Non li vedo “attraverso”, non li vedo “dentro”, non li voto
[ KOSTABI NON VOTA ] Sfregio a M. Kostabi. Il nuovissimo palchetto ( Ikea? ) per comizi gliel’hanno appiccicato addosso, alla sua scultura [ bronzeo liscio umanoide, finestra semiaperta sul petto e ramo (di pace?) deliziosamente minaccioso ]. Così pare che lo faccia lui, il comizio. Parlerà, esorterà, dirà brutti-stronzi-che-m’avete- appiccicato-qua-davanti? Eppure, chi nel luglio ’99 posizionò lì la chiacchierata scultura pensò a “proteggerla” con quei due muretti a semicerchio. Lo stesso Mark - nel concerto inaugurale – il suo “pianoforte a coda lunga nero” l’aveva fatto spostare un po’, a rispettosa distanza dalla - dopotutto sua - creatura. Questi scemi di adesso se ne fottono. In 9 anni niente hanno imparato, restano “culturalmente deserti”: il ridicolo pulpito accostato a 10 cm. dalla scultura, immaginarsi le fandonie che erutterà. La peggio politica vicina all’arte, addosso all’arte. Vergogna. Rivendico il diritto di offendere. L’altra parte ha libero diritto di replica. Non si può non insultare chi decide e chi fa cose così. Chi calpesta - fottendosene, ma con l’aria istruita - quel minimo di decoro che l’opera d’arte, qualunque essa sia, irradia. Chi amministra, sì, e chi esegue. Chi guarda e non parla. Chi manco se n’accorge e chi dice ci-sono-cose-più-importanti. Dagli stupidi gazebo distributori di cartaccia sbucheranno i tanti Cetto La-Qualunque che, saliti i 6 scalini del palchetto, parleranno, si sbracceranno, prometteranno vento, chiederanno voto. Senza uno sguardo al bronzeo vicino di palco che se potesse li prenderebbe a randellate sul culo col suo braccio “armato”. Ma Kostabi è buono, non succederà. Ma Kostabi non li voterà, questo è certo. Questa gente impresentabile che esibisce la parte peggiore di noi, che ignora rispetto, educazione, sensibilità, non può essere votata. Non sono estone, non risiedo a New York, insomma non sono Kostabi, ma faccio come lui. Non li vedo “attraverso”, non li vedo “dentro”, non li voto. 07.04.’08 PGC
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