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Christian Vieri, 34 anni, sotto la Fiesole: contro l’Atalanta ha realizzato il suo 135° gol in Serie A |
A Firenze è Bobo-mania. Vieri: «Migliorerò partita dopo partita»
FIRENZE - E’ il 72’ di Fiorentina-Atalanta quando al Franchi esplode la Bobo-mania: su punizione di Liverani, un ritrovato Christian Vieri stacca impetuoso e segna di testa lo splendido gol del 2-1. La Fiorentina si farà poi raggiungere sul 2-2 da Zampagna all’85’ ma il risultato passerà quasi in secondo piano rispetto alla gioia di rivedere il sorriso sul volto di uno dei più forti centravanti di sempre del nostro calcio. In sala stampa, nel dopo-match, Babo mantiene un basso profilo ma nelle sue parole si legge chiaramente l’intenzione di non essere una comparsa nel campionato 2007/2008 della Fiorentina, ma un vero protagonista.
Cosa hai pensato dopo il gol e in che misura senti di esserti tolto un peso? Sono contento. Il gol ci voleva perché sono sessanta giorni che mi alleno in maniera importante. Non ho mai lavorato così tanto nella mia carriera. Erano due anni che non facevo una preparazione seria e il lavoro fatto in questi sessanta giorni era assolutamente necessario. Proprio questa settimana ho finito la preparazione e ora ho un’ottima base su cui costruire. Adesso sto bene. Ho solo bisogno di giocare con continuità e migliorerò partita dopo partita. A chi dedichi la rete di oggi? A me stesso. Questo gol è un po’ una rivincita? A certi giocatori per anni che gliene dicono di tutti i colori. Io mi sono operato due volte al ginocchio, che rivincite posso avere? Voglio solo andare avanti a lavorare, partita dopo partita. Prandelli dice che puoi risultare l’acquisto più importante della Fiorentina di quest’anno. Guarda, sono quindici anni che gioco, un allenatore sa quello che posso dare. L’importante è che io vada avanti per la mia strada. Ho 34 anni, ho ritrovato la condizione, sto bene, ho voglia di giocare e di fare bene. E’ vero che non hai alcuna intenzione di fare la chioccia a Pazzini? La chioccia non l’ho mai fatta, non credo sia una cosa giusta. Io mi preparerò per giocare tutte le partite, poi sarà l’allenatore a decidere. Com’è stato segnare sotto la Curva Fiesole? E’ stata una grande emozione. Anche quando sono entrato contro l’Empoli, alla prima di campionato, c’è stata un’ovazione da parte del pubblico. Qui a Firenze ho sempre sentito amore da parte della gente nei miei confronti. Quanti gol fari quest’anno? Non lo so, non mi sono posto un obiettivo preciso. Quello che conta è impegnarsi sempre in allenamento, lavorare duro e, a fine anno, vediamo cosa verrà fuori. Quanto è stato importante Prandelli per la tua ritrovata forma? La Fiorentina, l’allenatore, i preparatori, sono stati tutti importanti, mi hanno sempre dato grande tranquillità. Non abbiamo affrettato i tempi, non ho fatto amichevoli inutili quando ancora non era il tempo e, anche se ho fatto grande fatica, perché uno di 100 chili fa fatica a correre tutti i giorni, non ho mai mancato un allenamento. In età matura Vieri ha scoperto l’importanza di allenarsi? Io mi sono sempre allenato, è che adesso ne ho ancora più bisogno. Se non ti alleni non puoi fare gol, non c’è niente da fare.
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Pierluigi Lucadei
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il 16 Sep 2007 alle 20:38 |
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