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Powerboat 2009: la presunzione umana punita duramente
05/07/2009 - Come spesso accade, abbiamo creduto di poter disporre a nostro piacimento di un bene – la natura nelle sue molteplici espressioni – che invece abbiamo solo la possibilità di condividere e che di conseguenza dovremmo proteggere con maggiore rispetto delle sue regole fondamentali. E’ bastato un acquazzone al mattino e l’arrivo della pioggia nel pomeriggio a trasformare una manifestazione agonistica, che ho sempre ritenuto fuori luogo tenendo presenti le caratteristiche della nostra città, come anche fuori tempo considerando la “sofferenza” nella quale versa attualmente l’Ambiente, in un vero e proprio fallimento a 360 gradi. Abbiamo tanto desiderato che San Benedetto del Tronto vivesse alcuni momenti di gloria e abbiamo invece mostrato a tutti una città che quando piove vive spesso, troppo spesso, enormi difficoltà di drenaggio delle acque piovane, per non parlare del centralissimo torrente Albula che ha riversato in mare tutte le sue “bontà” in modo evidente sia alla vista che all’olfatto. Questa volta però l’arrivo della pioggia ha fatto anche si che il “rombo” generato dai quei 15 mostri a motore - che nulla hanno di ecocompatibile o ecosostenibile – onda sonora che generalmente raggiungeva addirittura le colline circostanti, fosse perlomeno in parte assorbita, mentre purtroppo certamente invariato è rimasto l’impatto nei riguardi dell’ecosistema marino. Se questa manifestazione doveva essere l’evento clou dell’estate della Riviera delle Palme (visto anche il notevole costo sostenuto dall’Amministrazione locale, dalla Regione Marche e probabilmente anche da terzi) ora credo sia immediatamente necessario reinventarsi qualcosa di diverso, magari qualcosa che esalti questo territorio invece di ferirlo, che metta in risalto il nostro vero carattere – se ne abbiamo ancora uno – evidenziando maggiormente ciò che negli anni ha fatto si che centinaia di migliaia di persone preferissero le nostre spiagge, il nostro mare, le nostre colline, la nostra cucina… le nostre palme. Dopo l’esperienza del Powerboat 2009 credo sia chiaro a tutti che in futuro non saranno manifestazioni come quella appena conclusa a portare benessere in questo territorio e alla sua gente, bensì una maggiore considerazione delle ricchezze e bei beni a nostra disposizione, ma che proprio per questo motivo abbiamo il dovere - ma anche la lungimirante convenienza – di difendere con coerenza e con più attenzione.
Riego Gambini
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Redazione
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il 05 Jul 2009 alle 19:16 |
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