Egregio Presidente,
da cittadino Sanbenedettese, abitante del Piceno e in qualità di Marchigiano, Le scrivo in concomitanza con la cerimonia di consegna delle Bandiere Blu, da Lei presieduta, alle 16 località della nostra Regione tra le quali vi è San Benedetto del Tronto.
Anche quest’anno, come lo scorso, questa cerimonia si è svolta mentre nella mia città fervono i preparativi per una manifestazione agonistica che poco si addice a un territorio che intenda fregiarsi del vessillo da Lei ufficialmente consegnato. Le manifestazioni di Offshore estreme che si sono svolte e si svolgeranno nel tratto di mare antistante la costa Picena non rappresentano né lo spirito né i principi che “… certificano la qualità del territorio e la qualità della vita della comunità marchigiana …”
Organizzare manifestazioni Offshore come il Powerboat P1 - che generalmente si svolgono in mare aperto come lo stesso nome evidenzia - nelle immediate vicinanze della costa e delle spiagge, ritengo sia un gesto di grande irresponsabilità e insensibilità da parte di chi ha l’onore e l’onere di accogliere un vessillo che in questo modo diventa immediatamente un pezzo di stoffa colorato senza alcun valore. Tutto ciò ha veramente poco ha a che fare con il “… lavoro congiunto che va dalla difesa della costa, alla valorizzazione dell’accoglienza e dell’ambiente …” di cui Lei personalmente parla .
Svolgere una manifestazione come il Powerboat P1 proprio in un’area marina che da quasi un decennio sta cercando con grande sforzo di essere riconosciuta quale “area marina protetta”, per cui da proteggere, è un segnale troppo contrastante con quelle che sono le necessità impellenti ed inderogabili che il Pianeta inequivocabilmente ci sta mostrando di avere.
Il contributo economico della Regione Marche a una manifestazione che ritengo in palese e incoerente contrasto con i principi fondamentali rappresentati dalla Bandiera Blu, non è un segnale confortante di cui si possa andar fieri.
Con questa mia lettera intendo dimostrarle il mio più completo dissenso e la mia indignazione. Invito quindi gli Amministratori di questa meravigliosa regione italiana a un comportamento che mantenga nel tempo coerenza, senso di responsabilità e lungimiranza.
Personalmente continuerò a impegnarmi affinché ci sia più attenzione e rispetto per un bene comune che non dovrebbe in alcun modo essere leso inutilmente, un bene condiviso di cui tutti possiamo godere ma che non ci appartiene completamente. Un bene prezioso, incredibilmente prezioso e fondamentale, che dovremmo imparare a rispettare maggiormente, a proteggere sino in fondo non solo a parole ma soprattutto con le nostre opere e azioni.
Vorrei salutarla con un’ultima riflessione, una domanda che mi è sorta alcuni giorni orsono e precisamente quando le Dolomiti sono state dichiarate dall’ONU patrimonio dell’umanità. Mi sono chiesto perché ci sia un’attenzione – che condivido appieno - alle montagne, così come anche nei riguardi di altri territori protetti, mentre lo sguardo dell’uomo sia ancora troppo distratto nei confronti di un bene d’importanza vitale sia per il pianeta Terra, sia dei suoi abitanti: l’Acqua … delle sorgenti, dei ghiacciai perenni, dei fiumi, dei torrenti, dei laghi, dei Mari e degli Oceani.
Distinti saluti
Riego Gambini