di Angellotti Giuseppe*
La società moderna, con la sua complessità, pone costantemente
in contatto tra di loro persone di pelle, cultura e religione diverse.
Come il Cattolicesimo si fa strada in Russia, suscitando le
ire del clero ortodosso, così il Protestantesimo cresce in
Brasile, provocando la reazione del locale clero cattolico.
Se era un tempo naturale, in Italia, essere cattolici,
partecipare ai riti della Chiesa cattolica e frequentare
l'oratorio, così oggi stante la "concorrenza" di altre
confessioni (si pensi ai Buddisti, agli Scientologi, ecc.)
diventa problematica una scelta coerente.
E' facile affermare di credere in un Dio, non necessariamente
"cristiano", ma che se ne sta per conto suo, senza infastidire
l'uomo con precetti o comandamenti.
Questo "deismo laicista" si risolve in un relativismo etico
che tutto permette e tutto vieta a seconda di come soffia il vento.
Per esempio, la questione della moralità sessuale : come un
tempo esisteva una moralità bacchettona che proibiva
assolutamente ogni pratica sessuale extraconiugale
(l'adulterio era reato), così oggi si elogia il libertinaggio
e la gente è "costretta" a praticare sesso, anche controvoglia, perchè è di moda.
Tanto allora quanto oggi, moralismo ed immoralismo sono
ugualmente irragionevoli, il primo perchè non spiega le
proprie ragioni (l'immoralità sessuale può portare a malattie
veneree e a paternità dubbie) ma si trincea dietro a "Dio lo
vuole";il secondo (l'immoralismo) perchè da alla sfera
sessuale una importanza eccessiva e riduce tutta l'affettività
all'atto sessuale stesso.
Se quindi il deismo laicista è fallimentare perchè permette e
vieta le stesse cose contemporaneamente senza spiegare il
perchè, si viene portati necessariamente ad avvicinarsi ad
una fede gerarchicamente organizzata, come l'Islam,
l'Ortodossia, il Cattolicesimo, ecc.
Perchè allora è meglio il cattolicesimo ?
Si potrebbe affermare che la Chiesa Cattolica sia stata la
figlia primogenita di Cristo, trait d'union con l'ebraismo
prima e con l'Islam poi.
Si può considerare poi che la continuità dei papi per 2000
anni (da S.Pietro a Benedetto XVI ) abbia in sé qualcosa di divino.
Ma, principalmente, ci fa optare per il fatto che, rispetto al
cattolicesimo, tutte le altre confessioni cristiane o no si
trovano ad essere soltanto satelliti e vengono a trovarsi in
una situazione di inferiorità.
Così i Protestanti "protestano" contro la Chiesa Cattolica,
ma nel momento in cui la contestano ne riconoscono,
implicitamente, la superiorità.
In conclusione, quindi, ho scelto il cattolicesimo perchè è
la confessione più coerentemente vicina a Dio, senza quella
dialettica che, nel momento in cui contesta il Vaticano,
impedisce ai non cattolici di concentrarsi nella preghiera e
nella ricerca di Dio.
Un abbraccio
* Nuovi Esistenzialisti a San Benedetto