Roma, 9 giugno - PUSH BUSH OUT! DALLE MARCHE CONTRO BUSH
AD ANCONA SI RICONQUISTA IL DIRITTO ALLA LIBERTA' DI MOVIMENTO
Questa mattina, nella stazione di Ancona (ma anche in quelle di Falconara e di Jesi), i manifestanti ma anche gli altri viaggiatori, si sono ritrovati di fronte ad un luogo completamente blindato, con poliziotti, carabinieri e finanzieri in assetto anti sommossa con evidenti disagi anche per i pendolari. Tutto questo perchè, come in altre parti d'Italia, è stata negata qualsiasi trattativa per la libertà di movimento ai manifestanti del No Bush Day di Roma.
Per riappropriarsi di questo diritto, i manifestanti sono stati costretti a bloccare la strada statale antistante alla stazione ed in tal modo sono riusciti ad ottenere i margini di una trattativa con i dirigenti delle FFSS che hanno disposto un prezzo politico di 15 € per il viaggio fino a Roma. I manifestanti hanno anche ottenuto che si concludesse la blindatura della stazione. In questo modo gli oltre 300 manifestanti sono potuti partire alla volta di Roma per il No Bush Day.
Il movimento no-War torna in piazza, per il centro della città, perchè la città non è di Bush.
Il movimento no-War non accetterà divieti perchè vuole dare vita ad una grande manifestazione moltitudinaria, contro la guerra globale permanente, sia essa unilaterale o multilaterale.
E nel movimento, come parte in movimento, gli studenti e i precari, i centri sociali, con Ungdomshuset negli occhi! Da nord a sud, dalle Marche rivendicheremo il nostro diritto a manifestare, dalle stazioni fino al centro di Roma. In tanti e diversi, al fianco dei comitati che rivendicano diritto a decidere sui propri territori, contro la guerra e contro la devastazione ambientale. Una moltitudine che sa da che parte stare, che odia la guerra perchè costruisce la vita, con amore e con indignazione. Nessuno di noi sarà solo, perchè saremo in molti. Ad essere soli saranno Bush e Prodi. Tutto attorno la nostra gioia e la nostra rabbia!
Contro le politiche di guerra del governo Prodi
Per il ritiro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra
Per resistere alla costruzione della base Dal Molin a Vicenza
Per la liberazione di Rahmatullah Hanefi
- Le adesioni dalle Marche: Comunità Resistenti delle Marche, Ambasciata dei Diritti - Marche, Csoa MezzaCanaja - Senigallia, Collettivo Studentesco Nemesi - Senigallia, Spam - Macerata, Csa Kontatto - Falconara, Csa Oltrefrontiera - Pesaro, Squola Spa - Pergola, Bottega di Resistenza Globale - Fossombrone, Csa Tnt - Jesi, Csa Sisma - Macerata, Polisportiva Antirazzista Assata Shakur, Associazione Ya Basta! Marche,
Roma, 9 giugno - PUSH BUSH OUT! DALLE MARCHE CONTRO BUSH
FERMATO IL TRENO A TIBURTINA MA I 400 MANIFESTANTI MARCHIGIANI SONO PRONTI PER IL NO BUSH DAY
Ennesimo episodio contro la libertà di movimento e di manifestare nei confronti degli oltre 400 manifestanti provenienti dalle Marche per il No Bush Day: il treno su cui viaggiavano è stato bloccato alla stazione di Tiburtina (dove erano presenti molti giornalisti e quindi la situazione non è stata affatto fortuita) invece di arrivare fino a Termini. Per nulla sconfortata, la moltitudine è comunque arrivata a destinazione ed è pronta per il No Bush Day.
Il movimento no-War torna in piazza, per il centro della città, perchè la città non è di Bush.
Il movimento no-War non accetterà divieti perchè vuole dare vita ad una grande manifestazione moltitudinaria, contro la guerra globale permanente, sia essa unilaterale o multilaterale.
E nel movimento, come parte in movimento, gli studenti e i precari, i centri sociali, con Ungdomshuset negli occhi! Da nord a sud, dalle Marche rivendicheremo il nostro diritto a manifestare, dalle stazioni fino al centro di Roma. In tanti e diversi, al fianco dei comitati che rivendicano diritto a decidere sui propri territori, contro la guerra e contro la devastazione ambientale. Una moltitudine che sa da che parte stare, che odia la guerra perchè costruisce la vita, con amore e con indignazione. Nessuno di noi sarà solo, perchè saremo in molti. Ad essere soli saranno Bush e Prodi. Tutto attorno la nostra gioia e la nostra rabbia!
Contro le politiche di guerra del governo Prodi
Per il ritiro delle truppe italiane da tutti i fronti di guerra
Per resistere alla costruzione della base Dal Molin a Vicenza
Per la liberazione di Rahmatullah Hanefi
- Le adesioni dalle Marche: Comunità Resistenti delle Marche, Ambasciata dei Diritti - Marche, Csoa MezzaCanaja - Senigallia, Collettivo Studentesco Nemesi - Senigallia, Spam - Macerata, Csa Kontatto - Falconara, Csa Oltrefrontiera - Pesaro, Squola Spa - Pergola, Bottega di Resistenza Globale - Fossombrone, Csa Tnt - Jesi, Csa Sisma - Macerata, Polisportiva Antirazzista Assata Shakur, Associazione Ya Basta! Marche,
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