2007-09-15 - Nel Piceno si trovano le castagne migliori del Belpaese. Pertanto desta qualche preoccupazione per la diffusione, in vaste castanicole del territorio italiano, dell’insetto denominato cinipide galligeno. Intere produzioni di castagne, infatti, sono a rischio e a lanciare l’allarme è la Cia-Confederazione italiana agricoltori di Ascoli Piceno. Questo insetto, importato anni fa dall’Estremo Oriente, rappresenta ormai una seria minaccia per le produzioni di castagno presenti nell’intero territorio, a riguardo la sollecita interventi per fronteggiare una situazione che può assumere dimensioni rilevanti.
Le misure ed azioni messe in atto dal governo nazionale e dalle Regioni interessate, pertanto non hanno prodotto, allo stato attuale, risultati soddisfacenti. La Cia provinciale è convinta della necessità di istituire un Tavolo nazionale sull'emergenza cinipide che veda impegnato il governo, attraverso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, della Regione Marche, delle Istituzioni scientifiche e delle organizzazioni professionali agricole interessate al problema. In tal senso tra i compiti del Tavolo ci deve essere il coordinamento delle attività di ricerca delle Istituzioni scientifiche al fine di definire i metodi di lotta, concentrandosi soprattutto su quella biologica basata sugli insetti antagonisti.
A fronte di tale situazione emerge anche la necessita di una forte iniziativa di informazione, divulgazione ed orientamento del sistema, ed inoltre è indispensabile il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei castanicoltori e delle loro associazioni. E’ basilare, inoltre, un chiaro impegno del governo e della Regione anche per il reperimento di adeguate risorse, finalizzate al rimborso dei danni e al sostegno per la perdita di reddito dei produttori.