di Dott. Giancarlo Vesperini *
2007-10-22 - La viabilità di viale De Gasperi è la viabilità della nostra città, del nostro territorio. In modo specifico l’ambiente urbano relativo alla circolazione dei pedoni e dei veicoli, costituiscono il fondamentale tessuto connettivo della città .
Da queste riflessioni si è concretizzata la convinzione che oltre a proteste che possono essere portate avanti con determinazione in maniera anche “corale”, sia indispensabile anche passare ad una fase di proposta convinta ed unitaria, facendosi portatori di proposizioni che vanno ad abbracciare un generale progetto.
È stato detto tanto e troppo per il lato est , non so quanto per il lato ovest di viale De Gasperi. Il progetto definitivo, già presentato in incontri interpartitici, è stato presentato giovedì 18 ottobre ai quartieri Sant’Antonio e Albula Centro, ma non c’è stata la possibilità di ulteriori risposte in merito alla proposta progettuale che non preclude ulteriori ipotesi di viabilità sia come corsia preferenziale, sia come pista ciclabile; quando si saranno create alternative di sosta per i residenti (parcheggi nelle aree soggette a traffico limitato e parcheggi di interscambio nei punti di corrispondenza tra la grande viabilità e le linee di trasporto pubblico o la rete delle piste ciclabili).
La rete delle piste ciclabili che non coinvolge attualmente viale De Gasperi, non esclude l’uso della bicicletta, come attualmente in tutte le strade cittadine.
Come già detto dal punto di vista tecnico-estetico i due lati di viale De Gasperi non possono essere messi a confronto in quanto sono stati realizzati in tempi diversi da professionisti diversi e con ruoli tecnici diversi. Si è valutato che per ora non si può modificare la viabilità di viale De Gasperi in quanto si presserebbero troppo le altre direttrici veicolari della città: la S.S.16, via Toscana, via Piemonte, il Lungomare. La vera soluzione è insistere su una cultura del “non uso” dell’auto.
Con questo progetto risulta più facile la convivenza tra i vari “key actors” della strada ( bus-auto-bicicletta-pedone) e l’aumento della sicurezza stradale.
La maggiore piantumazione di essenze arboree e la indicazione di una Zona 30 (limite di velocità) comporta, mancando le fasi di accelerazione, anche una riduzione dell’emissione di sostanze inquinanti e riduzione dell’inquinamento acustico di circa 5 dB. C’è anche un aspetto psicologico da considerare: con un percorso più piacevole e sicuro per il pedone, il cittadino è maggiormente invogliato per i suoi spostamenti brevi a muoversi a piedi.
Si potrà anche verificare con i tecnici dell’assessorato alla viabilità se oltre alla Zona30 si potrà creare una ZR (zona residenziale) o ZTL, rappresentano uno degli interventi urbanistici di moderazione del traffico nella viabilità locale.
L’uso della bicicletta come più volte sottolineato in altre occasioni , è un fatto culturale di coscienza civica; perchè credo che ogni cittadino porti in sé il traffico, le file agli sportelli, l’inquinamento acustico, le strade affollate, i supermercati, i cinema, gli stadi roboanti.
Nulla da demonizzare, ma cerchiamo di inserire nelle proposte un po’ di buon senso. Aiutiamoci a ragionare a non farci prendere dalla frenesia, tanto basta affinché la città non venga “ingessata” da “dotte” analisi in commissioni o assemblee o ricerche di marketing.
Coinvolgiamo di più i “residenti”, quelli che quotidianamente in ogni ora hanno disagi ed esigenza di migliorare la loro sopravvivenza (erano presenti in assemblea di quartiere solo 10 residenti).
Più partecipazione, più responsabilità. Tale considerazione assume un particolare valore nel perseguire obiettivi tendenti a un potenziamento dei livelli qualitativi dell’habitat.
Già nel settecento Rousseau lamentava : “Gli uomini non sono fatti per essere ammonticchiati in formicai. Quanto più si radunano, tanto più si corrompono. Le città sono l’abisso della specie umana.”
Questa amministrazione si è sensibilizzata alle problematiche dell’ambiente e del traffico tanto da istituire assessorati specifici, con dirigenti e tecnici di provata competenza.
( * ) assessore ai Lavori pubblici