di Gloria Lattanzi
Roma, 6-5-2009.All´incontro pubblico organizzato dal PD, tenutosi Martedì 5 Maggio nello spazio "Roma Eventi", in via Alibert n.5, sono intervenuti: Daniele Ozzimo, consigliere comunale del PD, Roberto Gualtieri, candidato del PD alle elezioni europee, Mario Ciarla, presidente del PD di Roma e infine Pierluigi Bersani, il responsabile economico del Pd.
Alla vigilia delle elezioni europee, questo incontro ha voluto approfondire i problemi, le prospettive, i programmi da avanzare in sede di Parlamento Europeo. Ha voluto fornire una risposta alla Destra, una Destra la quale sta portando l´Italia verso un modello distante rispetto agli altri paesi dell´Unione. Un´analisi su piccola scala dell´operato del Governo è stata offerta da Daniele Ozzimo, consigliere comunale di opposizione a Roma. Ozzimo nel suo discorso ha tracciato le fila di questo primo anno di governo della Giunta Alemanno. E dai dati riportati, si evince chiaramente una inadeguatezza di fondo delle mosse adottate per fronteggiare la crisi e concretizzare una coerente strategia di amministrazione e governo della città. In sede di discussione del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria e di Bilancio però l´opposizione con numerosi emendamenti, ha voluto radicalmente riassestare e reindirizzare le manovre economiche verso investimenti in progetti votati al miglioramento della qualità degli edifici scolastici,dei trasporti, delle opere pubbliche. Dalle parole di Ozzimo, quindi ne esce fuori un´opposizione capace di dimostrarsi di grande intralcio all´approccio assolutamente ideologico e ragionieristico con cui la Destra governa e gestisce le risorse della città. Altro tema su cui Alemanno e giunta hanno saputo soltanto alimentare il furor popolare, cavalcando le paure dei cittadini, ergendosi a paladini contro una criminalità funesta, è stato appunto la sicurezza. Una sicurezza che si tenta di far percepire alla popolazione, per esempio, ponendo la modica cifra di due soldati nella seconda stazione più grande di Roma. I reati tanto demonizzati accaduti all´indomani delle elezioni amministrative del 2007, si sono ripetuti inesorabili anche con Alemanno seduto sulla poltrona di Sindaco. Pertanto la sua assordante campagna elettorale all´insegna della lotta alla violenza si è dimostrata un fuoco di paglia. Delle migliaia di espulsioni tanto conclamate ne sono state effettuate solo 40. E questo è solo uno dei tanti dati concreti riportati dal consigliere. Nella conclusione si è detto convinto che il PD alle europee possa dimostrare, come sta già facendo in opposizione, di ricoprire con coerenza e determinazione l´obiettivo che si era posto sin dalla sua nascita e cioè di incarnare un modello che su grande scala rappresentasse una società sempre più poliedrica e variegata.
Dopo l´intervento di Ozzimo, quello di Gualtieri, candidato alle elezioni europee nella circoscrizione del centro Italia. E dopo di lui, Pierluigi Bersani che ha esordito citando le elezioni di Trento, asserendo che bisogna ripartire da questa vittoria per ridare al partito quel ruolo capace di legare riformismo e società nell´ambito di un´ Europa, da cui sempre più, grazie alla Destra il nostro paese si sta allontanando. Alla politica non si può più chiedere leggerezza di fronte a un mercato che senza regole, ci ha portato sull´orlo di una crisi senza precedenti, con cui a fare i conti sono state solo le fasce deboli. La Destra favorendo il liberismo, alimentando riflessi difensivi nei cittadini, in Italia ha determinato un distacco notevole dei nostri standard da quelli europei per quanto riguarda la libertà d´informazione, il modo di approcciarsi della politica stessa, diventata d´ispirazione populista semplicemente basata sull´acclamazione della folla. La Sinistra e il PD quindi devono apprestarsi ad offrire una riforma e la difesa del modello Europeo, garantendo all´interno di esso un mercato liberale, regolato all´insegna di equità, razionalità e giustizia; devono impegnarsi per ridare all´Europa, e all´Italia quale suo membro, quel lustro e quel ruolo che nessuno deve mai dimenticare: una piattaforma di pace, in cui l´impronta della Sinistra e dei movimenti democratici è assolutamente tangibile. Queste le parole dell´ex-ministro,che ha concluso l´incontro.
Nell´Europa il PD, e prima di lui l´Ulivo e le forze riformiste, hanno sempre creduto. Hanno sempre auspicato che diventasse un´alleanza di popoli e non solo di governi, in cui il Parlamento sia dotato di poteri ampi e sia capace di accogliere le rappresentanze di una società multietnica e multiculturale. Una vocazione europeista quindi preesistente, non dell´ultima ora, come quella della Destra, dichiaratasi fervida sostenitrice di questo organismo sovranazionale solo in vista delle prossime votazioni.