10/06/2008 - Esordio da incubo per l’Italia a UEFA EURO 2008™. A Berna, gli Azzurri campioni del mondo incassano una pesante sconfitta, 3-0, contro l’Olanda nella loro prima partita nel gruppo C. Gli orange di Marco van Basten conquistano i tre punti grazie ai gol di Ruud van Vistelrooy e Wesley Sneijder nel primo tempo e Giovanni van Bronckhorst nella ripresa. Serata da dimenticare per la formazione di Roberto Donadoni, ultima in classifica visto il pareggio tra Francia e Romania e che non potrà più sbagliare per qualificarsi ai quarti.
Blocco rossonero
Una novità di rilievo nell’undici di Donadoni, che a centrocampo si affida a tre giocatori dell’AC Milan: Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso e Massimo Ambrosini, che vince il ballottaggio con Daniele De Rossi, mentre in una difesa orfana di Fabio Cannavaro, la coppia centrale è quella composta da Andrea Barzagli e Marco Materazzi. Van Basten rinuncia al “calcio totale”, schierando un 4-2-3-1 in cui Dirk Kuyt (preferito a Ibrahim Afellay), Sneijder e Rafael van der Vaart agiscono alle spalle di van Nistelrooy.
Avvio a buon ritmo
L’Italia parte con il piede ben premuto sull’acceleratore: gli uomini di van Basten soffrono, al primo affondo Antonio Di Natale riesce a liberarsi del diretto marcatore ma, sul suo cross verso il centro, Luca Toni arriva con un attimo di ritardo. La risposta dell’ Olanda non si fa attendere: è Gianluigi Buffon a bloccare a terra un sinistro velenoso di van Bronckhorst.
Controffensiva orange
L’Olanda non ha interesse ad accelerare la manovra, ma le folate improvvise del reparto offensivo sono la maggior fonte di pericolo per l’undici di Donadoni. Al 18’ brivido per gli Azzurri, che rischiano sul tocco in verticale di Kuyt per van Nistelrooy. Il bomber del Real Madrid CF riesce a superare Buffon in uscita, ma senza trovare la coordinazione per indirizzare la sfera verso la porta.
Sforzi (doppiamente) premiati
La pressione dell’Olanda si concretizza al 25’, quando sugli sviluppi di un tiro cross di Sneijder, van Nistelrooy si ritrova solo a pochi passi da Buffon. A terra, e fuori dal campo, Christian Panucci tiene in gioco l’attaccante, che non fallisce l’appuntamento con il gol. L’Italia prova a reagire, sfiora il pari (salvataggio sulla linea della difesa orange) ma al 31’subisce il gol del raddoppio in contropiede. Da manuale, l’azione dell’Olanda: da van Bronckhorst a Kuyt, sponda per Snejider che fa centro, rendendo vana l’uscita disperata di Buffon. Il portiere della Juventus riesce a salvare l’Italia ancora su van Nistelrooy, prima dell’intervallo. Gli Azzurri provano ad alzare la testa al 44’, ma il destro di Di Natale finisce alto.
Accorgimenti
I primi minuti della ripresa non sortiscono gli effetti sperati da Donadoni, che decide di cambiare qualcosa: fuori Materazzi e dentro Fabio Grosso. Ma la musica non sembra cambiare: l’Italia sembra sicuramente più in palla rispetto alla prima frazione, ma di conclusioni verso la porta di van der Sar, neanche l’ombra. Entra in campo anche Alessandro Del Piero, al posto di Di Natale. L’attaccante della Juventus si rivela il più pericoloso dei suoi: sulla prima conclusione, l’estremo olandese blocca a terra; sulla seconda, il pallone si perde alto.
Donadoni le prova tutte
Van Basten toglie van Nistelrooy per inserire Robin van Persie. Il collega Donadoni si gioca il tutto per tutto, con Antonio Cassano al posto di Mauro German Camoranesi. Il talento dell’ UC Sampdoria si mette subito in mostra con un tocco delizioso a liberare Toni. L’attaccante dell’ FC Bayern München sbaglia clamorosamente la misura del pallonetto. Passano due minuti e Grosso si vede respinto il sinistro sotto misura da van Der Sar, con il portiere del Manchester United FC che si ripete, in maniera miracolosa, sul calcio di punizione calibrato da Pirlo e diretto all’incrocio dei pali.
Colpo del ko
E’ evidente come per gli Azzurri sia una serata storta: al 79’ l’Olanda chiude la partita, ancora in contropiede: Kuyt deve fare i conti con l’uscita tempestiva di Buffon, ma l’azione non si esaurisce. L’attaccante rimette il pallone verso il centro, dove van Bronckhorst, di testa, non perdona. Sulle ali dell’entusiasmo, gli orange non si fermano, sfiorando il poker con il neoentrato Afellay che, da posizione defilata, scheggia la traversa. L’Italia non riesce a realizzare neppure il gol della bandiera ed esce da Berna con un passivo pesantissimo. Venerdì, la partita contro la Romania ha già il sapore di una finale.