Muti come Pesci: ha ragione da vendere Giorgio Camaioni!
03/01/2009 13:00:26 - L'amico Giorgio Camaioni a volte prende grossi abbagli, volendo difendere la fogliolina di prezzemolo, ma stavolta ha ragione, eccome. Stavolta spara a zero contro chi vuole vendere il prezzemolo spacciandolo per orchidea e noi giornalisti tenuti accuratamente all'oscuro dei nomi delle persone che si sono macchiate di questo grave reato. Di persone che attentano alla salute pubblica. Ha ragione da vendere, Giorgio Camaioni. Qui non c'entra l'immagine del turismo, ma solo la paura di compromettere i loschi affari di catene internazionali dell'alimentazione. Personalmente, appena appresa la notizia, ho telefonato in Capitaneria per saperne di più, (cosa impossibile), e per sapere la ditta o le ditte interessate, poiché non era e non è possibile dare una simile notizia "anonima", infangando così tutto il comparto della commercializzazione e dello stoccaggio di prodotti ittici, operante a San Benedetto. E' disonesto fare questo. Mi sono ribellato, ho fatto altre telefonate sperando di scavalcare i vertici militari, sperando in una "soffiata". Niente. Muti come pesci... dice Camaioni. Mettere sul mercato pesce scaduto, mal conservato, è più pericoloso che vendere tonnellate di botti natalizi provenienti dalla Cina, eppure di certi importatori e produttori, finiti in carcere, ci sono stati dati nome e cognome, giustamente! Io sono un cronista di nera dal lontano 1975, ho una discreta collezione di denuncie, (inevitabili per chi fa il mio lavoro), ma non mi spavento se alla fine il conto totale è di venti o ventuno, tanto è così che funziona la legge per noi giornalisti. Prima si processa e si condanna chi ha avuto il coraggio di scrivere la verità, poi, forse, si processa il responsabile del reato. Allora, se qualcuno lo sa, ce lo dica per favore. Al resto pensiamo noi.
Marcello Iezzi
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