2007-07-23 – Solo il ciclismo riesce a regalare storie come quelle di Alexandre Vinokourov: il fuoriclasse dell’Astana non vuole saperne di alzare bandiera bianca. Certamente l’impresa di oggi non gli permetterà di lottare per la maglia gialla, ma lo incorona già da ora vincitore morale di questa edizione della Grand Boucle. Cosa avrebbe potuto fare se non avesse dovuto correre con 30 punti di sutura sulle ginocchia in tutti questi giorni?
Intanto oggi ha inflitto pesanti distacchi a tutti i suoi avversari vincendo la 15° tappa da Foix a Loudenvielle di 196 chilometri, partendo all’attacco già questa mattina con la chiara intenzione di lasciare un segno indelebile sulla corsa in giallo. E c’è sicuramente riuscito se pensiamo alla grande superiorità che ha espresso in corsa e che gli ha permesso di fiaccare la resistenza dei suoi compagni di fuga. Le sue “trenate” quando la strada si impenna sono tuttora insostenibili per i suoi avversari, nonostante il kazako non sia certo al 100% della condizione atletica. Per Vino il Tour non è finito qui: dovrà ancora aiutare il suo compagno di squadra Kloden e magari provare ad inventarsi un’impresa come quella di oggi per ottenere un’altra vittoria in attesa della cronometro conclusiva che lo vede come uno dei papabili vincitori.
Dietro Vinokourov c’era grande attesa per il duello Contador – Rasmussen e certamente non si può dire che lo spettacolo sia mancato. Contador ha cercato di staccare il danese titolare della maglia gialla con una serie di scatti forsennati che hanno ricordato lo stile inconfondibile di Marco Pantani.
Rasmussen è riuscito ad arrivare con il giovane spagnolo, ma in alcuni tratti di salita c’è stata la forte sensazione che il danese non sia poi così inattaccabile in salita come si pensava fino a questa mattina. In alcuni strappi più duri Contador è riuscito infatti ad avvantaggiarsi, seppur di poco, lasciando un po’ l’amaro in bocca per un attacco forse per lui eccessivamente tardivo.
In termini di esperienza la maglia gialla è sicuramente avvantaggiata, ma la freschezza e il coraggio del suo principale avversario per la vittoria finale lasciano aperti scenari non facilmente prevedibili in previsione di altre tappe di dura salita che aspettano i corridori dopo la giornata di riposo di domani.
Gli scalatori spagnoli più titolati, Mayo e Valverde, continuano ad essere assenti ingiustificati quando la corsa si accende, mentre i passisti scalatori, come Evans, Kloden e Kashechkin, perdono inesorabilmente secondi preziosi dai due leader della generale. Non sarà facile per loro recuperare tutto il tempo perso, soprattutto ieri e oggi, nell’ultima cronometro rimasta.
Domani ci sarà una attesissima conferenza stampa di Rasmussen in cui il danese risponderà finalmente alle domande dei giornalisti riguardanti le accuse di doping di cui la maglia gialla è oggetto.
Non ci saranno più i fastidiosi no comment sull’argomento. Speriamo che ci siano risposte convincenti, perchè questo sport ne ha bisogno.
ORDINE D'ARRIVO:
1. Alexandre Vinokourov (AST), 05:34:28
2. Kim Kirchen (TMO), a 00:51
3. Haimar Zubeldia (EUS), s.t.
4. Juan Jose Cobo Acebo (SDV), a 00:58
5. Juan Manuel Garate (QSI), a 02:14
6. David Arroyo (GCE), a 03:23
7. Bernhard Kohl (GST), a 04:25
8. Christian Vandevelde (CSC), s.t.
9. Ludovic Turpin (A2R), a 05:16
10. Alberto Contador (DSC), a 05:31
11. Michael Rasmussen (RAB), s.t.
CLASSIFICA GENERALE:
1. Michael Rasmussen (RAB), 69:52:14
2. Alberto Contador (DSC), a 02:23
3. Cadel Evans (PRL), a 04:00
4. Levi Leipheimer (DSC), a 05:25
5. Andréas Klöden (AST), a 05:34
6. Carlos Sastre (CSC), a 06:46
7. Haimar Zubeldia (EUS), a 07:27
8. Andrey Kashechkin (AST), a 07:54
9. Kim Kirchen (TMO), a 08:24
10. Mikel Astarloza (EUS), a 09:21