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Sport Invernali: Slalom maschile di Kitzbuehel, Thaler assapora il podio. Vittoria di Lizeroux

ilmascalzoneSportivo, Sport Invernali sul Mascalzone da fisi.org a cura di Pietro Lucadei

Slalom maschile di Kitzbuehel, Thaler assapora la gioia del podio. Vittoria di Lizeroux

In attesa di rivedere sul podio Manfred Moelgg e Giorgio Rocca, l'Italia dello slalom si gusta le imprese del resto del gruppo allenato da Massimo Carca. Dopo il terzo posto di Giuliano Razzoli a Zagabria, arriva il terzo posto di Patrick Thaler fra i pali stretti di Kitzbuehel. Il carabiniere altoatesino, che sinora vantava un quarto posto come miglior risultato in carriera, ha messo a segno una splendida impresa sulla difficile pista Streif, recuperando nella seconda manche ben nove posizioni grazie al terzo tempo parziale. Patrick sembra avere trovato a 31 anni il giusto equilibrio, e ad appena due settimane dalla gara iridata di Val d'Isère, la sua crescita fa ben sperare.

Davanti a Thaler si sono piazzati solamente i due francesi Julien Lizeroux e Jean Baptiste Grange nella giornata in cui l'Austria ha sprecato molto con Herbst, Pranger e Matt fuori di scena nella seconda manche quando sembravano avviati facilmente verso il podio.

Nei quindici finisce anche Manfred Moelgg, ma il finanziere di san Vigilio di Marebbe non riesce a sconfiggere la cabala che quest'anno lo vede ancora giù dal podio. Manfred è sesto a metà gara, poi commette qualche sbavatura di troppo e si ritrova tredicesimo. Dura poco il sogno di Cristian Devile e Giuliano Razzoli, entrambi out dopo poche porte della seconda manche, mentre Christoph Innerhofer e Peter Fill sono stati squalificati nella prima manche e il giovane Stefano Gross si è ritirato.

La gara assegnava anche punti importanti per la combinata, andata allo svizzero Silvan Zurbriggen. Gli fanno compagnia sul podio I croati Ivica Kostelic e Natko Zrncic-Dim, con Stefan Thanei decimo. IN classifica generale     

Ordine d'arrivo SL maschile Kitzbuehel (Aut):
1. Julien Lizeroux (Fra) in 1'33"83
2. Jean Baptiste Grange (Fra) a 0"08
3. Patrick Thaler (Ita) a 0"67
4. Marcel Hirscher (Aut) a 0"76
5. Bernard Vajdic (Slo) a 1"22
6. Johan Brolenius (Sve) a 1"42
7. Ivica Kostelic (Cro) a 1"45
8. Trevor White (Can) a 1"72
9. Andre Myhre (Sve) a 1"77
10. Britt Janyk (Can) a 1"84
11. Silvan Zurbriggen (Svi) a 1"92
12. Wolfgang Hoerl (Aut) a 1"98
13. Manfred Moelgg (Ita) a 2"02
14. Urs Imboden (Svi) a 2"24
15. Lars Myhre (Nor) a 2"38
16. Sandro Viletta (Svi) a 2"96
17. Kilian Albrecht (Bul) a 3"00
18. Thomas Mermillod Blondin (Fra) a 3"17
19. Markus Vogel (Svi) a 3"21
20. Krystof Kryzl (Cze) a 3"43
21. Steve Missilier (Fra) a 7"19

Ritirati nella 2a manche:
Reinfried Herbst (Aut)
Mario Matt (Aut)
Manfred Pranger (Aut)
Alexandre Anselmet (Fra)
Giuliano Razzoli (Ita)
Mitja Dragsic (Slo)
Ted Ligety (Usa)
Cristian Deville (Ita)
Felix Neureuther (Ger)

Squalificati nella 1a manche:
Christoph Innerhfoer (Ita)
Peter Fill (Ita)
Stefano Gross (Ita)

Ordine d'arrivo K maschile Kitzbuehel (Aut):
1. Silvan Zurbriggen (Svi) in 3'33"38
2. Ivica Kostelic (Cro) a 0"49
3. Natko Zrncic-Dim (Cro) a 2"98
4. Carlo Janka (Svi) a 4"30
5. Aksel Lund Svindal (Nor) a 4"32

10. Stefan Thanei (Ita) a 10"58 

Thaler: "Il podio della costanza"

Patrick Thaler corona finalmente il sogno di una vita con il terzo posto nello slalom di Kitzbuehel. "Aspettavo questo giorno da quando avevo 5 anni e guardavo alla televisione via via le imprese dei vari Klammer, Zurbriggen e Tomba - spiega il 31enne carabiniere di Sarentino -. Ho lottato tanto per ottenere questo risultato, ho visto tanta gente che battevo regolarmente nelle categori giovanili arrivare in alto ed io fino ad oggi faticavo. Questa volta invece è andato tutto per il verso giusto. L'età in slalom conta poco, serve maggiormente l'esperienza e stavolta ne ho avuta la conferma. Ho 31 anni ma è come se me ne sentissi 18, sapevo di valere un risultato importante perchè è da tempo che scio bene".

Il carabiniere altoatesino ha recuperato nove posizioni nella seconda parte di gara. "Ho attaccato a tutta, ero convinto di potere risalire. Gli slalom odierni hanno tutti distacchi piccoli e molti sciatori hanno la possibilità di recuperare posizioni nella seconda manche, per cui sono stato bravo a rimanere concentrato e ad approfittare delle uscite di qualche avversario che mi precedeva. In vista del Mondiale è un piazzamento importantissimo, mi dà morale e voglia di crescere ulteriormente, finalmente sono stato capace di tradurre in gara ciò che faccio in allenamento".

Gigante di Cortina stregato per le azzurre, fa festa l'Austria con Zettel

Tripletta austriaca nel gigante femminile di Cortina d'Ampezzo che regala solo amarezza alle specialiste azzurre. Kathrin Zettel approfitta dell'errore di Elisabeth Goergl che a due porte dalla conclusione della seconda manche ha gettato al vento una vittoria sicura e può festeggiare il terzo successo della stagione fra le pote larghe dopo Soelden e Semmering. La 23enne di Goestling ha preceduto Michaela Kirchgasser di 1"39 e la stessa Goergl di 1"71, brava comunque a rimanere nel tracciato per acciuffare il podio.

L'Italia invece non riesce a fare la voce grossa sulla pista di casa, penalizzata da un tipo di neve poco adatta alle caratteristiche delle nostre sciatrici. Denise Karbon, sesta a metà gara, prova a recuperare terreno ma incappa in due errori che la relegano addirittura in venticinquesima posizione. Stesso problema per Nicole Gius e Karen Putzer, che fanno poco meglio con la diciannovesima e ventesima posizione, mentre Manuela Moelgg cade nella seconda manche quando pare in grado di recuperare posizioni importanti dalla nona della prima manche. L'Italia non mette un'atleta fra le prime 10 della classifica come non succedeva dal 4 febbraio 2006, nel gigante di Ofterschwang. In classifica generale Lindsey Vonn (settima) guadagna punti su Maria Riesch: l'americana raggiunge quota 882 contro gli 810 della tedesca.    

Ordine d'arrivo GS femminile Cortina (Ita):
1. Kathrin Zettel (Aut) in 2'47"10
2. Michaela Kirchgasser (Aut) a  1"39
3. Elisabeth Goergl (Aut) a  1"71
4. Tina Maze (Slo) a 1"99
5. Tania Barioz (Fra) a 2"14
6. Tanja Poutiainen (Fin) a 2"21
7. Maria Pietilae-Holmner (Sve) a 2"24
7. Viktoria Rebensburg (Ger) a 2"24
9. Marie Gagnon (Can) a 2"87
10. Lindsey Vonn (Usa) a 2"89
11. Ingrid Jacquemod (Fra) a 2"98
12. Olivia Bertrand (Fra) a 3"20
13. Eva Maria Brem (Slo) a 3"25
14. Jessica Lindell-Vikerby (Sve) a 3"28 
15. Chemmy Alcott (Gbr) a 3"49
16. Genevieve Simard (Can) a 3"54
17. Stefanie Koehle (Ger) a 3"71
18. Anja Paerson (Sve) a 4"12
19. Nicole Gius (Ita) a  4"44
20. Karen Putzer (Ita) a 4"76
21. Mateja Robnik (Slo) a 4"84
22. Andrea Dettling (Svi) a 4"90
23. Tessa Worley (Fra) a 5"13
24. Julia Mancuso (Usa) a 5"16
25. Denise Karbon (Ita) a 5"20
26. Anna Fenninger (Aut) a 5"25
27. Ana Drev (Slo) a  5"31
28. Kathrin Hoelzl (Ger) a 6"29
29. Fabienne Suter (Svi) a 8"36

Ritirata 2a manche:
Manuela Moelgg (Ita)

Non qualificate per la 2a manche:
41. Giulia Gianesini (Ita)
44. Nadia Fanchini (Ita) 
48. Francesca Marsaglia (Ita)
51. Irene Curtoni (Ita)
Camilla Alfieri (Ita) ritirata

Le azzurre dopo Cortina: "Peccato per i nostri tifosi, ci rifaremo ai Mondiali"

Le dichiarazioni delle azzurre dopo lo sfortunato gigante di Cortina.

Denise Karbon: "Ci tenevo a fare una bella seconda manche per recuperare posizioni, purtropo sono scivolata due volte sullo scarpone ed ho perduto ritmo. Peccato perchè ci tenevo a regalare ai nostri tifosi un bel piazzamento. Non dobbiamo abbatterci, fra poco arrivano i Mondiali e cerchiamo di allenarci per ritrovare la condizione e la concentrazione necessari per raccogliere buoni risultati".

Manuela Moelgg: "E' stato un peccato, nella seconda manche avevo trovato il rtimo giusto e avevo un buon tempo quando sono scvolata via sull'interno. Sono uscita ma vado verso i Mondiali a testa alta".

Nicole Gius: "Ho continuato a fare errori in entrambe le manches e su questa pista non è il massimo".

Karen Putzer: "Nella seconda manche ho cercato di non sbagliare come nella prima e ci sono riuscita, però mi mancava un po' di velocità. Adesso mi concentro su Val d'Isère, in Francia troveremo un'altra pista e altre difficoltà, si partirà tutte alla pari".

Marcialonga: Ahrlin e Pedersen, come due anni fa

La storia si ripete: esattamente come due anni fa, a salire sul gradino più alto del podio della Marcialonga di Fiemme e Fassa sono lo svedese Jerry Ahrlin e la norvegese Hilde Pedersen, entrambi al secondo successo personale alla regina delle granfondo italiane.

Tutti aspettavano la sfida tra i fratelli norvegesi Joergen ed Anders Aukland e l'azzurro Marco Cattaneo, ma a stappare la bottiglia di spumante è lo svedese Jerry Ahrlin, lo stesso che Marco Cattaneo aveva battuto due settimane fa in Repubblica Ceca, alla Jizerska Pedesatka.

Un successo, quello conquistato in terra ceca, che aveva dato vigore alle ambizioni di vittoria dell'atleta di punta della nazionale italiana, quest'ultima costretta a prolungare un digiuno che dura ormai dal 2000, quando a trionfare fu il veronese Fulvio Valbusa. Allora, però, ancora si correva in tecnica libera, con il passaggio alla tecnica classica nel 2003: da allora ad oggi, si contano sei vittorie scandinave (due di Anders Aukland, due di Joergen Aukland e due di Jerry Ahrlin), con la sola eccezione di Stanislav Rezac, atleta ceco che vinse nel 2005.

È dunque Ahrlin ad alzare le braccia al cielo sotto lo striscione d'arrivo di viale Mendini a Cavalese, al termine dei 70 km di gara, partita da Moena (Val di Fassa) alle 8.25 e decisa ancora una volta dalla salita finale di Cascata, ovvero negli ultimi 3 km.

Gara dai ritmi a dir poco elevati quella odierna, se solo si pensa che il tempo del vincitore 2h56'52” è di oltre 12' più basso rispetto a quello realizzato dal vincitore della passata edizione, Anders Aukland, che chiuse in trionfo dopo 3h09'32”.

A tenere alto il ritmo ci hanno pensato proprio gli svedesi Jerry Ahrlin e Daniel Tynell, che hanno messo fin da subito le cose in chiaro. Dopo 20 km la prima vera selezione, con Ahrlin a tirare un gruppo di una ventina di unità, sgranatosi leggermente prima del giro di boa di Canazei e successivamente ricompattatosi nel tratto in discesa che portava gli atleti nuovamente a Moena, dove ad accogliere i primi c'era anche l'iridato Cristian Zorzi (è fassano proprio di Moena), accorso per incitare Marco Cattaneo.

Qualcuno si stacca e, a Predazzo, gli atleti al comando sono 16, ovvero i già citati svedesi Ahrlin e Tynell, i norvegesi Joergen Aukland, Anders Aukland, Myrland, Utistog, Laugaland, Haugsbo, Sinnes, Bjerke e Muller, il bielorusso Ivanov, Il finlandese Ramstedt il tedesco Freimuth e gli azzurri Cattaneo e Carrara, che transiteranno compatti anche allo stadio del fondo di Lago di Tesero. La situazione rimane invariata fino ai 10 km dall'arrivo, quando Ahrlin e Tynell aumentano ancora. A Molina di Fiemme rimangono in quattro, ovvero i due svedesi, Joergen Aukland e Cattaneo.

É toccato ancora una volta alla salita di Cascata elevarsi a giudice supremo della gara. Un'ascesa sulla quale Ahrlin è riuscito, come due anni fa, a fare la differenza ed a staccare i compagni di fuga Joergen Aukland (poi secondo) e Daniel Tynell, terzo all'arrivo.

Solo quarto il varesino di Caronno Pertusella Marco Cattaneo, in scia ai primi fino all'imbocco della rampa conclusiva, ma poi costretto a cedere il passo e ad inchinarsi di fronte allo strapotere scandinavo. Cattaneo è stato condizionato da un impellente bisogno fisiologico, che lo ha costretto a fermarsi pochi chilometri prima della salita finale, nonché a spendere preziose energie per recuperare i 100 metri persi nello sfortunato episodio.

E non c'è stato nulla da fare nemmeno per l'altro favorito di giornata Anders Aukland, che esce comunque tra gli applausi. Non è certo da tutti correre una 15 km di Coppa del Mondo il sabato, affrontare un viaggio da Otepaeae (Estonia) alla Val di Fiemme, arrivare in albergo all'una di notte e, solo 7 ore dopo, presentarsi al via di una granfondo di 70 km. Il vincitore dell'ultima edizione esce a testa alta, meritando l'aggettivo “eroico”.

Ed eroica è stata anche la 44enne norvegese Hilde Pedersen (al successo nel 2007), chiamata al confronto generazionale con la 28enne svedese Jenny Hansson, vincitrice dell'edizione 2008. Anche in questo caso, il braccio di ferro si è risolto sulla salita di Cascata, che ha premiato lo stagionato talento della Pedersen, la quale ha optato per un pit-stop all’imbocco della salita: la norvegese ha sciolinato, una scelta che inizialmente le ha fatto perdere qualche decina di metri dalla Hansson, poi ripresa, superata e staccata. Terza un'altra svedese, Nina Lintzen.

Per quanto riguarda la Marcialonga Light di 45 km, invece, successi in solitaria per il fiemmese della nazionale sprint azzurra Nicola Morandini (in 1h56’49”) e per la professionista della fatica Eugenia Bitchougova (in 2h24’20”), russa che da anni vive in Trentino ed abituale frequentatrice del podio nelle granfondo, prima con 10’20” di vantaggio sulla portacolori del GS Camosci Laura Colnaghi Calissoni.

Poi spazio al serpentone dei 6000 concorrenti, fra i quali 3900 stranieri e 1032 donne, mai così tante prima d'ora. L'ennesimo bagno di folla per la regina delle granfondo italiane: 70 km di fatica, agonismo, spettacolo sportivo e colore, che ha animato i paesi delle valli di Fiemme e Fassa fino al tardo pomeriggio, in attesa del classico colpo di cannone e dei fuochi d'artificio per l'arrivo dell'ultimo concorrente, previsto oltre le ore 18 e che come sempre sarà festeggiato al pari del primo.

Tra i tanti partecipanti, anche gli ex corridori Maurizio Fondriest e Davide Cassani, ora affermato opinionista RAI, che ha indossato per la prima volta un paio di sci stretti nella giornata di ieri. Già un'impresa essere al via per lui (ha chiuso in 6 ore), sostenuto dal campione del mondo di Renaix 1988 Maurizio Fondriest. “Davide mi diede una mano in occasione della mia vittoria iridata – ha raccontato Fondriest in partenza -. Mi sembrava giusto ricambiare il favore”.

Classifica Maschile - 70 km

1) Jerry Ahrlin (SWE) 02:56:52; 2) Joergen Aukland (NOR) 02:57:01; 3) Daniel Tynell (SWE) 02:57:06; 4) Marco Cattaneo (G.S. Fiamme Oro) 02: 57:34; 5) Thomas Freimuth (GER) 02:57:38; 6) Audun Laugaland (NOR) 02:58:20; 7) Espen Harald Bjerke (NOR) 02:58:41; 8) Rune Muller (NOR) 02:58:55; 9) Svein Tore Sinnes (NOR) 02:59:02; 10) Aliaksei Ivanov (BLR) 02:59:17.

Classifica Femminile - 70 km

1) Hilde G. Pedersen (NOR) 03:22:58; 2) Jenny Hansson (SWE) 03:23:17; 3) Nina Lintzen (SWE) 03:31:26; 4) Jannicke Ostby (NOR) 03:33:31; 5) Hege Skari (NOR) 03:48:07; 6) Unni Oedegaard (NOR) 03:49:57; 7) Hanne Lilleby (NOR) 03:51:44; 8) Suvi Karjaluoto (FIN) 03:55:06; 9) Anette Rustad Nilssen (NOR) 03:55:15; 19) Tove Frikstad (NOR) 04:00:09.

Classifica Maschile – Marcialonga Light – 45 km

1) Nicola Morandini (G:S: Fiamme Gialle) 01:56:49; 2) Marco Muller (S.C. Weissenfels) 02:13:00; 3) Michele Mischkott (S.C. Weissenfels) 02:15:20; 4) Marco Bozzolo (S:C: Cunardo) 02:22:41; 5) Luca Messina (G.S. Sci nordico BZ) 02:31:01; 6) Michele Coser SC Vigolo Vattaro) 02.31.24; 7) Claudio Mueller (SC Weissenfels) 02.31.27; 8) Oliver Molly (SUI) 02.33.34; 9) Antti Niemi (Finlandia) 02.35.37; 10) Alberto Vitali (SC Leffe) 02.36.01

Classifica Femminile – Marcialonga Light – 45 km

1) Eugenja Bitchougova (G.S. Hartmann) 02:24:20; 2) Laura Colnaghi Calissoni (G.S. Camosci) 02:34:40; 3) Ester Valle (G.S. Aldo Moro) 02:47:20; 4) Lisa Hallberg (SWE) 02:51:24; 5) Monica Diana Nordvik Hiller (NOR) 02:56:04; 6) Alicia Kallin (SWE) 03.12.13; 7) Alma Combalia Clavierias (SPA) 03.14.24; 8) Helle Lorentzen (NOR) 03.16.17; 9) Silke Koenig (GER) 03.19.54; 10) Sofie Waage Skjelfo (NOR) 03.29.09

Zoeggeler, il collezionista, vince ancora. E sono 44

Armin Zoeggeler, il collezionista, vince anche il singolo di Altenberg e porta a 44 vittorie il proprio personale bottino in Coppa del mondo avvicinandosi ancor più all'ottavo trofeo della sua fantastica carriera. Ora il carabiniere di Foiana guida la classifica generale con 601 punti, davanti al tedesco David Moeller a 525 e all'altro tedesco Jan Eichhorn a 430. Mancano due appuntamenti di Coppa al termine della stagione, sui budelli di Calgary e di Vancouver. Saranno dunque le terre canadesi a benedire l'ottavo sigillo dell'inarrivabile orgoglio dello slittino azzurro e mondiale.
La gara non ha avuto storia. Zoeggeler ha dominato la prima manche siglando il tempo di 55"103 e staccando di oltre un decimo tutti gli avversari. Nella seconda, ha dovuto rintuzzare il ritorno del campione del mondo in carica, il tedesco Felix Loch, che ha scavalcato il compagno di squadra David Moeller. Zoeggeler però ha staccato ancora il miglior parziale, allungando così la striscia delle sue vittorie.
Staccati di 183 millesimi Loch e di 192 Moeller: un'infinità nello slittino. Così si chiude il podio di Altenberg.
Tra gli altri azzurri si è messo in bella evidenza David Mair, 9/o al termine con due manche fotocopia e staccato di 1"072 da Zoeggeler. 12/o Willi Huber a 1"148 e 18/o Reinhold Rainer a 1"511.

Ordine d'arrivo della Cdm di slittino artificiale ad Altenberg (Ger):

1  Zöggeler, Armin   ITA  55.103   55.241   1:50.344    
2  Loch, Felix   GER  55.285   55.242   +0.183 
3  Möller, David   GER  55.199   55.337  +0.192
4  Pfister, Daniel   AUT  55.355   55.400 +0.411  
5  Eichhorn, Jan   GER  55.496   55.392  +0.544
6  Ludwig, Johannes   GER  55.428   55.471 +0.555  
7  Langenhan, Andi   GER  55.419   55.657 +0.732  
8  Demtschenko, Albert   RUS  55.921   55.403  +0.980  
9  Mair, David   ITA  55.708   55.708  +1.072  
10  Abentung, Martin   AUT  55.640   55.799  +1.095  

12  Huber, Wilfried   ITA  55.691   55.801   +1.148    
18  Rainer, Reinhold   ITA  55.841   56.014   +1.511  

25/01/09


 Pietro Lucadei

Sport

Speciali

 Articolo letto 792 volte. il 25 Jan 2009 alle 19:56
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