ilmascalzoneSportivo, SportInvernali sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei
Costazza sesta a Oftrschwang. Schild suona la quarta
27/01/2008 - Quarta vittoria stagionale fra i "rapid gates" per l'austriaca Marlies Schild che chiude in 1'40"85 pur con un marchiano errore nella seconda frazione e lascia a 42 centesimi la rimontante svedese Therese Borssen e a 51 la capofila della classifica generale di Coppa del mondo, Nicole Hosp. Chiara Costazza è sesta alla fine a 65 centesimi dalla Schild e a 14 centesimi dal podio. Nona al termine della prima metà di gara, la fassana piazzava il terzo tempo nella seconda manche e risaliva tre posizioni, strizzando l'occhiolino ad un podio che per qualche attimo è sembrato vicino. Con questo risultato, Chiara Costazza entra fra le migliori sette del ranking mondiale e a Zagabria il 15 febbraio tenterà la scalata ai primi tre gradini del podio che le manca dalla vittoria di Lienz degli ultimi giorni dell'anno passato.
Sotto tono le altre azzurre con Manuela Moelgg uscita nella seconda manche dopo un sedicesimo posto a metà gara, mentre Nicole Gius commetteva un brutto errore nella seconda manche e concludeva al 26/o posto.
Ordine d'arrivo dello slalom femminile di Ofterschwang (Ger):
1. Marlies Schild AUT 1'40"85
2. Therese Borssen SVE +0"42
3. Nicole Hosp AUT +0"51
4. Veronika Zuzulova SVK +0"54
5. Tanja Poutiainen FIN +0"60
6. Chiara Costazza ITA +0"65
7. Sarka Zahrobska CZE +0"69
8. Maria Riesch AUT +1"03
9. Sandra Gini SVI +1"14
9. Monika Bergmann GER +1"14
11. Maria Pietilae-Holmner SVE +2"03
12. Kathrin Zettel AUT +2"05
13. Nina Loeseth NOR +2"10
14. Claire Dautherives FRA +2"17
15. Kathrin Hoelzl GER +2"33
16. Sandrine Aubert FRA +2"37
17. Marina Nigg LIE +2"47
18. Fanny Chmelar GER +2"87
19. Frida Hansdotter SVE +3"23
20. Anne Marie Mueller NOR +3"27
21. Carolin Fernsebner GER +3"39
22. Nika Fleiss CRO +3"53
23. Marusa Ferk SLO +3"54
24. Anna Goodman CAN +3"56
25. Eva Kurfuerstova CZE +4"05
26. Nicole Gius ITA +8"36
27. Ana Jelusic CRO +15"74
Costazza: "Ci riproverò a Zagabria"
"Ho fatto qualche errore di troppo nella prima manche - dice Chiara Costazza nel parterre di Ofterschwang - e ho patito un po' troppo i piani. Per arrivare davanti bisogna fare due manche senza errori e devo riuscire a farlo. Per me è un buon risultato questo sesto posto perché mi permette di raggiungere il primo obiettivo della stagione e cioè entrare a far parte delle prime sette slalomiste del mondo. Ho voglia di fare tanti buoni risultati e ci proverò sin dal prossimo slalom notturno di metà febbraio a Zagabria".
Supercombinata a Chamonix, Miller domina la scena. Fill quarto, Innerhofer settimo
Bode Miller infila la ventonovesima vittoria in Coppa del mondo nella supercombinata di Chamonix, conquista la vetta in Cdm e si assicura virtualmente la coppetta di specialità ad una sola prova dalla conclusione. Il trentenne americano di Franconia ha realizzato il miglior tempo nella discesa per poi contenere al meglio i danni nella manche di slalom, in cui ha preceduto di 45 centesimi Ivica Kostelic e di 1"34 il redivivo Rainer Schoenfelder.
Ottimo quarto posto di Peter Fill, tornato su livelli di eccellenza. Il carabiniere di Castelrotto è arrivato quinto in mattinata e fra i pali stretti si è difeso egregiamente. Il suo stato di forma è in crescendo, sin da settimana prossima a Val d'Isère potrà tentare di salire sul podio. Ottimo anche Christoph Innerhofer, leggermente attardato in discesa ma autore di un buon recupero in slalom che lo ha portato dal ventiseiesimo al settimo posto. La squadra azzurra piazza a punti anche Patrick Staudacher (dodicesimo) e Florian Eisath, fuori dai trenta Silvano Varettoni. In classifica generale di coppa Miller tocca quota 967 punti davanti a Raich con 905. Terzo è Cuche a 878.
Ordine d'arrivo SC maschile Chamonix (Fra):
1. Bode Miller (Usa) in 2'34"58
2. Ivica Kostelic (Cro) a 0"45
3. Rainer Schoenfelder (Aut) a 1"34
4. Peter Fill (Ita) a 1"66
5. Julien Lizeroux (Fra) a 1"72
6. Jean Baptiste Grange (Fra) a 1"82
7. Christoph Innerhofer (Ita) a 1"84
8. Romed Baumann (Aut) a 1"86
9. Daniel Albrecht (Svi) a 2"08
10. Andrej Jerman (Slo) a 2"09
11. Ales Gorza (Slo) a 2"37
12. Patrick Staudacher (Ita) a 2"62
13. Markus Larsson (Sve) a 2"68
14. Pierre Paquin (Fra) a 2"69
15. Andrej Sporn (Slo) a 2"81
22. Florian Eisath (Ita) a 3"95
38. Silvano Varettoni (Ita) a 8"12
Fill: "Continuo a crescere". Innerhofer: "Potevo fare meglio"
Peter Fill ritrova il sorriso in Francia con il miglior piazzamento della stagione. Il quarto posto nella supercombinata di Chamonix rilancia le sue ambizioni, come conferma lo stesso carabiniere di Castelrotto. "Sono abbastanza soddisfatto, i miei materiali stanno rispondendo bene. Commetto ancora qualche piccolo errore ma la condizione c'è e posso togliermi delle soddisfazioni nelle prossime settimane".
Christoph Innerhofer, settimo, ha colto il suo miglior piazzamento in coppa. "Ho fatto un buon tempo in slalom, però mi aspettavo qualcosa di meglio in discesa dopo il dodicesimo posto di ieri. la supercombinata mi piace, purtroppo mi sono allenato poso in slalom in questi ultimi due mesi perchè ho preferito la velocità. Mi manca ancora la costanza nelle prestazioni ma ho fatto dei passi in avanti".
Pietropoli vince nell'half-pipe di Bardonecchia, la prima volta di un azzurro
Manuel Pietropoli, 17enne di Lonato (Bs) ha vinto la gara di Coppa del mondo di half pipe che si è disputata a Bardonecchia. Pietropoli è il primo azzurro di sempre ad imporsi in questa difficile disciplina dello snowboard, fatta di salti e manovre. Pietropoli aveva fatto segnare il secondo miglior punteggio nelle qualificazioni di ieri, e in gara oggi ha messo nel mezzo-tubo un'impressionante ampiezza delle manovre e si è ben difeso nelle rotazioni lasciando nei giudici una overall impression di altissimo livello che gli permesso di vincere. Pietropoli ha battuto cinque finlandesi, i più forti nella disciplina, a partire da Markus Malin e Peetu Piiroinen, saliti sul podio di Bardonecchia con l'azzurro.
"Essere il primo italiano a vincere una gara di half-pipe mi riempie d'orgoglio e mi rende veramente felice - ha detto Pietropoli -. Ho saputo fare manovre altissime, oltre i 5 metri di uscita ed è lì che ho vinto la gara. Sapevo di avere nelle gambe un buon risultato anche se non mi aspettavo di vincere. All'ultimo giro ho sentito un po' di pressione, ma sono rimasto tranquillo e ho messo nel pipe tutto quello che avevo".
Pietropoli ha cominciato a prendere confidenza con la neve a 2 anni e mezzo, con gli sci. Poi, a 7 anni, grazie a papà Giorgio, ha messo per la prima volta la tavola. La prima gara di half-pipe risale al 2001, a 11 anni, quando ha preso parte al Trofeo Topolino, poi un crescendo di risultati fino a conquistare l'accesso alle Olimpiadi di Torino 2006, a soli 15 anni, quale atleta più giovane della delegazione Azzurra. "Le Olimpiadi sono state un'esperienza unica, indimenticabile - ricorda Pietropoli -, certo che se a Torino ero andato per fare bella figura per Vancouver l'obiettivo sarà quello del podio".
Nella carriera di Pietropoli ci sono anche due fratture ai polsi, una la scorsa estate in Nuova Zelanda e l'altra due anni fa in Norvegia.
"Devo tutto a mio padre Giorgio e a mia madre Franca - ha aggiunto Manuel -, in questo momento voglio ringraziarli per tutto quello che hanno fatto per me. E lo stesso vale per il mio tecnico, Roby Moresi, che mi ha sempre dato fiducia e mi ha sostenuto in ogni momento. Ora, ho cominciato a rispondere con questa vittoria".
L'appuntamento con Manuel Pietropoli e l'half-pipe di Coppa del mondo è per le Finali di metà marzo a Chiesa Valmalenco, quando il giovane azzurro sarà atteso ad una nuova buona prova.
Intanto lo snowboard azzurro conquista anche una vittoria nello snowboardcross femminile di Coppa Europa a San Gallenkirch, grazie a Raffella Brutto.
Ordine d'arrivo dell'half-pipe di Coppa del mondo di Bardonecchia:
1 PIETROPOLI Manuel 1990 ITA 1000.00 1000.00
2 MALIN Markus 1987 FIN 800.00 800.00
3 PIIROINEN Peetu 1988 FIN 600.00 600.00
4 KOSKI Markku 1981 FIN 500.00 500.00
5 KORPI Janne 1986 FIN 450.00 450.00
6 LAARI Ilkka-Eemeli 1989 FIN 400.00 400.00
7 WAL, VAN DER Dolf 1987 NED 360.00 360.00
8 WARING Broc 1992 USA 320.00 320.00
9 HANSEN Kim-Rune 1988 NOR 290.00 290.00
10 BERGER Sergio 1983 SUI 260.00 260.00
25 CIANCALEONI Giorgio 1991 ITA 60.00 60.00
39 BUZZONI Lorenzo 1988 ITA 18.80 18.80
Doppietta norvegese nella Marcialonga. Costantin sesto
Masi di Cavalese sabato sera ha aperto ufficialmente la 35.a Marcialonga alla presenza di autorità civili e militari, una rievocazione di come i quattro fondatori idearono questa splendida creatura delle Valli di Fiemme e di Fassa.
Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha espresso in poche parole il “valore” di questo evento che vede unite le singole comunità delle due vallate trentine con lo sport, l’amicizia e la solidarietà.
Oggi a Moena alle ore 8.15 oltre 5.000 fondisti hanno dato vita alla 35.a Marcialonga. Prendono il via, primi su tutti, gli atleti del gruppo rosso (a seguire tutti gli altri, con partenza in real time). Ore 11.24: Anders Aukland taglia il traguardo di viale Mendini a Cavalese in solitaria, sotto un sole primaverile ed una splendida cornice di pubblico al termine dei 70 km del percorso, con gli atleti ad attraversare i suggestivi paesaggi delle valli di Fiemme e Fassa.
Il pronostico su carta si traduce dunque in pista: il norvegese Anders Aukland, favorito numero uno della vigilia, conferma lo straordinario momento di forma, rafforzando la sua leadership nella FIS Marathon Cup. La 35.a edizione della Marcialonga, quelle delle nozze di zaffiro, porta la firma del vichingo, che bissa il successo ottenuto sempre su queste nevi nel 2004, quando la gara assunse valore ai fini della classifica di Coppa del Mondo.
Il pettorale rosso di leader la diceva già lunga sulla sua forza, la gara odierna non fa altro che aggiungere nuove certezze. Tranquillo, con il gruppetto dei migliori (una trentina fino al chilometro 30, poi sfoltitosi col passare dei chilometri) fino a metà gara, prima di cambiare marcia e salutare i compagni di fuga. Praticamente 35 chilometri in solitaria (Aukland è scattato poco dopo Moena), con gli inseguitori incapaci di una reazione ed il distacco ad incrementare chilometro dopo chilometro. Sul traguardo di Cavalese il distacco del secondo classificato, un altro Aukland (Joergen, fratello di Anders e vincitore di due edizioni della Marcialonga), è di 2’48”, mentre il vantaggio massimo del fuggitivo era arrivato addirittura a superare i 3’. La salita finale di Cascata, per anni giudice supremo della corsa, per una volta si è dunque dovuta spogliare della toga: davvero incredibile l’azione del norvegese, avanti a passo spinta. Anzi, a…spasso spinta, libero di girarsi a destra e a sinistra, prima di alzare le braccia al cielo e di ricevere la corona d’alloro dalla Soreghina.
Grande festa in casa Aukland, dunque, con i due fratelli che si dividono la torta, mentre terzo è il vincitore della passata edizione, lo svedese Jerry Ahrlin, a 2’57”, lui che fu vincitore della prima prova di FIS Marathon Cup. Quarto, l’altro grande favorito della vigilia, lo svedese Oskar Svaerd, a precedere il compagno di squadra protagonista di Coppa del Mondo Mathias Fredriksson.
Dunque, due norvegesi, tre svedesi e…due italiani. Pierluigi Costantin, alla sua ultima stagione agonistica, ha chiuso con un buon sesto posto, precedendo la punta della nazionale azzurra Marco Cattaneo, costretto a non forzare troppo sulla salita finale dai crampi alle braccia che lo hanno colpito fin dalle prime battute dell’ascesa di Cascata.
Niente da fare, invece, per l’altro grande atteso della vigilia, il forte atleta di Coppa del Mondo Odd Bjoern Hjelmeset, che aveva promesso battaglia dichiarando di prendere il via con il solo obiettivo vittoria. Solo 19° il norvegese, il regale elenco partenti di questa edizione 2008 non gli lascia scampo, così come all’altro “big” al via, il suo connazionale Frode Estil, decimo.
Al femminile, assente la favorita della vigilia Hilde Pedersen, la questione era tutta svedese: le prime tre classificate, infatti, rappresentano tutte i colori della Svezia. Ad avere la meglio è stata Jenny Hansson, partita fin dalle prime battute di gara, a fare praticamente tutta la gara in solitaria. E stesso discorso vale per Elin Ek, seconda, così come per Susanne Nystrom, terza, a fare gara a distanza. Il vantaggio della Hansson sul traguardo è di 3’14” sulla Ek e di 5’22” sulla Nystrom, mentre a rompere il dominio svedese c’è il quarto posto della bielorussa Irina Nafranovich.
Un successo pieno, dunque, per la Marcialonga numero 35, che festeggia l’anniversario con un podio di livello assoluto. Una festa dell’agonismo, ma anche dello sport, con la massa degli amatori a susseguirsi negli arrivi fino a tardo pomeriggio, ognuno a vincere la propria sfida personale. Chi contro il cronometro, chi semplicemente contro i 70 km del percorso, vero e severo avversario di giornata.
A fianco dei professionisti della fatica lunga 70 km, poi, c’erano anche i concorrenti della Marcialonga Light: 45 km con partenza sempre da Moena ed arrivo, invece, in centro a Predazzo. Al maschile, la vittoria va all’atleta di casa (è di Moena) Luca Orlandi, portacolori delle Fiamme Oro, a precedere i due finanzieri (entrambi fiemmesi tra l’altro) Nicola Morandini, secondo a 2’34”, e Andrea Zattoni, nazionale del team sprint giunto terzo a 3’28”. Al femminile, invece, ha vinto l’italiana Laura Colnaghi Calissoni, che ha preceduto di 2’15” la canadese Tracy Ewen, seconda, mentre terza ha chiuso la norvegese Kjellfrid Svare.
Cala così il sipario anche sulla 35.a edizione della regina delle granfondo italiane, che ha visto al via migliaia di atleti dei quali più di metà stranieri, con ben 1700 norvegesi.
(da fisi.org)