DOMANI RHUHEL AHMED AD ANCONA
La testimonianza dell’ex detenuto a Guantánamo alle 17.30 alla Facoltà di Economia nell’ambito della Campagna di Amnesty International “Più diritti più sicurezza”
21/05/2008 - Poche ore alla testimonianza di Rhuhel Ahmed, il cittadino britannico recluso per due anni senza accuse nel Centro di detenzione di Guantánamo Bay. Ahmed, giunto da Londra all’aeroporto Sanzio di Falconara nel primo pomeriggio di oggi, racconterà la sua vicenda domani, giovedì 22 maggio, alle 17.30 ad Ancona, nella Facoltà di Economia (piazzale Martelli) nell’ambito della Campagna di Amnesty International “Più diritti Più sicurezza”. L’evento, organizzato dal gruppo locale del Movimento per i diritti umani, è stato realizzato grazie alla disponibilità dell’Università Politecnica delle Marche.
“Raccontare la mia storia – ha commentato Rhuhel Ahmed appena giunto nelle Marche – è doloroso, perché vuol dire ricordare la paura, le pressioni psicologiche ed i maltrattamenti subiti, il disorientamento che provavo nel non sapere perché fossi stato recluso e cosa sarebbe stato di me. Nel mio racconto però, c’è anche la speranza di contribuire, testimoniando quello che ho vissuto, a raggiungere l’obbiettivo della Campagna di Amnesty: chiudere Guantánamo e gli altri centri di detenzione segreti e porre fine alle violazioni che vengono compiute in nome della guerra al terrore”.
Il Centro di detenzione di Guantánamo Bay, situato nell’isola di Cuba ed amministrato dagli Stati Uniti, rappresenta una sorta di ‘limbo giuridico’, dove i sospettati di terrorismo vengono condotti dopo essere stati prelevati in più parti del mondo al di fuori di ogni sistema legale, e dove vengono tenuti prigionieri senza la formulazione di accuse e senza processi regolari. Al momento circa 270 detenuti di 30 diverse nazionalità si trovavano ancora a Guantánamo. Dalla momento della liberazione, avvenuta nel marzo del 2004, Ahmed ha collaborato alla campagna di Amnesty International, che chiede la chiusura di Guantánamo Bay, la liberazione o un giusto processo per tutti i prigionieri della “guerra al terrore” e la fine di un sistema di violazioni fatto di arresti illegali, maltrattamenti e torture di cui Guantánamo rappresenta solo la punta dell’iceberg.
Nella mattinata di domani Rhuhel Ahmed incontrerà gli studenti all’Istituto superiore Corridoni Campana di Osimo e ripartirà venerdì mattina per Pesaro, dove sono in programma ulteriori eventi organizzati dal gruppo locale di Amnesty.
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