SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 23/04/2008 - Continuano a pieno ritmo le operazioni di dragaggio dell’imboccatura del porto e di ripascimento della spiaggia, a cura della ditta Gregolin di Venezia, su incarico del Genio civile opere marittime di Ancona. Gli impianti lavorano 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. La sabbia viene aspirata dai quadranti in cui le analisi commissionate dal Comune di San Benedetto, per un costo di 65 mila euro, hanno dato il via libera all’utilizzazione sulla spiaggia. Il ritardo nell’avvio dei lavori, e di conseguenza nella conclusione, è dovuto esclusivamente ai ricorsi che le ditte escluse hanno presentato, come consentito dalla legge.
Anche un successivo sopralluogo dell’Arpam, nel punto di litorale in cui la sabbia viene accumulata prima di essere distribuita nei punti che più hanno bisogno di un intervento, hanno confermato l’ottima qualità del materiale, che non dà alcun cattivo odore. E anche il colore della sabbia, inizialmente scuro a causa della profondità a cui viene prelevata, si schiarisce a mano a mano che si asciuga, fino a diventare identico a quello della sabbia preesistente.
D’altra parte, l’intervento condotto quest’anno interessa l’intera larghezza dell’imboccatura del porto e una quantità di sabbia molto superiore a quella dei due interventi-tampone che furono effettuati nel 2003 e 2005, quando furono prelevati, rispettivamente, 18 e 28 mila metri cubi di sabbia. In questa occasione, alla data odierna, ne sono stati prelevati invece 60 mila metri cubi.
I tubi neri che si trovano sulla spiaggia verranno completamente rimossi entro il 10-15 maggio. A partire dal 28-30 aprile, invece, verranno di molto ridotti, visto che si interverrà direttamente sulle concessioni 1-27, senza più giungere ad alcuna “vasca di decantazione”.
– Una sintesi degli interventi di ripascimento effettuati negli ultimi anni
24/04/2008 - A integrazione delle informazioni fornite ieri, si elencano di seguito gli interventi di dragaggio effettuati negli ultimi anni.
Nel 2003, con un primo provvedimento d’urgenza, furono dragati circa 12 mila metri cubi di sabbia, posti a decantare sulla spiaggetta a nord del molo nord, e nella primavera del 2004 portati dalla Picenambiente sul litorale dalla concessione 10 alla 25 circa. A dimora, alla fine, andarono poco meno di 8 mila metri cubi di sabbia, essendo l’area di stoccaggio non protetta e soggetta alle mareggiate da nord. All’epoca la caratterizzazione della sabbia fu fatta a posteriori (sui mucchi già dragati) e non era significativa del campione, per cui fu lasciata stoccata per un intero inverno, al fine di depurarla definitivamente. L’intervento del dragaggio fu affidato direttamente dal Genio Civile Opere Marittime ed era necessario esclusivamente per garantire un solo canale di accesso limitato al porto (profondità circa 4 metri).
Nel 2005 fu fatto, con un nuovo procedimento d’urgenza da parte del Genio Civile, nelle more della caratterizzazione che poi arrivò (analisi ARPAM) a lavoro in corso, un dragaggio per il ripristino del canale di accesso, limitatamente ad una quantità di circa 28 mila metri cubi, in quanto due aree da dragare non risultarono compatibili, e non potendo stoccare il materiale, furono dragate solo le zone compatibili.
In base alle risultanze di tale intervento, fu redatto il progetto che è in conclusione attualmente, con la creazione di una vasca di colmata a nord del molo nord che provvederà a stoccare le sabbie incompatibili.
Un ulteriore intervento di ripascimento fatto l’anno scorso in zona sud, a seguito di una autorizzazione regionale. In quella occasione fu effettuato lo spostamento di alcune centinaia di metri cubi di sabbia che era stata “riconsegnata” dal mare con distribuzione anomala. Ma questo intervento non ha niente a che vedere con il dragaggio.
Riassumendo: un intervento di ripascimento fu fatto con il trasporto di soli camion nel 2004 (a seguito di un dragaggio del 2003); totale sabbia portata sull’arenile: circa 7.500 mc (su 12 mila dragati). Secondo intervento di ripascimento fatto mediante “refluimento” diretto sul litorale (febbraio marzo 2005) per un totale di materiale dragato poco inferiore ai 30 mila metri cubi (circa 28 mila). I dati ufficiali di tale intervento sono in possesso del Genio civile. Terzo intervento, quello in corso, nel corso del quale vengono dragati circa 80 mila metri cubi di materiale, 2/3 compatibile per il ripascimento e 1/3 incompatibile in vasca di colmata. Ulteriori 10.300 mc compatibili vengono dragati dopo un ulteriore finanziamento regionale. La quantità di materiale attualmente dragata è dunque di circa tre volte superiore agli interventi precedenti.