Duemila morti e trentamila profughi.
11/08/2008 - E' questo il risultato dell'aggressione portata dalla Georgia a danno della popolazione dell'Ossezia del Sud, la cui unica colpa è quella di essere di etnia russa e di voler un ricongiungimento con la madre
patria.
Numeri atroci, risultato del primo giorno di aggressione delle armate georgiane contro quella regione caucasica che da molti, troppi anni subisce una guerra latente, terribile e catastrofica per la popolazione che se la ritrova sulle proprie teste.
Come non ricordare i poveri bambini di Beslam, cittadina dell'Ossezia, che solo 4 anni fa vennero massacrati da delle belve chissà al soldo di chi?
Oggi come allora, Casapound Italia è vicina alla popolazione dell'Ossezia, ed esprime piena solidarietà alle migliaia di profughi che stanno affluendo nei campi d'accoglienza allestiti in territorio russo.
Un genocidio che avrebbe potuto essere ancor maggior se le autorità russe non avessero deciso d'intervenire prontamente.
Un genocidio che però non sembra interessare i soliti sciacalli delle disgrazie internazionali, pronti a lanciarsi in accoratti appelli televisivi e in maratone di raccolte fondi a sostegno delle popolazioni coinvolte, solo ed esclusivamente in quei casi in cui la loro convenienza politica e mediatica trae il massimo profitto.
Casapound Italia chiede che le istituzioni italiane, il presidente della regione Marche Spacca e quello della Provincia di Ascoli, Rossi, si attivino per dimostrare fattivamente la solidarietà del popolo delle Marche e dell'Italia tutta alla popolazione russa dell'Ossezia.
Sperando al contempo in un immediato cessate il fuoco ed in una pace duratura che consenta un rapido rientro dei profughi nelle loro case, o di quel che ne resta, e che li legittimi nel legame con la loro
terra aldilà dei giochi di potere, economici ed energetici, decisi su qualche scrivania a migliaia di kilometri di distanza.
Casapound Italia Provincia di Ascoli