che è aumentato il traffico a due ruote, bisogna dirlo con i dati in mano. È stato effettuato un conteggio?
Il sottoscritto, che frequenta quella pista giornalmente, può tranquillamente affermare che chi usava la bicicletta gli anni passati la usa anche oggi e chi non ha mai rinunciato alla macchina non ha ritenuto un deterrente la strisce blu. L’unico cambiamento è stato quello di spostare nelle vie limitrofe parte della congestione del lungomare, con conseguente esasperazione dei cittadini sambenedettesi che lì risiedono.
Il Sindaco affermò ad inizio stagione che se si voleva riqualificare il tratto nord (del lungomare) bisognava ricavare i finanziamenti dagli introiti dei parcheggi. Vedremo tra pochi giorni quanto abbiamo incassato, ma attraverso i dati di luglio emerse che con quelle cifre ci sarebbero voluti oltre 100 anni. Forse per questo e, nell’intento di accorciare i tempi, qualcuno oggi propone di estenderlo anche di notte e… addirittura anche d’inverno.
Ma se questa amministrazione ha così tanto a cuore il lungomare e la sua vivibilità soprattutto ad indirizzo ambientale e continua impropriamente a dichiarare che ora c’è un esercito di biciclette, perché ha ritenuto di non fare nessun intervento su quella pista ciclabile lato nord, indegna, non solo del nostro lungomare, ma di una città turistica? Crepe e solchi senza soluzione di continuità, linee gialle di delimitazione e nastro verde del tutto scoloriti e oramai uniformati sul colore del fondo stradale (e questo il Codice della strada non lo prevede) dove spicca invece rigoglioso quel blu che ha contribuito ad allontanare tanti pendolari dalla nostra città.
-Con una motivazione URBANISTICO-AMBIENTALE, i verdi hanno voluto denunciare un disagio tutto politico all’interno di questa maggioranza, un gesto coraggioso che sembra aver prodotto più successo di quello delle altre forze politiche che si sono lamentate giorni fa e alle quali i verdi non hanno ritenuto collegarsi (parco del P.R.C. Comunisti Italiani – SDI Rosa nel Pugno Sinistra Democratica). Infatti l’anatema pronunciato dal capogruppo e dall’assessore ha desertificato di amministratori nostrani l’incontro con il sottosegretario Enrico Letta ai “Bagni da Andrea” ***.
Ora vedremo in autunno quanto peso avranno all’interno dell’amministrazione questi cosiddetti “Paritini” nei confronti del nascente P.D. . E, se, oltre alle prese di posizione finalizzate alla riconoscibilità nei confronti dei propri elettori, ci sarà un libero confronto sui temi di principale interesse per la città: viabilià, ambiente, famiglia, sicurezza, anziani, disoccupazione e politiche giovanili.
Ma questo deve prevedere la contestuale e tangibile presa di distanza dalla politica clientelare fatta di nomine e incarichi politico-partitici che ha fino ad oggi caratterizzato l’attuale amministrazione. Con l’avallo di tutta la sua maggioranza.
( * ) Capogruppo Consiliare Alleanza Nazionale
- ***Enrico Letta ai “Bagni da Andrea”.
di Andrea Marinucci**
«Mercoledì 22 agosto 2007, alle ore 18 il sottosegretario on. Letta terrà un incontro in Municipio e noi consiglieri comunali siamo invitati a partecipare. Nulla di strano se non fosse per il seguito della serata: buffet presso lo chalet Da Andrea.Come una canzone di Alberto Radius anch’io grido “E no io non ci sto…”! Ricordo ancora i 14 abusi edilizi notificati dal comune al proprietario dello chalet Da Andrea agli inizi dello scorso aprile. Le ruspe erano pronte allo smantellamento ma un cavillo legale ed un conseguente accordo permise a Sandro Assenti di posticipare la regolarizzazione alla fine della stagione estiva. Ora che il figliol prodigo si è redento, dobbiamo dargli la giusta ricompensa? Basta è ora che i politici di questa città facciano della coerenza una priorità, quindi sin da ora invito gli organizzatori a cambiare programma, magari premiando esercenti più virtuosi che sono la stragrande maggioranza dei proprietari di stabilimenti balneari.Se la mia proposta non fosse accolta, invito i colleghi consiglieri, gli assessori ed il sindaco a non presenziare al buffet presso lo Chalet Da Andrea.
Sono sicuro che se il sottosegretario Letta venisse a conoscenza di essere accolto in uno stabilimento balneare che presenta ancora 4 abusi edilizi, cambierebbe idea e destinazione.
E’ di pochi giorni fa la notizia della disgrazia accaduta nella costiera amalfitana, in cui degli innocenti sono morti e altri sono rimasti feriti: la loro unica colpa è stata quella di aver alloggiato in una struttura con terrazza costruita abusivamente! Naturalmente lo chalet Da Andrea non presenterà situazioni così gravi, ma prevenire e sempre meglio che curare.Questa posizione decisa tenuta dal sottoscritto, capogruppo dei Verdi, è ampiamente condivisa dall’assessore Canducci, il quale ricorda ai cittadini che da ottobre non ci fermeremo di fronte a nulla: tolleranza zero contro gli abusi edilizi perpetuati in spiaggia, sul lungomare (bancarelle) e in zona sentina!»
( ** ) Consigliere per i Verdi del consiglio comunale di San Benedetto del Tronto