BIELORUSSIA–ITALIA 66-51 (19-15, 38-30, 50-38)
Azzurre, amaro addio
La Nazionale di Lambruschi si congeda dall’Europeo con una secca sconfitta. Nei quarti vola la sorprendente Bielorussia, dominatrice sotto canestro
CHIETI, 3 ottobre – Adesso è proprio finita. L’Italia fa le valige e se ne torna a casa, scacciata malamente dal “suo” Europeo. Nemmeno il tifo intenso e passionale del pubblico di Ortona che si è stretto intorno alla squadra con singolare affetto, è bastato a capovolgere un risultato talmente netto da essere quasi agghiacciante (per la qualità del movimento) nella sua crudezza.
Quindici punti di scarto, ed erano venti (40-60) dopo 34’. Un’inferiorità talmente evidente sotto rimbalzo da essere addirittura imbarazzante, una povertà tale negli schemi di attacco da portare le azzurre a tentare ben 26 tiri da tre punti (solo 4 realizzati, il 15.4%!) contro gli appena 11 delle bielorusse che, peraltro, hanno avuto, come sempre e come prevedibile, in Anastasiya Veremeenko e in Yelena Leuchanka una coppia di lunghe semplicemente insuperabile: 30 punti e 21 rimbalzi in due, dall’altra parte, tra Ress (ieri malissimo, ma soffriva per il mal di schiena), Ciampoli, Giauro e Dacic 11 punti e 9 rimbalzi.
Due elementi estrapolati dai molti (negativi) offerti dal match contro la Bielorussia, che marchiano in maniera purtroppo netta la prova decisamente fallimentare dell’Italia: la sudditanza assoluta sotto canestro, l’eccessivo rifugio nel tiro pesante che, come si sa, è da sempre il rifugio delle squadre povere di tecnica e di talento.
Fallita anche la difesa con le autostrade lasciate a disposizione delle avversarie, non è servito nemmeno l’unico segno positivo della gara: più recuperi e meno perdite di possesso del pallone, vanificati dai troppi errori al tiro.
A fotografare una partita che era cominciata discretamente (subito due triple di Modica, alla fine la più efficace delle azzurre), quello che è avvenuto al due secondi dal termine del secondo periodo: rimessa azzurra preceduta da un time out, un minuto di istruzioni, dunque, che partoriscono un lancio “coast to coast”, intercettato dalla Bielorussia e trasformato in assist per il canestro sulla sirena che ha probabilmente tagliato le gambe all’Italia. Le opzioni tra scegliere potevano essere molte, tra le quali anche il ricorso al fallo visto che le azzurre fino a quel momento avevano raccolto appena un fallo a carico: avevano insomma ben tre falli da spendere (ripetiamo: in due secondi) per tener lontane dal canestro le bielorusse, ultime entrate nell’elite europea.
E così l’Italia dal 30-36 si è vista condannare al 30-38, divenuto 30-40 subito ad inizio di ripresa: un colpo – dopo il positivo avvìo – che la squadra ha accusato e al quale non ha saputo più reagire, attaccando a… testa bassa, senza criterio, forzando il tiro, dimenticando il gioco di squadra, cadendo insomma preda di una Bielorussia che prende il suo posto nei quarti di finale che scattano già domani e che vedranno la squadra di Buyalski affrontare la Repubblica ceca, campione d’Europa uscente e prima classificata, anche senza convincere troppo, nel girone di Vasto.
Le azzurre tornano a casa dopo una partita che è sembrata ricalcare quella dei maschi a Madrid contro la Germania: ad entrambe le nostre Nazionale è costata l’eliminazione e un nono posto in Europa decisamente non consono alle tradizioni (se non al livello attuale: di questo si dovrà cominciare a dibattere) del nostro basket.
L’Italia deve pensare al futuro, soprattutto a ricostruire partendo da un impegno più serio, attivo e convinto nei settori giovanili sia maschile sia femminile. L’Europeo va invece avanti: perde la protagonista più attesa dal grande pubblico, ritrova un nuovo e grande impianto dove da domani si andrà a giocare avendo in palio le medaglie europee, ma soprattutto la qualificazione olimpica. Purtroppo senza la nostra Nazionale: un vero peccato e una grande perdita per l’EuroBasket Women più bello e meglio organizzato degli ultimi anni.
BIELORUSSIA–ITALIA 66-51 (19-15, 38-30, 50-38)
Bielorussia: Padabed (0/2, 0/3), Dozd ne, Snytsina 5 (1/3, 1/1), Hasper ne, Volnaya 6 (2/5), Anufryienka 2 (1/4, 0/1), Veremeenko 12 (4/6), Leuchanka 18 (7/12), Marchanka 9 (2/4, 1/2), Troina 4 (2/2, 0/1), Trafimava 7 (2/6, 1/2), Kress 3 (1/4, 0/1).
All. Buyalski.
Italia: Ress (0/1, 0/1), Franchini 2 (1/1, 0/1), Sottana 2 (1/4, 0/2), Zara 4 (2/7, 0/2), Zanoli, Modica 15 (4/6 da tre), Macchi 11 (4/9, 0/5), Masciadri 6 (2/5, 0/7), Ciampoli (0/1), Zanon (0/1, 0/1), Giauro 4 (2/4), Dacic 7 (3/3, 0/1).
All. Lambruschi.
Arbitri: Koromilas, Lukes, Mogulkoc
Note – Tiri Liberi: Bielorussia 13/14; Italia 9/12. Tiri da due: Bielorussia 22/48; Italia 15/36. Tiri da tre: Bielorussia 3/11; Italia 4/26. Rimbalzi: Bielorussia 47 (18 offensivi); Italia 33 (16 offensivi).
Hanno detto
Maifredi: Si è chiuso un ciclo
Lambruschi: Tre anni bellissimi
Il presidente: “Sarà il Consiglio a decidere il futuro del ct”.
Il coach: “Abbiamo speso troppo nelle partite precedenti. Orgoglioso di aver portato in Nazionale una nuova generazione di giocatrici”
BIELORUSSIA
Anatoly Buyalski
“Sono molto felice per questa vittoria, raggiunta in una delle partite più belle disputate dalla nostra squadra. E la soddisfazione è ancora superiore se consideriamo che la Bielorussia si è qualificata alle fasi finali scontrandosi con le nazionali più forti presenti a questo Europeo, dimostrando così la consistenza del nostro collettivo”.
Natalia Marchanka
“La soddisfazione è doppia: oltre ad aver raggiunto la qualificazione abbiamo disputato una splendida partita, tenendo sempre sotto stretto controllo l’attacco delle italiane. Abbiamo però concesso qualche rimbalzo di troppo, sarà questo uno degli aspetti che dovremo curare per la prossima partita, per la quale ci sentiamo assolutamente pronte.”
Tatyana Troina
“Oggi non avevamo scelta, senza vittoria non ci saremmo qualificate. Siamo cresciute di partita in partita e, giocando soprattutto con un’ottima difesa, siamo arrivate fino alle semifinali. Ora pensiamo alla prossima fase, cercheremo di fare del nostro meglio”.
ITALIA
Fausto Maifredi
“C’è delusione e amarezza per non aver giocato al nostro livello, ero convinto che le ragazze fossero pronte a questa partita dopo la vittoria contro la Serbia. Il Campionato europeo è una manifestazione molto difficile, ma onestamente non pensavo di vedere la squadra così demotivata. Non è facile trovare un capro espiatorio, la colpa è di tanti fattori. Oggi si chiude un ciclo, molte giocatrici hanno dato tanto a questa Nazionale, ma credo sia arrivato il momento di fare largo alle giovani, magari formando una Nazionale di under 20. Non sarà facile, ma i cambiamenti sono sempre complicati. Dire ora se confermare o meno Lambruschi non ha senso, in Consiglio valuteremo cosa è meglio per la Nazionale che nascerà. Possiamo mettere questa delusione al pari di quella dell’Europeo maschile, il nostro obiettivo era in entrambe le manifestazioni arrivare fino in fondo e conquistare il posto olimpico, avevamo aspettative diverse, ma abbiamo fallito. L’unico riscontro positivo lo trovo vedendo questo Palasport di Ortona pieno di spettatori: l’aver costruito quattro palazzetti moderni è di stimolo per l’intero Paese ”.
Gianni Lambruschi
“Abbiamo speso tante energie nelle partite con Russia, Francia e Spagna, le stesse che oggi abbiamo lasciato nello spogliatoio. Sarebbe stato meglio risparmiarle per le partite per noi più importanti.
Dando un’occhiata alle statistiche si capisce subito la difficoltà incontrata dall’Italia, che ha tirato tanto da tre senza fare canestro, e che ha provato poche volte a penetrare la difesa avversaria. Ovviamente sono dispiaciuto per la mancata qualificazione, ma sono orgoglioso di aver portato in nazionale una nuova generazione di giocatrici, per le quali questo Europeo è arrivato forse un po’ presto.
Sono stati tre anni bellissimi ed intensi, è stato per me un onore potere allenare la nazionale. Ringrazio la Federazione per l’opportunità che mi ha dato. Il mio contratto è in scadenza, io sono a disposizione e lo sono con entusiasmo. Credo che questa Italia abbia un valore”.
Raffaella Masciadri
“Arrivate in questa seconda fase speravamo di conquistare l’accesso alle finali. Nelle prime tre partite abbiamo incontrato le squadre più forti, poi la Spagna. Oggi dovevamo cercare altre soluzioni piuttosto che affidarci solamente ai tiri dal perimetro, l’attacco è risultato lento e prevedibile. Personalmente potevo dare di più ad una squadra che non meritava di uscire in questo modo. Un bilancio? Abbastanza positivo ma resta il rammarico di non essere riuscite ad entrare nelle prime 8 e finire l’Europeo a Chieti.”
Laura Macchi
“La Bielorussia oggi ha dimostrato di essere più forte, non abbiamo mai avuto la forza di imporre la nostra pallacanestro. Non parlerei di fallimento ma di tanto rammarico, questo Europeo ci è andato storto sin dall’inizio e non credo sia solo questione di statistiche o percentuali. E’ una grande delusione, il nostro sogno era arrivare alla fase finale, mi prendo gran parte delle responsabilità di questa sconfitta ma cercheremo di guardare avanti. La voglia di vincere era tanta e probabilmente non abbiamo saputo gestire la pressione”.