Commemorati i 50 anni dell’affondamento dei motopescherecci “Madonna di San Giovanni” e “Malfizia”: si pensa ad una data unitaria per ricordare tutte le tragedie del mare
18/11/2007 - Cerimonia semplice ma non meno sentita quella che si è svolta questa mattina al molo nord del porto di San Benedetto, con la partecipazione del sindaco Gaspari, della presidente del “Circolo dei Sambenedettesi” Benedetta Trevisani, che hanno deposto una corona, e di decine di persone, per celebrare i cinquant’anni dell’affondamento dei due motopescherecci “Malfizia” e “Madonna di San Giovanni”. Tra i molti presenti sia parenti delle vittime di quelle sciagure, sia cittadini.
La prima imbarcazione scomparve nel giorno dell’uscita in mare, il 28 febbraio 1957, con sette uomini a bordo (Ferdinando Collini, Filippo Olivieri, Franco Olivieri, Domenico Paci, Francesco Papetti, Luigi Pignati, Ezio Rosetti), la seconda affondò tra il 20 e il 21 novembre, con undici uomini (Manlio Agnelli, Domenico Chiappani, Pasquale Ciucci, Gianfranco Colli, Vincenzo Ferreri, Teodoro Lacchè, Pietro Liberati, Mario Palanca, Umberto Palestini (imbarcato come passeggero per raggiungere il motopeschereccio “Trieste” in zona di pesca), Leonardo Traini, Giuseppe Trevisani). Quello stesso anno, peraltro, morirono in mare anche Giuseppe Mazza, caduto in mare il 19 aprile, e Fiore Spina, colpito a bordo da improvviso malessere il 18 giugno.
Il sindaco ha ricordato l’importanza della vicinanza della città alla marineria e alla memoria di fatti che sono storia comune, auspicando che l’attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro eviti il ripetersi di simili tragedie. Il sindaco ha inoltre invitato i presenti e la cittadinanza a segnalare fatti e circostanze utili per completare il percorso della memoria, così da allestire al porto un punto unico, con segni commemorativi dedicati a tutte le tragedie del mare.
La Trevisani, da parte sua, ha parlato di un molo nord come “percorso di formazione” per le nuove generazioni, e paventato se non la scomparsa, almeno il ridimensionamento del mestiere del mare tra i sambenedettesi. La Trevisani ha poi ripreso la proposta del sindaco, di una commemorazione unitaria delle tragedie del mare, argomento di cui si è discusso nel corso di una successiva breve riunione presso la sede del Circolo dei Sambenedettesi, cui hanno preso parte gli altri esponenti dell’amministrazione comunale presenti al porto: la presidente del Consiglio comunale Giulietta Capriotti, il vicesindaco Antimo Di Francesco, gli assessori alla Cultura Margherita Sorge e alle Politiche del mare Settimio Capriotti, i consiglieri Evangelisti e Palestini, lo storico Giuseppe Merlini.
Nel pomeriggio, alle 17,30, la solenne messa nella cattedrale della “Madonna della Marina”, celebrata dal vescovo Gestori nell’ambito della stessa giornata commemorativa, cui era stato dato il titolo L’approdo negato.