No Strings Attached Tour 2006: gli Eels tornano all’essenziale
di Pierluigi Lucadei
FERRARA – Eels. Definizione: band americana che ruota attorno alla figura carismatica del leader Mark Oliver Everett, conosciuto come E, autore di una musica sempre in cambiamento, ora semplice e malinconica, ora rumorosa e stridente, e dai cui concerti è possibile aspettarsi di tutto, un quartetto rock’n’roll, la presenza di archi e fiati, l’uso massiccio di sintetizzatori o, addirittura, esibizioni solo piano o chitarra acustica. Conoscendo il coefficiente di originalità di E e tenendo bene a mente la definizione, non si può rimanere sorpresi se a pochi mesi dallo storico concerto degli Eels al Conservatorio di Milano con un quartetto d’archi, i nostri tornino in Italia con uno spettacolo completamente diverso. Come si intuisce dal nome, nel nuovo tour No Strings Attached sono banditi violini, viole e violoncelli, ma anche chitarre acustiche e pianoforte. Nella splendida cornice della Piazzetta del Castello, la band si presenta con addosso tute da aviatori e attacca lo show con una Suturday Morning accelerata e violenta. E’ una band ridotta all’osso, con due chitarre e una batteria, quella che suona Old Shit / New Shit e The Other Shoe seguendo filologicamente i dettami dell’estetica garage. Una band che, dopo aver portato in giro per il mondo per quasi un anno le ballate del doppio Blinking Lights and Other Revelations, proponendole in una veste sonora raffinata ed elegante, predica ora un ritorno all’essenziale, e da quell’album pesca i brani più movimentati. Ne prende in prestito alcuni anche da canzonieri altrui, proponendo cover efficaci e sfacciate (Rock Show di Iggy Pop e Jesus Gonna Be Here di Tom Waits), e rimescola vecchi pezzi (Dirty Girl, My Beloved Monster) in un frullato schizoide. E è un entertainer originale, e di tanto in tanto siede al piano elettrico, ad esempio per Mother Mary, un po’ alla Costello prima maniera, e per The Sound of Fear, e, quando l’eccitazione del pubblico sale, prima getta benzina sul fuoco, sciorinando di seguito il post-grunge di Rags to Rags, forse l’episodio migliore della serata, I Going to Stop Pretending that I Didn’t Break Your Heart, che è talmente bella che non c’è possibilità di non amarla, anche suonata così, come una canzoncina in bassa fedeltà anziché come una sontuosa ballata country-western, e Last Stop: This Town, pezzo paradigmatico del modo tipico di E di intendere la scrittura, a cavallo tra drammaticità e leggerezza («you’re dead but the world keeps spinning/take a spin through the world you left/it’s getting dark a little too early/are you missing the dearly bereft?»), poi spegne tutto con una trovata delle sue: Not Ready Yet viene allungata per mezzora, con un intermezzo sperimentale scontato e noioso, quasi a cercare i fischi del pubblico che arrivano puntuali e del resto siamo in Italia, e se fai una sbrindellata del genere i fischi te li becchi tutti anche se ti chiami E. Quando si ricomincia a fare sul serio, tornano anche gli applausi, che sono sentiti, sentitissimi per le trovate finali: E che fa l’urlatore blues in I Put A Spell On You e che chiude facendo il verso al Sinatra di That’s Life. Per i bis vengono tenuti da parte due classici tra i più movimentati e amati: Cancer for the Cure, acida e dissonante, e I Like Birds, che pare rubata al repertorio di una band di punk californiano. Irresistibile. Unico. Qualsiasi travestimento decida di indossare e qualsiasi veste scelga di dare alle sue canzoni, gli aggettivi non possono che essere questi per quello che è forse il più grande autore pop dell’indie americano, anche se l’E che continuiamo a preferire è quello seduto al pianoforte a pigiare note dolenti e sghembe, lungo la strada che porta diritta a sua maestà Tom Waits.
Piazzetta del Castello, Ferrara (13.07.06) – Setlist: Saturday Morning Old Shit / New Shit The Other Shoe Rock Show Eyes Down Dirty Girl After The Operation Jesus Gonna Be Here Mother Mary The Sound Of Fear My Beloved Monster Rags To Rags I'm Going To Stop Pretending That I Didn't Break Your Heart Last Stop: This Town Not Ready Yet Railroad Man Dog Faced Boy Souljacker Part 1 I Put A Spell On You That's Life
Cancer For The Cure I Like Birds
Leggi lo Speciale Eels (luglio 2005): http://win.ilmascalzone.it/re123.htm
Leggi il Report Eels With Strings al Conservatorio (ottobre 2005): http://win.ilmascalzone.it/re138.htm
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