ilmascalzoneSportivo, SportInvernali sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei
Karbon nella leggenda: vince anche il GS di Ofterschwang!
26/01/2008 - Denise Karbon ha fatto il passo che la porta nella leggenda. A Ofterschwang è arrivata con la mano sinistra completamente fasciata a causa della frattura al primo metacarpo, ha sciato in controllo nella prima manche, tagliando il traguardo con 1"09 di ritardo da Nicole Hosp. Poi, nella testa della campionessa di Castelrotto è scattata la molla vincente. Non ha più pensato al male, non ha avuto più paura. E' scesa come sa fare, pur non potendo spingere in partenza sui bastoncini. La sua seconda manche è stata un crescendo rossiniano di intensità, di grazia e di velocità. Ed eccola al traguardo, la 27enne fatina dello sci mondiale, con il miglior tempo di manche: prima, per la quinta vittoria stagionale sui sei giganti disputati, per la sesta vittoria in carriera, per il sesto podio consecutivo nella disciplina. Un'apoteosi, una campionessa consacrata, un nome che entra nella leggenda dello sci e dello sport tutto.
Denise, 7 operazioni, 11 tra fratture e lesioni articolari, un sorriso splendente come il sole e una grinta vincente. La Coppa di specialità è - pare il caso di dire - a portata di mano. Ora Denise ha un vantaggio di 181 punti sulla rivale austriaca Elisabeth Goergl e potrà stringere la Coppa di cristallo, che la sola Deborah Compagnoni aveva saputo vincere, già il 1 marzo a Zwiesel, nel prossimo gigante in calendario.
Davanti a quesa impresa di Denise Karbon sparisce tutto il resto. Sparisce il resto del podio austriaco con Hosp e Goergl alle spalle dell'azzurra. E' facile dimenticare il buon risultato di squadra per l'Italia con Manuela Moelgg quinta dopo il secondo posto di metà gara, Nicole Gius 12/a, Giulia Gianesini 24/a e Camilla Alfieri 28/a.
La classifica di gigante è tutta in due numeri: Karbon 560 (su 600), Goergl 379. Tutti i tifosi si danno appuntamento a Zwiesel.
Ordine d'arrivo del gigante femminile di Ofterschwang (Ger):
1. Denise Karbon (Ita) 2'22"26
2. Nicole Hosp (Aut) +0"08
3. Elisabeth Goergl (Aut) +0"09
4. Kathrin Zettel (Aut) +0"22
5. Manuela Moelgg (Ita) +0"28
6. Lindsey Kildow-Vonn (Usa) +0"58
7. Marlies Schild (Aut) +0"71
8. Ingrid Jacquemod (Fra) +0"82
9. Kathrin Hoelzl (Ger) +0"85
10. Tanja Poutiainen (Fin) +0"90
11. Julia Mancuso (Usa) +1"06
12. Nicole Gius (Ita) +1"28
13. Maria Pietilae-Holmner (Sve) +1"79
14. Taina Barioz (Fra) +1"82
15. Tessa Worley (Fra) +2"08
16. Marion Bertrand (Fra) +2"09
17. Sarka Zahrobska (Cze) +2"15
18. Anja Paerson (Sve) +2"29
19. Viktoria Rebensburg (Ger) +2"31
20. Tina Maze (Slo) +2"36
21. Nina Loeseth (Nor) +2"51
22. Michaela Kirchgasser (Aut) +2"56
23. Eva-Maria Brem (Aut) +2"63
24. Giulia Gianesini (Ita) +2"97
25. Mateja Robnik (Slo) +3"02
26. Jessica Lindell-Vikarby (Sve) +3"11
27. Carolin Fernsebner (Ger) +3"22
28. Camilla Alfieri (Ita) +3"88
Karbon: "E' una favola. Ora la Coppa è più vicina"
"E' stupendo, è meraviglioso! Davvero non riesco a credere ai miei occhi". Denise Karbon è al settimo cielo dopo l'impresa che la lancia nell'olimpo dei campioni più grandi.
"Nella seconda manche non ho avuto paura, non ho pensato al dolore, ho attaccato e ho sciato come so fare - spiega l'azzurra -, però non pensavo di riuscire a battere tutte. Poi ho visto che tutte mi passavano alle spalle ed è stato come vivere una favola. Era troppo importante per me esserci in questa gara e mi sarei accontentata di non perdere troppi punti dalle mie avversarie per la classifica generale. certo, vincere è molto meglio: è la mia stagione e mi sta ripagando di tutti gli sforzi che ho fatto per arrivare fin qui. Ora voglio rimanere concentrata, perché, come si è visto, nello sci può sempre succedere di tutto. Però è chiaro che il sogno di conquistare la Coppa è sempre più vicino".
Le 64 vittorie italiane nella Cdm femminile
Con l'affermazione nel gigante di Ofterschwang, Denise Karbon sale a 6 successi nella graduatoria delle italiane vittoriose in Coppa del mondo, a due sole lunghezze da Karen Putzer. La classifica è guidata da Deborah Compagnoni con 16 successi davanti a Isolde Kostner con 15. In totale le vittorie nella Coppa di cristallo delle nostre rappresentanti sono 64, con 15 atlete diverse.
Ma ecco il dettaglio:
16. Deborah Compagnoni (13 giganti, 2 supergiganti, 1 slalom)
15. Isolde Kostner (12 discese, 3 supergiganti)
8. Karen Putzer (4 supergiganti, 3 giganti)
6. Denise Karbon (6 giganti)
4. Maria Rosa Quario (4 slalom)
3. Claudia Giordani (2 slalom, 1 gigante)
3. Sabina Panzanini (3 giganti)
2. Daniela Zini (2 slalom)
1. Elena Fanchini (discesa)
1. Paola Magoni (slalom)
1. Lara Magoni (slalom)
1. Michaela Marzola (supergigante)
1. Giustina Demetz (discesa)
1. Bibiana Perez (combinata)
1. Chiara Costazza (slalom)
La prima volta di Sullivan a Chamonix. Tre azzurri nei quindici: Innerhofer 12°, Heel 13°, Fill 14°
Primo successo in carriera per Marco Sullivan nella discesa maschile di Chamonix. Il ventisettenne americano di Squaw Valley, secondo a Lake Louise lo scorso novembre, ha preceduto sul traguardo Didier Cuche di 40 centesimi e lo sloveno Andrej Jerman di 46 centesimi. Velocissimo nella parte iniziale, Sullivan ha mantenuto un vantaggio consistente anche nella parte centrale scorrevole e nei curvoni conclusivi, tanto che Cuche non ha avuto la possibilità dui recuperare terreno. Lo svizzero si consola incamerando punti importanti per la classifica generale, nella quale raggiunge quota 874 punti ad appena 18 dal leader Benjamin Raich che è arrivato fuori dalla zona punti. Bode Miller, settimo al tragaurdo, è invece terzo con 867.
Prova complessivamente positiva per la squadra azzurra, che piazza tre atleti nei quindici. Christoph Innerhofer ha sciato molto bene nella parte tecnica, perdendo qualche decimo nei tratti di scorrimento. Il suo dodicesimo posto raprpesenta il secondo miglior piazzamento in carriera nella specialità e conferma il suo trend positivo. Alle spalle del 23enne finanziere si è piazzato Werner Heel, addirittura in zona podio per oltre metà gara prima di un paio di incertezze che lo hanno rallentato. Quattordicesimo Peter Fill, in progresso e ormai pronto per ritornare fra i migliori. Qualche punticino pure per Patrick Staudacher (ventottesimo), fuori dai trenta Silvano Varettoni, Roland Fischnaller e Florian Eisath. Domani tocca ad una supercombinata a cui parteciperanno Innerhofer, Fill, Heel, Eisath, Varettoni e Staudacher.
Ordine d'arrivo DH maschile Chamonix (Fra):
1. Marco Sullivan (Usa) in 2'00"11
2. Didier Cuche (Svi) a 0"40
3. Andrej Jerman (Slo) a 0"46
4. Rainer Schoenfelder (Aut) a 0"50
5. Manuel Osbourne Paradis (Can) a 0"62
6. Marco Buechel (Lie) a 0"74
7. Bode Miller (Usa) a 0"80
8. Ivica Kostelic (Cro) a 0"88
8. Ambrosi Hoffmann (Svi) a 0"88
10. Klaus Kroell (Aut) a 1"00
11. Christoph Gruber (Aut) a 1"03
12. Christoph Innerhofer (Ita) a 1"06
13. Werner Heel (Ita) a 1"10
14. Peter Fill (Ita) a 1"13
15. Yannick Bertrand (Fra) a 1"16
28. Patrick Staudacher (Ita) a 1"94
37. Silvano Varettoni (Ita) a 2"23
49. Roland Fischnaller (Ita) a 2"89
53. Florian Eisath (Ita) a 3"49
Innerhofer e Heel in coro: "Stiamo crescendo"
Christoph Innerhofer è stato autore di una bellissima prova a Chamonix. Il suo dodicesimo posto rappresenta la seconda miglior rpestazione della carriera in discesa, segno che la condizione sta crescendo. "Ho fatto una bella prova, soprattutto nella parte alta. Devo ancora migliorare qualcosa nei tratti di scorrimento, in futuro mi dedicherò anche a questo aspetto. C'è sempre qualcosa da migliorare, ed io non sono certo uno che si tira indietro. Domani c'è la supercombinata, mi piacerebbe arrivare nei dieci".
Anche Werner Heel è contento del suo comportamento. "Sono assolutamente soddisfatto della prova, ho sbagliato qualche linea nella seconda parte ma fino a metà gara ero lì, insieme ai primi. Sono contento, i nostri allenatori stanno lavorando bene, e mi trovo a posto anche con i materiali. Il mio skiman Paul Haberer mi ascota molto e mi mette a disposizione sci veloci. Adesso vorrei avvicinarmi al podio, penso che la pista più adatta al sottoscritto sia quella di Kvitfjell".
SuperFondo: Checchi primo e Piller terzo a Canmore!
La 15 km a tecnica libera di Canmore (Can) aveva regalato una vittoria all'Italia nel 2006 con Pietro Piller Cottrer e non smentisce il suo ruolo di gara-gioiello per gli Azzurri del fondo. Vince infatti per la prima volta in carriera il 27enne di Subiaco Valerio Checchi, approdato al gradino più alto del podio dopo le due "prove generali" al Tour de ski. Checchi ha condotto una gara di testa per almeno dieci dei 15 chilometri, ma ha prodotto il massimo sforzo dopo il decimo chilometro quando è balzato al primo posto della classifica staccando i compagni di squadra e gli avversari. Il più temibile, alla fine, si è palesato con i colori della Germania e sotto il nome di René Sommerfeldt, in recupero costante su tutti ma non su Checchi che ha saputo tenerlo a 8"3 di distacco. L'altro azzurro sul podio è Pietro Piller che ha tenuto il ritmo di Checchi fino agli ultimi due chilometri prima di cedere al laziale e conquistare comunque un eccellente podio a 13"2 dal compagno di stanza. Al quarto posto, grazie allo scatto finale, si è issato il francese Vincent Vittoz che ha preceduto per 4 decimi il terzo alfiere azzurro, Giorgio Di Centa, quinto a 21"5.
Lo svedese Anders Soedergren, che aveva guidato la classifica per i primi chilometri è crollato di schianto nella seconda parte di gara chiudendo solo ottavo. Fabio santus ha chiuso al 25/o posto, mentre Roland Clara è rimasto escluso dai punti chiudendo 31/o.
Grande Italia, dunque, sulle nevi immacolate di Canmore e l'auspicio di un'altra prestazione di classe domenica nella sprint a tecnica classica (finali dalle 20.30 ora italiana).
Ordine d'arrivo della 15 km TL di Canmore (Can):
1 Checchi Valerio ITA 36:04.6
2 Sommerfeldt Rene GER +8.3
3 Piller Cottrer Pietro ITA +13.2
4 Vittoz Vincent FRA +21.1
5 Di Centa Giorgio ITA +21.5
6 Hellner Marcus SWE +28.4
7 Sperl Milan CZE +29.8
8 Soedergren Anders SWE +31.6
9 Pankratov Nikolai RUS +33.9
10 Bajcicak Martin SVK +35.7
25 Santus Fabio ITA +1:10.5
31 Clara Roland ITA +1:34.2
(da fisi.org)