Georgia On My Mind
di PG Camaioni
Non ci si capisce niente in questo sempre più trucido puzzle caucasico.
Tutto (ri)comincia contemporaneamente alle (vicine) olimpiadi cinesi, guarda un po´ la coincidenza.
Anche qua, tra il Nero e il Caspio, tutti vogliono vincere. Sanguinarie competizioni politico-militari, queste (non a scadenza fissa, però), che passano minoritarie in tv alternate alle calamitanti imprese sportive del pianeta e alla pubblicità.
Due modi di fare la guerra.
Di là il Doping, subdolo re dei diavoli, che incita illusioni, ruberie, spettacolo, anche morte. Di qua il diavolo gemello, il Potere, che scatenando le armi in Georgia si ritrova (quando si dice la fortuna) pure due comodi cimiteri vicini: l´Ossezia del nord, l´Ossezia del sud (ma cambiare nome no?....).
Non c´entra niente, ma mi viene allora in mente la struggente Georgia on my mind di Ray Charles, the Genius.
Ah se i cinesi, adesso, davanti al mondo, con la teatralità che gli torna facile ed efficace, foderassero ogni spazio di sport con striscioni "Georgia on my mind"...
Loro che, nel loro "piccolo", tuttora mandano a morte un condannato ogni ora (fonte Amnesty).
No peace, no peace I find Just this old, sweet song Keeps Georgia on my mind
11.08.´08 PGC
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