2007-07-22 – Venivano considerati poco più che degli outsider, ma fino ad oggi si stanno dimostrando le vere stelle di questo Tour de France: Michael Rasmussen, danese della Rabobank, sembrava poter puntare come massimo obbiettivo alla conquista della maglia a pois, mentre lo spagnolo Contador si diceva essere giunto in Francia esclusivamente per fare esperienza in vista dei prossimi anni.
Evidentemente certe considerazioni nei loro confronti sono state tropo frettolose. Nella tappa di oggi i due hanno fatto il vuoto arrivando insieme sul traguardo di Palateau de Beille dopo 5 ore e mezza di corsa combattutissima. Allo sprint si è imposto lo spagnolo facendo fruttare le sue doti di scattista, ma considerare Rasmussen battuto sarebbe davvero un errore. Perdere qualche secondo di abbuono e non centrare la seconda vittoria in questo Tour sono piccolezze rispetto al grande salto in avanti che il danese ha fatto oggi in classifica generale. Già in maglia gialla alla partenza, Rasmussen ha staccato i cronomen più temuti per la vittoria finale: Kloden e Evans hanno fatto registrare un ritardo di quasi 2 minuti, mentre il kazako Kashechkin è giunto ancora più attardato. Alla deriva i due spagnoli Mayo e Valverde, chiamati ad una pronta riscossa dopo la debacle di ieri, e Vinokourov che ha ceduto definitivamente ai dolori fisici che lo tormentano e che non gli permettono di imporre un buon passo quando la strada comincia a salire.
Nelle rampe dell’ultima salita è stata battaglia vera: in molti hanno provato a scattare ma nessuno è riuscito a fare veramente la differenza fino a quando il leader della classifica generale ha imposto un’accelerazione improvvisa che ha fiaccato la resistenza di tutti tranne che quella di Contador che è riuscito a restargli a ruota e anche a dargli qualche cambio nei chilometri verso il traguardo. Fino a 5 Km dall’arrivo anche Evans stava facendo una bellissima figura, rispondendo a tutti gli attacchi dei due scatenati avversasi. Ma le salite non perdonano e rispondere a tutti gli attacchi dei rivali alla lunga gli ha tagliato le gambe.
A questo punto ci ritroviamo quasi al punto di partenza, con molti candidati alla vittoria ma nessuna certezza da questo punto di vista. È risaputo che i primi due classificati di oggi dovrebbero perdere molto terreno nell’ultima cronometro che si correrà tra qualche giorno, ma è pur vero che già da domani la strada tornerà a salire violentemente e i due potrebbero quindi avvantaggiarsi in maniera ancora più robusta. In più bisogna ricordare che nella cronometro di ieri i due protagonisti della tappa odierna si sono difesi egregiamente e soprattutto che nell’ultima cronometro delle grandi corse a tappe i valori sono spesso livellati e più che essere degli specialisti occorre avere le gambe buone.
ORDINE D'ARRIVO:
1. Alberto Contador (DSC), 05:25:48
2. Michael Rasmussen (RAB), s.t.
3. Juan M. Soler Hernandez (BAR), a 00:37
4. Levi Leipheimer (DSC), a 00:40
5. Carlos Sastre (CSC), a 00:53
6. Andréas Klöden (AST), a 01:52
7. Cadel Evans (PRL), s.t.
8. Antonio Colom (AST), a 02:23
9. Andrey Kashechkin (AST), s.t.
10. Yaroslav Popovych (DSC), a 03:06
CLASSIFICA GENERALE:
1. Michael Rasmussen (RAB), 64:12:15
2. Alberto Contador (DSC), a 02:23
3. Cadel Evans (PRL), a 03:04
4. Levi Leipheimer (DSC), a 04:29
5. Andréas Klöden (AST), a 04:38
6. Carlos Sastre (CSC), a 05:50
7. Andrey Kashechkin (AST), a 06:58
8. Mikel Astarloza (EUS), a 08:25
9. Alejandro Valverde (GCE), a 09:45
10. Yaroslav Popovych (DSC), a 10:55