IL PERU' DI SERENA
Il Perù trema/34
23/8/2007 - Un mercoledì come tanti, esco presto dall’ufficio, devo sbrigarmi a raggiungere la lavanderia. Da quando ho cambiato casa il problema dei “vestiti puliti” è diventato un incubo, nei quartieri ricchi tutti i negozi chiudono presto, sembra che la gente qui non lavori. Alle 6.15 sono nella lavanderia di fiducia reclamando con gli scontrini i miei vestiti. Ho sempre paura che si perda o si restringa qualcosa, così do un’occhiata generale e tutto sembra in buono stato. Con il bustone inizio a percorrere la Avenida Aviación, in cinque minuti dovrei essere a casa. Cammino, sono concentrata perchè con la pila di abiti tra le braccia, a malapena riesco a vedere la strada di fronte a me. Uno strano rumore di vetri mi fa voltare verso gli edifici alla destra, sembra tutto normale, continuo per alcuni metri quando il rumore si fa più insistente. Mi volto di nuovo, stavolta vedo file di persone che corrono giù per le scale, più avanti un cuoco sta scappando dal ristorante, una signora sul marciapiedi si fa il segno della croce e comincia a pregare. Ancora non mi rendo conto. Mi fermo, sento il marciapiede tremare “terremoto!”. Dico tra me e me, che in qualche secondo passa. L’oscillazione si trasforma in un movimento sussultorio, inizio a preoccuparmi e a non sentirmi sicura sul marciapiede, seguo la massa ed insieme ci dirigiamo al centro della strada, lontani dagli edifici, sul prato. I volti della gente mi trasmettono angoscia, cerco di restare calma. Quando tutto sembra più tranquillo, riprendo a camminare per raggiungere la mia abitazione.
Per strada si avverte un clima di isterismo generale: gente che piange, tutti con il cellulare in mano cercano di chiamare i propri familiari, auto, combi (pulmini) e taxi sembrano moltiplicarsi ed ingolfare le vie principali, davanti casa il cancello è spalancato e gli inquilini sono fuori con coperte, bimbi e cani.
Mi sembrano tutti pazzi. Entro in casa in cerca del telefono, non c’è modo di pendere la linea, il sistema è in tilt. Arriva un’altra scossa, più leggera. Tutto trema. Resto per un po’ con il dubbio “Scendo in strada o resto in casa aspettando che tutto si tranquillizzi?”.
Il giorno dopo Mi sveglio con un messaggio di mia mamma, è preoccupata, la linea è morta, impossibile rassicurare i miei. Arrivo in ufficio: la testata di tutti i giornali e i telegiornali mostrano immagini sconcertanti. “Tragedia in Perù”. È solo in questo momento che mi rendo conto della gravità della situazione. In Aprodeh (l’associazione per i diritti umani per cui lavoro) c’è un isterismo generale nonostante l’edificio sia in buone condizioni. Rocìo, la mia responsabile, non è venuta a lavoro, il tetto della casa di sua sorella è crollato è dovuta correre ad aiutarla. -continua- Serena D'Angelo
------------------------------------- Proprio per aiutare le popolazioni che si trovano in difficoltà dopo il sisma che Serena ci ha raccontato, pubblichiamo il seguente appello di solidarietà:
AIUTACI AD AIUTARE IL PERU' Ascoli da Vivere aiuta la Famiglia della Piccola Locanda di Cusco a raccogliere fondi per le popolazioni colpite dal terremoto in Perù
Mercoledì 15 agosto 2007, ore 18:40 ora locale, un sisma di 7,5 gradi della scala Richter con epicentro a sessanta chilometri dalla città di Pisco devasta la zona costiera a Sud di Lima. Chincha, Pisco, Ica le città più colpite. Sinora dichiarati più di 500 morti, quasi tutti nella regione di Ica, più di 1000 feriti, con 34.000 famiglie danneggiate. Di fronte alla tragica situazione di migliaia di persone rimaste senza tetto, Ascoli da Vivere ha scelto di aderire ad un’operazione di aiuti diretti alla popolazione di Pisco gestita dalla Famiglia della Piccola Locanda di Cusco in collaborazione con l'associazione di volontariato Urubamba ed altre realtà esistenti in Perù da diversi anni. Grazie a questa operazione i fondi raccolti potranno essere velocemente convertiti in aiuti concreti ed inviati a destinazione, come già fatto nei giorni scorsi attraverso due fuoristrada condotti da quattro volontari. Le donazioni pro-terremoto potranno essere effettuate direttamente nel conto italiano della Famiglia della Piccola Locanda (di Matteo Achilli, Emanuele Riga) oppure nel conto di Ascoli da Vivere. Sottolineiamo che una donazione diretta sul conto della Piccola Locanda permetterà in tempi molto minori (e quindi più efficaci) di poter acquistare gli aiuti per la popolazione colpita dal sisma.
Al Seguente Link è possibile vedere le foto inviate direttamente dal Perù, dei primi soccorsi partiti dalla città di Cusco: http://tinyurl.com/28pp4m
I conti correnti sui quali potete donare sono: C/C FAMIGLIA DELLA PICCOLA LOCANDA: Matteo Achilli - Emanuele Riga Banco di Credito Cooperativo di Barlassina, Agenzia di Saronno C/C 000008801272, ABI 08374, CAB 50520, CIN V CAUSALE: Aiuti terremoto/AdV + propria mail (la sigla AdV -Ascoli da Vivere- serve per capire da quale realtà coinvolta arrivano le donazioni e la propria mail se volete ricevere un resoconto dei soldi ricevuti e spesi)
C/C ASCOLI DA VIVERE: Ascoli da Vivere Banca Picena trentina, Filiale di Stella di Monsampolo C/C 00905, ABI 08332, CAB 69490, CIN H CAUSALE: Aiuti terremoto + propria mail (se volete ricevere via mail un resoconto dei soldi ricevuti e spesi)
Qualsiasi donazione sarà importantissima per far fronte all’emergenza di questi giorni. Saremo presenti per raccogliere fondi anche il 31 agosto alla festa FirstYearAndBornParty al Boh Bar (parco dell'Annunziata) I siti sui quali pubblicheremo aggiornamenti sulla situazione delle zone colpite al sisma e sulle nostre iniziative: www.peruetico.com www.ascolidavivere.it
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