ilmascalzoneSportivo, Euro2008 sul Mascalzone a cura di Stefano Lucadei
di Michael Harrold
L’Italia non riesce a centrare la prima vittoria a UEFA EURO 2008™ ma alla fine è la Romania a mordersi le mani per l'1-1 di Zurigo. Al Letzigrund, nella seconda giornata del gruppo C, la squadra di Victor Piţurcă passa in vantaggio nella ripresa con un gol di Adrian Mutu, ma gli Azzurri rispondono dopo un minuto con Christian Panucci. A dieci minuti dalla fine i romeni avrebbero la possibilità di conquistare l’intera posta in palio, ma Gianluigi Buffon respinge da campione un rigore dello stesso Mutu. Per passare, gli Azzurri dovranno necessariamente battere la Francia martedì prossimo e sperare in un risultato favorevole in Olanda-Romania.
Rivoluzione
Roberto Donadoni rivoluziona la squadra travolta 3-0 dall’Olanda all’esordio. In difesa, bocciata la coppia centrale formata da Marco Materazzi e Andrea Barzagli, il Ct si affida a Fabio Grosso e Giorgio Chiellini, centrale al fianco di Panucci. A centrocampo fuori Gennaro Gattuso e Massimo Ambrosini, spazio a Daniele De Rossi e Simone Perrotta; in attacco, infine, l’acclamatissimo Alessandro Del Piero sostituisce Antonio Di Natale. Solo un cambio nella Romania rispetto alla formazione reduce dallo 0-0 contro la Francia: Paul Codrea, dell’AC Siena, rileva Bănel Nicoliţă.
Buffon super
Gli Azzurri partono alla grande e dopo nove minuti sfiorano il vantaggio: Gabriel Tamaş ferma in qualche modo Del Piero in area, la palla finisce sui piedi di Perrotta che serve “Pinturicchio” che però, complice una deviazione di Dorin Goian non vista, non inquadra lo specchio della porta. Quattro minuti dopo è Luca Toni a non arrivare di un soffio su un cross di Mauro Camoranesi, poi Buffon si conferma uno dei migliori portieri al mondo respingendo un sinistro di Mutu.
Palo
La Romania, pur soffrendo, si rende molto pericolosa in fase offensiva: al 18’ Tamaş su punizione costringe il portiere Azzurro a una non semplice parata, due minuti dopo un altro calcio piazzato – stavolta battuto da Chivu – trova prima la deviazione di tacco di Panucci e successivamente il palo. Poi è costretto a lasciare il campo Mirel Rădoi, dopo un pauroso scontro con Răzvan Raţ: al suo posto entra Nicolae Dică.
Gol annullato
Raţ, malgrado il colpo rimediato, si rende pericolosissimo con un bolide di sinistro dalla distanza, poi Del Piero si conquista una punizione da buona posizione ma calcia altissimo. La parte finale del primo tempo è un monologo dell’Italia. Toni smarca in area Perrotta, ma sul romanista è tempestiva la chiusura di Codrea. Poi sale in cattedra Bogdan Lobonţ, reattivo sui tentativi dell’attaccante dell’FC Bayern München e di Chiellini. Nel recupero la formazione di Donadoni passa: su cross di Gianluca Zambrotta, Toni fa centro di testa ma l’arbitro Tom Henning Øvebrø annulla su segnalazione del suo assistente per fuorigioco.
Botta e risposta
Dopo dieci minuti della ripresa la Romania sblocca il risultato. Su una punizione apparentemente innocua calciata dalla distanza, Zambrotta appoggia male di testa a Buffon non accorgendosi che Mutu ha letto le sue intenzioni: per l’attaccante dell’ACF Fiorentina è un gioco da ragazzi realizzare il vantaggio. Ma nemmeno il tempo di centrare e gli Azzurri trovano il pareggio: De Rossi batte un corner, Chiellini sovrasta tutti e indirizza il pallone sul secondo palo, dove c’è appostato Panucci che insacca senza problemi.
Entra Cassano
Donadoni si gioca la carta Antonio Cassano, che sostituisce Simone Perrotta, ma l’Italia rischia in contropiede: fondamentale il recupero di Grosso, che in tackle salva su un tiro quasi a botta sicura di Petre. Il centrocampista è poi richiamato da Piţurcă che inserisce Nicoliţă. Toni arriva di un soffio in ritardo su un meraviglioso assist di Del Piero, poi De Rossi sembra trovare lo spiraglio giusto con un colpo di testa in tuffo ma Lobonţ si supera.
Rigore parato
Fabio Quagliarella entra al posto di Del Piero, poi gli Azzurri vanno vicini in due occasioni al 2-1 con Cosmin Contra, che rischia l’autorete, e Zambrotta, smarcato da Cassano. Ma all’80’ la Romania sciupa la più ghiotta delle opportunità per la vittoria: l’arbitro Øvebrø giudica da rigore un contatto tra Panucci e Niculae, ma Buffon neutralizza con un prodigio il tiro dal dischetto di Mutu. Entrano Massimo Ambrosini e Răzvan Cociş, al posto di Del Piero e del bomber della Fiorentina, ma ormai non c’è più tempo: a Zurigo finisce senza vincitori né vinti
- Le pagelle di Italia-Romania
Eurosport - ven, 13 giu 20:30:00 2008 - Portieri in grandissima evidenza in una partita ricca di emozioni e di occasioni da gol. Peggiore in campo l'arbitro, disastroso...
ITALIA
Buffon 8 -Ci salva lo scalpo con una parata strepitosa sul rigore e almeno altri tre interventi decisivi. E' davvero il miglior portiere del mondo. Non ci sono dubbi.
Zambrotta 5.5 -Gioca una buona gara, e peccato per quell'appoggio sbagliato che causa il gol rumeno. Meglio in appoggio comunque, che in copertura anche perché i rumeni non si ammazzavano di fatica in attacco.
Panucci 6.5 -Il gol è una parentesi decisiva in una partita comunque positiva che lo vede dare sicurezza e anche il buon esempio con atteggiamenti da capobranco.
Chiellini 6.5 -Lo chiamavano a una prova di maturità, secondo noi l'ha superata. Nessun confronto con Materazzi, ma se proprio dobbiamo esprimere un giudizio, stavolta non abbiamo sentito la mancanza dell'ariete di Berlino.
Grosso 6.5 -Spinge, conferma quello che di buono aveva mostrato nello scampolo di partita contro l'Olanda. Forse parte un po' contratto e trova maggiore consistenza e consapevolezza di sé nel secondo tempo.
Pirlo 6 -Non ha mai avuto la possibilità di giocarsi un calcio di punizione decente (l'unica se l'è presa Del Piero). Qualche errore, la conferma di un momento non straordinariamente brillante pur con il consueto tempismo in cabina di regia.
De Rossi 7.5 -Gara importante per atteggiamento, spinta e determinazione. Con lui è un centrocampo completamente rinvigorito e soprattutto ricco di iniziative. Belle le sue aperture in diagonale per Grosso, avrebbe anche meritato il gol. C'è andato vicino.
Perrotta 5.5 -Senza entusiasmare e senza trovare la giocata davvero importante, garantisce comunque un paio di spunti efficaci e altrettante accelerazioni. Ci si aspettava di più.
dal 58' Cassano 7 -Quando ci farà arrabbiare lo scriveremo comportandosi da genio immaturo e incompreso lo scriveremo e prenderà un'insufficienza. Ma ancora una volta ci dimostra che con lui in campo la squadra ha un sussulto: crea altri due assist magici e dimostra di poter dare moltissimo a Toni. Generoso...
Camoranesi 5.5 -Gli mancano quasi sempre gli spunti vincenti, sembra soffrire l'impostazione di un centrocampo più stretto e più lungo. Ma forse è anche una questione di fiato. Nel secondo tempo si spegne, e poi crolla. Tardivo il cambio.
* dall'85' Ambrosini s.v.
Del Piero 6 -Chi si aspettava gol, e occasioni e giocate decisive a ripetizione sarà rimasto deluso. Noi no, non del tutto per lo meno. Dà una scossa all'attacco e imprevedibilità quando serve.
dal 76' Quagliarella s.v.
Toni 6.5 -Tante occasioni. E questo è un bene. Ma non le ha sapute sfruttare. E questo, soprattutto dopo una stagione così, non è da lui. Peccato per quel gol ingiustamente annullato.
ROMANIA
Lobont 7.5 -Decisivo in almeno tre occasioni, miracoloso in altre due. Fa la differenza.
Contra 6 -Pur con qualche amnesia (soprattutto sugli inserimenti di Del Piero dalla sua parte) regge la scena.
Tamas 6 - Non è un fenomeno e nemmeno un fulmine. E a volte si dimostra anche un po' ottuso: ma non commette errori decisivi.
Goian 6.5 -Di testa non sbaglia quasi nulla. Ed è pericoloso anche in avanti quando si tratta di andare a cercare la conclusione sui piazzati.
Rat 6.5 -Ci piace definirlo con un termine rugbistico un buon mediano di mischia. Recupera e parte, infaticabile. E lo si nota poco.
Petre 6 -Sopperisce a carenze fisiche con una determinazione feroce. Nel secondo tempo va un po' in affanno ma dopo tanto lavoro, non solo quantitativo.
* dal 60' Nicolita 6 -Con lui in campo Mutu guadagna spazio e fiato, ma non è quasi mai decisivo.
Codrea 7 -Passa tutto dalla sua testa e dai suoi piedi, riesce nella non facile impresa di reggere per tutta la partita un ritmo frenetico e sbaglia poco. Gli manca l'acuto.
Radoi 6 -A centrocampo è un bulldog, un buon guardiano. Stavolta lo si è visto poco perché la fortuna lo chiama fuori. Meglio per l'Italia, che nel cambio ci ha guadagnato.
* dal 25' Dica 5.5 -Potrebbe essere il giocatore decisivo per spostare in avanti il baricentro, ma finisce per giocare maluccio in un ruolo sicuramente non adatto alle sue caratteristiche
Chivu 6.5 -Si vede che in Italia ha giocato tanto perché la Romania lo responsabilizza in un ruolo che non lo vede completamente a suo agio. Ma lui fa un bel lavoro.
Mutu 6.5 -Sfrutta nel modo migliore l'occasione migliore. Senza farsi trovare impreparato e dimostrandosi sempre estremamente pericoloso. Sbaglia il rigore, mezzo punto in meno che diamo a Buffon
* dall'87' Cocis, s.v.
Niculae 5.5 -Non si vede un granché e non ci dispiace perché tecnicamente si vede che è bravo. Costringe Mutu a fare reparto sistematicamente da solo. Sbaglia anche un paio di appoggi abbastanza elementari.
Arbitro, Ovrebo 4.5 -Fischia un rigore molto dubbio, ma diciamo anche che falli del genere altrove li fischiano spesso. E da noi mai. Pesa più che il rigore l'annullamento di un gol regolare a Toni. Su un paio di azioni poi si dimostra molto, molto lontano dall'azione. La sensazione è che fischi qualsiasi episodio dubbio a favore dei rumeni. La sensazione non fa voto, ma gli errori sì. Insufficiente. E comunque nella media di un torneo in cui gli arbitri stanno sbagliando davvero troppo.
- Buffon ci salva, ma si fa durissima
Eurosport - ven, 13 giu 21:10:00 2008 - L'Italia non va oltre il pareggio per 1-1 con la Romania. Panucci risponde in un minuto a Mutu, che poi sbaglia a dieci minuti dalla fine il rigore che avrebbe estromesso l'Italia dagli Europei
Siamo ancora vivi, ma la sopravvivenza agli Europei adesso è appesa a un filo. Il pareggio con la Romania costringe l'Italia a battere la Francia all'ultima giornata del gruppo C per ottenere la tanto sospirata qualificazione ai quarti di finale. E potrebbe non bastare. Contro Mutu e compagni l'Italia fa un passo avanti sul piano del gioco, ma non riesce a trovare il colpo risolutore. E alla fine è andata anche bene, perché se Mutu avesse realizzato il rigore a dieci minuti dalla fine, gli azzurri avrebbero già dovuto fare le valigie.
Donadoni cambia cinque undicesimi e propone un modulo molto simile a quello che tanto portò fortuna a Lippi ai Mondiali. Del Piero, scelto come spalla di Toni e investito della fascia da capitano, è una delle tante novità annunciate assieme a Grosso, De Rossi, Perrotta e Chiellini. Piturca risponde con uno schieramento leggermente più prudente rispetto a quello che ha fermato la Francia, con il regista del Siena Codrea al posto di Nicolita. L'unica punta è Niculae, con Mutu a supporto.
L'Italia parte col piglio giusto e dopo 9 minuti sfiora il bersaglio con un colpo di testa sul primo palo di Del Piero, sul cross di Perrotta. La risposta della Romania non si fa attendere, al quarto d'ora Mutu scatta sul filo del fuorigioco ma trova un grande Buffon sul suo diagonale. Il portierone azzurro si ripete un paio di minuti più tardi sulla punizione da trenta metri molto forte e angolata di Tamas. I romeni prendono coraggio e confermano tutta la loro pericolosità dalla distanza al 20', quando Chivu coglie in pieno il palo sempre su un altro calcio piazzato velenoso, deviato dalla schiena di Panucci. Dura solo 23 minuti la partita dello sfortunato Radoi, costretto a lasciare il campo in barella dopo uno scontro violento col compagno Rat. Piturca decide di osare e al suo posto manda in campo Dica, centrocampista con doti più offensive. L'Italia soffre e prima della mezzora rischia ancora sul bolide da fuori di Rat.
I ritmi si mantengono elevati, sul finale del primo tempo tornano a premere gli azzurri che prima con Perrotta, anticipato da Codrea al momento della deviazione ravvicinata sulla sponda di Toni, e poi con lo stesso bomber bavarese (bravo Lobont a opporsi al suo colpo di testa ben angolato sul primo palo) vanno due volte vicini alla segnatura a cavallo del 40'. Dopo tanti tentativi andati a vuoto, Toni trova finalmente il bersaglio pochi istanti prima del riposo, ma il suo gol viene annullato per un fuorigioco (inesistente) sul cross di Zambrotta.
Le cose si mettono male al 55', quando lo stesso Zambrotta commette un'imperdonabile leggerezza su un colpo di testa arretrato che si trasforma in un comodo assist per Mutu, che anticipa Buffon e porta in vantaggio la Romania. Ma la reazione azzurra è veemente e dopo un solo minuto Panucci ristabilisce la parità deviando da zero metri sulla torre di Chiellini. Donadoni rischia il tutto per tutto e inserisce Cassano al posto di Perrotta. La contromossa di Piturca si chiama Nicolita. Con le due squadre più sbilanciate, aumentano gli spazi e la partita rimane molto aperta. Lobont si supera al 75' sul colpo di testa in tuffo di De Rossi.
Nel momento di massima pressione dell'Italia, Ovrebo assegna al minuto 80 un rigore molto discutibile alla Romania per una trattenuta di Panucci su Niculae. Mutu ha la palla per buttare fuori li campioni del mondo da Euro 2008 ma uno strepitoso Buffon neutralizza il penalty con una parata di mano-piede. Gli azzurri si riversano in attacco, ma l'assalto finale è improduttivo. Ovrebo non utilizza lo stesso metro qualche minuto più tardi su una trattenuta di Goian su Toni. La Romania può dunque festeggiare per aver fermato in quattro giorni prima i vice campioni e poi i campioni del mondo. La qualificazione per la nazionale di Piturca si fa più vicina. Per noi invece è ancora più lontana.
Carissimo direttore,
sono Fosca l’emigrante. Anche stasera non è andata bene nonostante la nostra nazionale ce l’ha messa tutta. Mi sento piü sola che mai. Gli svizzeri venduti agli olandesi è noi derisi da loro: una ha detto “con l’Italia è andata male ma ci rifaremo con l ‘Olanda. Sul lavoro non veniamo trattati male, anzi, forse perché siamo bravi oppure ce la mettiamo tutta. Però nei rapporti interpersonali…, almeno io che vengo direttamente dall’ Italia, siamo messi molto male anzi malissimo. Molte volte sono stata derisa per il mio modo di pensare anche da una rinnegata italiana perché di padre italiano anche lui rinnegato e di madre svizzera. Sono derisa quotidianamente anche perché non parlo bene la loro lingua; io c e l’ho messa tutta ma non mi và di parlare una lingua che odio. Forse perché mi vedo guardata dall’alto in basso, giudicata, derisa sempre più sola e disperata. Tornando al discorso di prima c’erano svizzeri che indossavano maglie arancioni alla nostra partita, a ME personalmente ha dato fastidio e penso che sia stato di dubbio gusto. Saluti carissimi da Fosca