Viola, la partita perfetta
FIRENZE - In un Artemio Franchi per l’occasione catino bollente, la Fiorentina ha conquistato un risultato che in campionato le mancava dalla stagione 2000-2001: la vittoria sulla Roma.
Gli undici di Prandelli hanno giocato la partita perfetta.
Orfani dei titolarissimi Mutu e Melo, hanno trovato l’assetto giusto con Pasqual e Vargas contemporaneamente in campo. Nella Roma c’era il dubbio Totti ma alla fine Totti è sceso in campo e, se nel primo tempo è riuscito a trovare qualche giocata di classe, nel secondo è stato un corpo estraneo alla partita, come del resto tutti i suoi compagni.
Sì, perché la Fiorentina sarà stata anche fortunata, come ha detto Prandelli a fine gara, a trovare la rete al primo tiro in porta, ma la Roma, dal 2-0 in poi, si è disgregata e ha perso la testa.
Certo stasera sarebbe stato difficile per chiunque fronteggiare le furie viola, arginare il miglior Semioli da quando è a Firenze, tutto grinta, corsa e cross, o fermare Jovetic, funambolico e a tratti incontenibile.
Tutti i viola si sono espressi al massimo delle proprie potenzialità, da Dainelli-diga a Donadel-4polmoni, passando per Vargas, decisivo per recuperi, inserimenti e soprattutto per il missile di sinistro che ha sbloccato il risultato, arrivando a Gilardino, stasera in versione panzer.
Gila ha segnato il raddoppio ad inizio ripresa, concludendo un’azione splendida: apertura al volo di Jovetic per Semioli, cross con precisione chirurgica per la testa dell’attaccante di Biella che ha insaccato il diciassettesimo gol in campionato.
La Roma, subito il secondo gol, ha risposto nel modo sbagliato: Pizzarro, ammonito al 58’, si è fatto espellere quattro minuti dopo per un fallo di reazione su Semioli.
Spalletti ha inserito D’Alessandro, classe ’91, al posto dell’impalpabile Taddei.
Qualche minuto dopo è stato ancora Gilardino a far esplodere di gioia il Franchi, segnando il 3-0 che ha chiuso definitivamente la gara, diciottesimo centro per lui: dribbling secco su Cassetti e splendido tocco d’esterno sinistro.
A questo punto Jovetic ha lasciato il posto a Gobbi e l’esterno sinistro, dopo appena 45 secondi, ha trovato la gloria personale e il poker viola, ribadendo in rete la respinta di Arthur sul colpo di testa di Gilardino.
Se è giustificabile mollare la presa sulla gara dopo un passivo di quattro gol, è meno comprensibile la mancanza di reazione dei giallorossi di fronte ai ripetuti torelli del centrocampo viola, quasi in imbarazzo di fronte agli inermi avversari.
Il solo a combattere fino alla fine è stato Baptista, che al 40’, si è lasciato alle spalle Comotto e ha infilato Frey, rendendo il risultato meno rotondo e movimentando un po’ il finale di gara.
L’arbitro Banti ha fischiato la fine al 45’, senza neanche recupero.
Ora non è concesso fermarsi. Domenica prossima c’è il Torino, per i Prandelli Boys urgono altri tre punti.
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