Valencia, 05 luglio 2007 - La 32ma America's Cup è stata l'edizione più internazionale e più seguita in 156 anni di storia dell'evento. Oltre sei milioni di persone hanno visitato le vari sedi e la copertura televisiva ha raggiunto i 4 miliardi di spettatori. "Credo che possiamo essere tutti orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto qui a Valencia negli ultimi quattro anni", ha detto Michel Bonnefous, CEO di AC Management, la società organizzatrice dell'evento. "La prima America's Cup in Europa è stato un passo avanti per il più antico e prestigioso trofeo sportivo".

"Quando Alinghi ha vinto la Coppa nel 2003, aveva una idea precisa di come sarebbe stata la prossima edizione e ha lavorato, insieme con la città ospite, gli sponsor e i media, per far crescere l'evento e per farlo stare al passo con i tempi, rispettandone e difendendone, contemporaneamente, i valori e il prestigio.

Il successo della prima America's Cup in Europa si basa su un progetto fondamentale di sviluppo:

Quattro anni di vela, grazie ai Louis Vuitton Acts che rappresentano un enorme cambiamento: per la prima volta, il pubblico e i team hanno condiviso l'emozione delle regate di America's Cup lungo quattro anni e senza pause tra un'edizione e l'altra. Il risultato è stata la Coppa più combattuta della storia, con barche molto vicine e distacchi minimi, come quello della regata decisiva del Match, un solo secondo, il delta più basso mai visto sino ad oggi.

Grazie ai Louis Vuitton Acts, e all'area dedicata di Valencia - il Port America's Cup - il pubblico si è avvicinato all'evento come mai accaduto prima. Oltre ad aver accompagnato le preregate disputate a Valencia, Marsiglia, Malmö-Skåne e Trapani, il trofeo ha viaggiato moltissimo, diffondendo i suoi valori e la sua magia in ben 18 città del mondo.

La 32ma edizione ha 'fatto parlare di sé', con oltre 100mila articoli e ha attirato, con il suo glamour sponsor di prestigio sia per l'organizzazione sia per i team.

Al termine di un processo di selezione, è stata scelta Valencia quale sede dell'evento grazie anche alla creazione del Port America's Cup, il più grande e moderno 'stadio della vela' al mondo. Con una superficie di 1 milione di mq, ospita le basi dei 12 team, un pontile per superyacht, un marina nuovissimo con otre 600 posti barca, l'edificio 'simbolo' del Veles e Vents e l'AC Park (23 tra ristoranti, bar e caffé, oltre 30 aree interattive, tre mostre storiche, tre schermi giganti e un anfiteatro per i concerti).

Inoltre, la moderna concezione economica, che ha previsto anche la ripartizione del surplus (oltre 30 milioni) tra i team, ha ulteriormente contribuito alla crescita dell'evento e alla creazione di solide basi per la 33ma America's Cup.

La 32ma America's Cup si è chiusa martedì pomeriggio e già guardiamo avanti, alla prossima edizione. Il Protocollo della 33ma Coppa, firmato in accordo dallo yacht club Defender, la Société Nautique de Genève ed il Challenger of Record, Club Nàutico Español de Vela, è il primo passo verso un'altra pagina della grande vela".