Florence Tattoo Convention, strepitoso successo di pubblico
"Non ho ancora esaurito la mia riconoscenza alla vita che mi ha concesso di viverla da tatuatore." (Herbert Hoffmann)
FIRENZE - L'arte del tatuaggio in festa alla Fortezza da Basso ha richiamato nelle giornate dell'1 e del 2 novembre un pubblico entusiasta e, soprattutto, numerosissimo. Una 48 ore all'insegna del segno indelebile sulla pelle, tribale, maori, azteco, giapponese, indiano o celtico che sia, con tanto di belle donne e artisti provenienti da ogni parte del mondo non poteva passare inosservata in un momento in cui il tatuaggio è di gran moda.
Questi alcuni degli obiettivi dichiarati della Convention: - promozione della Cultura artistica e storica del tatuaggio; - sviluppo della sensibilità al tema dell'importanza delle norme igenico-sanitarie; - valorizzazione delle attitudini al lavoro del tatuatore per favorire negli adolescenti nuovi strumenti di creatività, espressione importanti per la crescita e per l'affermazione; - creazione di una rete di operatori del settore che attraverso documenti comuni e la propria esperienza possano essere una testimonianza concreta e diretta delle buone e necessarie pratiche del lavoro svolto.
All'interno dei vari stand allestiti nel Padiglione Cavaniglia della Fortezza da Basso gli appassionati hanno avuto modo di sfogliare ricchissimi catologhi, ammirare da vicino la strumentazione dei tatuatori e vedere gli artisti all'opera, con tatuaggi live di grande livello. Non ultima, la possibilità di incontrare autentici miti del tatuaggio come Herbert Hoffmann.
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