SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2006-11-16 - E' stato presentato questa mattina, nella sala convegni dell’ex cinema “Don Bosco” di S. Benedetto, il corso di formazione professionale per Operatore Socio Sanitario (O.S.S.)
Alla presenza dei rappresentanti di Provincia (vicepresidente e assessore alla formazione Emidio Mandozzi, dirigenti dei settori formazione professionale, Maurilio Cestarelli, e Politiche attive del lavoro, Matilde Menicozzi, direttrice del centro locale per la formazione Alberta Talamonti), del Comune (sindaco Giovanni Gaspari e assessore ai servizi sociali Loredana Emili) e della ASUR (direttore di zona 12 Giuseppe Petrone, direttore amministrativo Massimo Esposito, dirigente del servizio formazione e educazione sanitaria Anna Mandolini, referente del corso per la zona Asur di Fermo Luciana Passaretti) è stato presentato questa mattina, nella sala convegni dell’ex cinema “Don Bosco” di S. Benedetto, il corso di formazione professionale per operatore socio sanitario (O.S.S.) destinato a disoccupati. Gli O.S.S. sono coloro che intervengono in situazioni di mancanza di autonomia psicofisica dei pazienti supportando il lavoro dei medici e degli altri operatori.
Tanta ufficialità deriva dal fatto che si tratta di una delle più grandi iniziative degli ultimi anni promosse dalla Provincia nel campo della formazione professionale: basti dire che si articola in tre corsi nelle tre zone territoriali provinciali (Ascoli, S. Benedetto e Fermo – S. Elpidio a Mare), che le domande di partecipazione pervenute sono state oltre 1400, che il numero dei posti disponibili, vista la grande richiesta, è passato da 25 a 60 per ciascun corso, che l’impegno economico della Provincia è passato dagli iniziali 150.000 euro del Fondo sociale europeo ai 220.000 necessari per far fronte all’ampliamento, che le ore di lezione, sempre per ciascun corso, sono ben 1000 di cui la metà (elemento che non ha paragoni con nessuno altro corso di formazione) saranno svolte sul campo, cioè in ospedale.
Tutti dati messi in evidenza negli interventi: il vicepresidente della provincia Mandozzi ha annunciato che, visto l’enorme successo, il prossimo anno si organizzeranno corsi per riqualificare coloro che da anni svolgono questo delicato compito in ospedali, case di riposo, residenze assistenziali. “Stiamo parlando di alta formazione – ha specificato Mandozzi - perchè chi si prepara a fare un mestiere così delicato sta facendo formazione di alto livello”. Per il sindaco di S. Benedetto Gaspari “l’attenzione verso i problemi di chi è meno fortunato fa la differenza nel grado di civiltà di un popolo e le professionalità che questo corso forma andranno ad operare in un mercato ormai aperto dove la qualità è determinante”. Dal direttore dell’Asur Petrone è arrivato un invito ai corsisti “ad essere esigenti con i docenti perchè i compiti che attendono gli O.S.S. sono molto delicati e, in parte, ancora da definire nelle normali strutture ospedaliere”.
Per l’assessore Emili “normalmente questi ruoli sono considerati gli anelli deboli delle professioni sanitarie, mentre invece questa è la vera professione forte della sanità perchè incaricata di accogliere e gestire disabili, anziani, persone in difficoltà. E la qualità che apprenderete durante le lezioni – ha concluso rivolgendosi ai 60 corsisti - farà la differenza nella qualità del servizio sociosanitario di domani”.
da provincia.ap.it
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