Conflitti, Litigi e Altre Rotture
Grande successo dell’iniziativa che ha coinvolto 350 alunni della zona montana FABRIANO, 2007-03-20 - Dal 4 al 16 marzo si è tenuta a Fabriano la Mostra Interattiva per ragazzi e ragazze dagli 11 ai 16 anni, curata del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei Conflitti di Piacenza. L’iniziativa, aperta a tutti gli Istituti Comprensivi del territorio di competenza dell’Ente montano, ma anche ad associazioni, centri giovanili, genitori ed educatori, è stata promossa dall’Assessorato ai Servizi Sociali della Comunità Montana dell’Esino-Frasassi.È entusiasta l’assessore Del Moro, per la grande partecipazione di studenti e di pubblico ottenuta: “Più che evidente – commenta Del Moro – che abbiamo azzeccato la proposta concreta per far esprimere i ragazzi su un tema estremamente importante ed attuale come quello della violenza e del conflitto, per far sperimentare loro nuove modalità di relazione e di comunicazione. E tutto questo attraverso il gioco anziché attraverso la classica lezione scolastica, cosicché i ragazzi per primi sono stati positivamente coinvolti”.La Mostra, aperta a tutti, ha ricevuto l’adesione delle scuole medie di Fabriano, Cupramontana, Serra San Quirico e Angeli di Rosora, nonché dell’Istituto Tecnico Industriale “Merloni”, che con le loro visite hanno riempito il calendario delle mattinate a disposizione; durante i pomeriggi e nei week-end hanno voluto partecipare all’iniziativa anche cooperative sociali, associazioni di volontariato, centri giovanili e perfino una comunità di accoglienza. Non sono mancate visite di genitori, nonni, studenti universitari, operatori sociali e curiosi di passaggio. La Mostra è stata animata, dall’accoglienza iniziale fino al momento conclusivo in cui si veniva invitati a lasciare le proprie impressioni, da giovani animatori fabrianesi, appositamente formati dal Centro di Piacenza. “Il successo di questa iniziativa ci incoraggia” – conclude De Moro – “a proseguire la collaborazione con il Centro Psicopedagogico: probabilmente metteremo in cantiere altri progetti di prevenzione del bullismo e di educazione alla pace, questa volta destinati alle scuole superiori e alla scuola dell’infanzia”.
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