MetaMusicLab: laboratori didattici di autoproduzione musicale
Create, Registrate, Producete la vostra Musica: fatelo da soli ma fatelo bene. E' stata presentata presso la sala Audiovisivi della Mediateca delle Marche, MetaMusicLab il nuovissimo progetto didattico rivolto ai musicisti che desiderano apprendere le tecniche di autoproduzione e autopromozione musicale. Strutturato in collaborazione con la stessa Mediateca, che fornisce la certificazione dei corsi, con il supporto di Arci, Unione degli Studenti e MusicClub, si tratta di un progetto unico in Italia, per innovazione e per modalità operative. Una scuola/laboratorio che si propone di fornire ai giovani musicisti le conoscenze tecniche e strumentali per imparare a produrre in autonomia le proprie creazioni musicali e a diffonderle attraverso internet. Ma anche diventare un punto di incontro e di sperimentazione per coloro che desiderano condividere, scambiare e strutturare progetti musicali comuni e ridare vitalità alla cultura musicale. Ideata e organizzata da musicisti che operano contestualmente nel campo della musica e dell'autoproduzione, offre corsi diversificati che affrontano tutti i processi di organizzazione di una produzione artistica, dalla registrazione digitale su hard disk, alla gestione della comunicazione e della pubblicazione sul web. Una delle particolarità del progetto sta in quello che viene scherzosamente definito "nomadismo didattico": la scuola prevede che non siano gli studenti a spostarsi nella sede centrale ma gli insegnanti a raggiungere i luoghi dei corsi stabiliti di volta in volta con le strutture ospitanti. Tutto ciò, insieme ad una politica di costi molto contenuti, consente virtualmente a chiunque di avere una formazione mirata e di alto livello certificata a livello nazionale. Appendice: La presentazione della scuola da parte di Marco Fagotti, il fondatore. "La musica è un linguaggio vivo, reattivo, attrattivo oggi declassato a banale intrattenimento da sottofondo oppure a elemento di speculazione economica da parte delle multinazionali della discografia e dei media. E' un vero maltrattamento che sta portando povertà culturale nelle nuove generazioni e laddove si manifesta una attitudine spontanea alla musica suonata. MetaMusicLab è stata creata per sovvertire questa tendenza, per riportare la musica ai musicisti nella sua forma primitiva, evitando i filtri imposti dalla produzione industriale. Le tecnologie digitali e internet sono degli strumenti potentissimi in buone mani e ci possono aiutare; saperli utilizzare significa aprirsi un varco di visibilità, di scambio, di condivisione nel muro inviolabile della discografia ufficiale. Significa costruire un percorso individuale che diventa esperienza e crescita collettiva. Ecco perché i nostri corsi sono rivolti soprattutto a coloro che operano "dal basso" dove si nascondono le idee migliori, quelle generate dalla necessità. Sono corsi dal costo contenuto perché ci siamo imposti di renderli accessibili a tutti pur avendo un grado di approfondimento molto alto e una certificazione ufficiale. Crediamo sia giunto il momento di dare un segnale tangibile di cambiamento: l'autoproduzione, cioè la capacità di controllare in autonomia i propri progetti, è una strada che tutti possono percorrere e con la quale, prima o poi, tutti avranno in qualche modo a che fare." Ho voluto usare queste parole per introdurre il progetto MetaMusicLab, per dare subito una connotazione precisa delle intenzioni di questa che non voglio chiamare scuola, mi sembra un limite, ma esperienza didattica e musicale. Inutile spiegarvi il funzionamento, troverete tutte le informazioni necessarie sul sito web, quello che mi interessa ora, tanto per rompere il ghiaccio, è darvi un'idea delle motivazioni essenziali che ci hanno spinto a fare questo. Sapete già che gran parte degli sviluppatori di questo progetto sono gli stessi che hanno creato Anomolo e chi conosce l'etichetta sa bene che la nostra idea di diffusione della musica non si può dire propriamente ortodossa, relativamente agli standard ai quali siamo abituati almeno. Eppure è stata, e lo è tuttora, una modalità che, pur nella difficoltà di essere sostenuta, ci ha mostrato delle strade diverse per diffondere la cultura musicale e delle possibilità nuove di percorrerne altre. Stimolare all'autoproduzione gli artisti che fanno parte della scuderia di Anomolo, se apparentemente e ad occhi leggeri può sembrare un ripiego di comodo, rivela invece una precisa e responsabile presa di posizione. Non è uno scherzo gestire la registrazione di un album avendo in mente sonorità particolari e dovendo sfruttare mezzi spesso economici o quantomeno limitati. Sapendo inoltre che una cattiva registrazione può compromettere buona parte del valore di una produzione artistica (infatti non tutti gli artisti di Anomolo hanno ancora abbandonato lo studio di registrazione tradizionale) e che non tutti hanno dimestichezza con il computer o con i software di HD recording. Coloro che lo hanno fatto però, oggi dicono di essere musicisti arricchiti non solo sul piano tecnico, che è già un ottimo risultato, quanto sul piano esperienziale e professionale. Curare la produzione del proprio materiale, a qualsiasi livello, vuol dire imparare a controllare tutte le sfumature di un'opera, di una canzone o di una composizione strumentale. Non è difficile. E' un'esperienza formativa perché richiede capacità tecniche e creative in pari percentuali e consente agli artisti di plasmare la materia sonora dal di dentro, come farebbe uno scultore con la creta prima di colarci il bronzo. E' vero ha il sapore dell'artigianalità, seppure i mezzi siano attuali e tecnologicamente all'avanguardia, ma non è affatto uno svantaggio. Se Picasso avesse delegato ad altri parte del suo lavoro, opere come Guernica o Le demoiselles d'Avignon non avrebbero mai visto la luce. E' importante che i musicisti prendano coscienza delle nuove possibilità che hanno di far circolare la propria musica, staccandosi dai modelli tradizionali che li vedono in fila davanti alle case discografiche senza ricavarne nulla di buono, che capiscano cosa sono in grado di offrirgli le nuove tecnologie digitali. MetaMusicLab va incontro a un'esigenza sempre più sentita a livello giovanile, l'indipendenza. Ce lo hanno dimostrato i corsi già tenuti in alcune città delle Marche. Abbiamo avuto la fortuna di costruire un modello realmente alternativo, di veicolare informazione culturale in modo totalmente indipendente ed è bene che tale fortuna venga in qualche modo restituita, condivisa, partendo dal basso e lavorando in quello strato perché è da li che proveniamo ed è lì che si possono riconoscere ancora espressioni sincere. Dove il bisogno e le necessità, mai sostenute da alcuna forza economica, trovano il modo di trasformarsi in capacità creative. I mezzi ci sono, dobbiamo solo imparare ad usarli. Questa scuola è un'occasione, se volete, di mettere a punto un nuovo modo di promuovere musica e ricondurla alla sua funzione originaria: produrre cultura. Poiché il danno più grande è produrre cultura e doverla lasciare in un cassetto. Il nostro scopo non è quello di insegnarvi a suonare uno strumento, ci sono già molte scuole che lo fanno, ne di occuparci dei vostri processi creativi; il nostro scopo è fornirvi gli strumenti che vi serviranno dopo, quando avete già partorito un'idea e non sapete come organizzarla o come diffonderla. Lo abbiamo fatto per anni con Anomolo e possiamo dirvi con certezza che funziona. La mediateca delle Marche ormai da tempo ha integrato la sua vocazione statutaria alla diffusione delle opere multimediali con una vocazione altrettanto impegantiva come quella verso l´educazione e la formazione alle arti visive e sonore.L´opera in questo senso è cominciata molti anni fa fornendo il supporto audiovisivo alla didattica aprendo una serie di collaborazioni con le scuole (primarie e secondarie) della regione. In questo campo la mediateca da anni sta sperimentando importanti iniziative, di cui molte divenute stabili e continue, che mirano alla difffusione e alla promozione di una vera e propria cultura delle arti visive della nostra regione e nella nostra regione.Ne sono testimonianza l´ampio ventaglio di documenti, a cura della mediateca o distribuiti dalla mediateca, che vengono messi a disposizione degli altri enti di formazione (scuole, università ecc...) quale supporto all´insegnamento e alla lettura delle arti visive.Il cinema, il documentario, la fotografia e il teatro, sono i principali oggetti di questa attività.Questa opera che, come abbiamo detto, è cominciata da lontano si concretizza con la realizzazione di documentari, l´edizione di libri (i quaderni della mediateca), cataloghi di moste fotografiche ma soprattutto incontri con gli autori che, soli, possono offrire una lettura fedele di quelli che è la comunicazione visiva.Potendo citare alcune di queste iniziative, le più recenti La distribuzione dei due volumi "Franco enriquez e la Compagnia dei Quattro" e "Il teatro in televisione" di Giorgio Tabanelli editi da Rai Eri di cui la mediateca cura la distribuzione.Attraverso le voci dei protagonisti del teatro in televisione se ne ripercorrono i destini incrociati. Questi due volumi sono un importante contributo alla lettura della commistione, avvenuta sin dal sorgere della televisione, tra teatro e mezzo televisivo.Sempre sullo stesso filone vanno citati gli incontri, organizzati e documentati dalla mediateca con i registi e cioè i protagonisti del cinema contemporaneo.Gli ultimi due hanno interessato Italo moscati in occasione della commemorazione di Pier Paolo Pasolini e Renzo Martinelli che invece ha incontrato gli studenti universitari e a proposto loro una lettura dei suoi ultimi due film "Piazza delle Cinque Lune" e .... l´incontro voleva fornire ai partecipanti o comunque a tutti i fruitori del documentario ralizzato per questa occasione una lettura fatta in prima persona dall´autore di quello che viene definito il cinema storico contemporaneo. Inoltre in occasione della Festa Nazionale de L´Unità la mediateca ha potuto documentare gli incontri con i registi ....L´attività intrapresa dalla mediateca però non si ferma alle arti visive, da qualche anno infatti la mediateca ha aperto una sezione apposita dedicata alla musica contemporanea "Le teche Musicali". Tra pochi giorni inoltre le schede musicali di questi artisti saranno a disposizione in un apposita sezione del sito della mediateca e partiranno anche una serie di iniziative di promozione tra le quali numerosi incontri con gli autori.L´obbiettivo è quello di raccogliere le opere di giovani artisti emergenti col fine primo di far emergere il più possibile questo immenso patrimonio di opere che spesso rimangono nascoste ma senza le quali, ancora una volta, la lettura del linguaggio della musica contemporanea rimarrebbe oscura e di difficile comprensione.Questa vocazione per la didattica e per la formazione che ha accompagnao la mediateca per anni è stata ufficializzata dalla Regione Marche che nel..... ha riconosciuto alla mediateca stessa la qualità di Ente Per La Formazione.Da questo momento in poi quello che prima era solo una vocazione è diventato un dovere istituzionale e quindi la Mediateca si è subito attivata alla ricerca di nuove collaborazioni. La mediataca come primo passo ha accolto presso la propria sede giovani neolaureati in qualità di stagisti. Successivamente è arrivata una collaborazione prestigiosa con l´Università Carlo Bò di Urbino in particolare con la facoltà di scienze della comunicazione pe ril Master.... linguaggio cinematografico.Per citare un´altra significativa iniziativa a breve partirà un laboratorio di montaggio e regia curato interamente dalla mediateca.La collaborazione con MetaMusicLab quindi si inserisce in un quadro che, seppur ancora in espansione, è abbastanza completo e va dal supporto alla didattica alla formazione vera e propria. MetaMusicLab è una opportunità in primo luogo per i giovani che a un prezzo volutamente contenuto avranno la possibilità di accedere a corsi con diversi livelli di approfondimento avendo comunque riconosciuto da un attestato ufficiale il lavoro svolto.I corsi riguardano le nuove tecnologia di produzione digitale e diffusione per mezzo informatico delle opere musicali.In altre parole si tratta di insegnare ai musicisti un modo nuovo di promuovere e distribuire musica saltando il circuito tradizionale delle case discografiche con le quali spesso hanno un rapporto difficoltoso e difficile da affrontare ad armi pari.Queste tecnologie che sfruttano i personal computers e internet sono ora accessibili a tutti anche se spesso manca un punto di riferimento per imparare ad utilizzarle.Ed è proprio a questa lacuna nella diffusione della conoscenze che la Mediateca si propone di colmare con questo progetto.MetaMusicLab, forte della sua esperienza in merito (sono gli stessi creatori di Anomolo ad averla creata), metterà a disposizione, le proprie conoscenze mentre la mediateca si occuperà del patrocinio dell´iniziativa e di garantire un riconoscimento del corso a livello nazionale.Un´altro aspetto del progetto è che le lezioni potranno essere svolte su tutto il territorio nazionale sfruttando i contatti di tutte le associazioni che fino ad ora hanno dato la loro disponibilità e cioè, oltre ai soggetti già citati, ARCI e Unione degli Studenti. La fase del progetto che è ora in corso è infatti quella di trovare il maggior numero di partners possibili per organizzare i corsi in tutta Italia. Fondamentali saranno acnhe gli apporti degli enti locali quali comuni, provincie e regioni ma anche associazioni e enti culturali e formativi in genere per avere il massimo riscontro possibile in tutto il territorio nazionale.
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