di Gloria Lattanzi
Ieri, 25 Maggio, nel parco C.Massini, in via Sacco e Vanzetti, nel quartiere Colli Aniene di Roma, si è tenuto un incontro del PD in cui sono intervenuti i candidati per le europee David Sassoli e Roberto Gualtieri, e l´On. Massimo D´Alema, presentati da Micaela Campana, dell´esecutivo del PD di Roma.
Questo comizio è da ricondursi nell´ambito della campagna elettorale per le elezioni del 6 e 7 Giugno, in cui si sceglieranno i 72 parlamentari per il Parlamento Europeo. David Sassoli, noto giornalista, candidato per la circoscrizione del centro Italia, ha aperto l´incontro. Ha iniziato dicendo che il PD, così come concepito adesso, cioè come un grande partito è l´unico capace di fronteggiare la Destra. Grazie ad esso, si potrà scommettere di stare in Europa, ma non solo. Si potrà essere parte integrante di questa Europa, altrimenti qualcuno deciderà al posto del nostro paese. Con l´auspicio di vincere queste elezioni ha passato la parola all´altro candidato Roberto Gualtieri. Docente universitario, candidato anche lui per la circoscrizione del centro Italia, ha continuato le fila del discorso inerenti le elezioni europee, dicendo che l´attuale Governo ha sempre considerato l´Europa una semplice fonte di coordinamento delle politiche nazionali. Un´Europa unitaria solo per quanto riguarda il mercato e la moneta, dove non c´era posto per uno sviluppo della ricerca e della cultura. In quest´ottica nemmeno i parlamentari italiani sono stati degni di rappresentarci in quanto sono sempre stati i maggior assenteisti e quelli meno linguisticamente preparati. Perciò il PD si è apprestato a candidare soggetti competenti proprio per rivendicare non solo poltrone ma un ruolo attivo in questo organismo. L´ultimo e il più lungo intervento è stato quello dell´On. Massimo D´Alema. Ha esordito dicendo che durante quest´ultima campagna elettorale l´umore del paese è cambiato, un paese che purtroppo fino a poco tempo fa era assolutamente all´oscuro di una crisi celata, nascosta, esorcizzata. Una crisi non solo economica, ma anche politica e culturale, in cui si è dimenticato che l´unica e la vera ricchezza è il lavoro, delle donne e degli uomini. In questi anni segnati da un´involuzione causata dai bassi salari, da una finanza speculativa priva di regolamentazioni, si è disinvestito nel futuro dell´Italia. Mentre nel mondo si diffondono idee prettamente europee, come negli USA in cui per la prima volta, con Obama si cambia pagina proponendo un modello di sanità pubblica, nel vecchio continente si torna indietro nelle mani dei conservatori. Riguardo a questo Governo, il quale si proclama strenuo difensore della sicurezza, l´Onorevole ha citato alcuni dati interessanti: nel periodo successivo al 2006, in cui egli era Ministro degli Esteri, il numero degli sbarchi annui era stato riportato sotto i 20000, rispettando diritti umani e diritto internazionale. Oggi è risalito sopra i 36000 sbarchi annui . Con la legge Bossi-Fini,l´immigrazione clandestina è sensibilmente aumentata poiché i canali dell´immigrazione legale sono stati ostruiti da innumerevoli ostacoli, i quali hanno indotto le popolazioni più disagiate a optare per vie meno lecite, ma più accessibili. Con il nuovo decreto sulla sicurezza, la situazione peggiorerà. Si creerà una nuova categoria di criminali: i clandestini, che rifiutati dalla società diventeranno manovalanza in nero o peggio, operai della delinquenza. Una politica della sicurezza oltre che sulla fermezza delle forze dell´ordine e della magistratura, si deve basare sul rispetto dei diritti umani e non sull´infiammazione degli animi dei cittadini, incitati al razzismo e alla violenza. D´Alema poi si è soffermato sulla campagna elettorale, sui presunti sondaggi, che ha asserito vengono fatti sul 56% degli Italiani. Da questi, più che un grande vantaggio della Destra, si evince una grande percentuale di astensionisti, una parte di popolo che non si sente rappresentata dall´attuale classe politica. Il Partito Democratico non vuole fare solo opposizione ma diventare una proposta di Governo, capace anche di convincere quella parte di paese scivolata verso un probabile astensionismo. Bisogna costruire un nuovo Centrosinistra con il PD alla guida. L´esperienza di tanti piccoli partiti purtroppo non risulta nuovamente esperibile. Solo con questo grande e nuovo partito si potrà recuperare, convincere e rianimare quella parte degli Italiani insoddisfatta e delusa. Le bugie del Governo, amplificate dalla forza di sei telegiornali possono fare male, ma non per questo bisogna arrendersi. Soltanto tra le piazze, tra la gente, tra le case, cercando i cittadini, i Democratici potranno nuovamente vincere. Queste le battute finali dell´Onorevole e dell´incontro stesso. Sebbene D´Alema rappresenti una figura autorevole del Partito Democratico, negli ultimi tempi ha partecipato sempre meno alle iniziative partitiche. Questo diradarsi della sua presenza è stato la prova del suo disappunto verso l´attuale impostazione verticistica del Partito Democratico, la quale trova il fulcro nella dirigenza e nel rapporto tra essa e l´elettorato. Da tempi non sospetti D´Alema ha asserito che "il PD non è solo la festa delle primarie". Da tale contrarietà scaturisce la sua visione del partito,ribadita anche nell´ambito dello stesso comizio, il quale deve tornare a radicarsi nel territorio, tra la gente, i lavoratori, fondandosi sul rapporto strutturato e articolato in circoli,sezioni, fino alla dirigenza. Secondo lui, solo così si potrà offrire un´organizzazione stabile, solida da considerarsi un´alternativa di Governo. Questo discorso deve si, collocarsi nell´ambito della vigilia delle prossime elezioni europee, ma guardando più lontano, al congresso d´autunno, in cui ci sarà l´occasione per dare corpo e voce a questa configurazione di partito diversa da quella attualmente prospettata.