2007-07-26 – Daniele Bennati ha vinto la 17° tappa del Tour, da Pau a Castelsarrasin battendo allo sprint i suoi compagni di fuga Fothen, Elmiger e Voigt. I quattro atleti sono stati in fuga per molto tempo, dopo essersi avvantaggiati nei confronti del gruppo nelle prime fasi della corsa, già dal quinto chilometro di gara. Inizialmente della fuga facevano parte altri tre italiani, Tosatto, Quinziato e Righi, e lo scozzese David Millar, ma nessuno di questi è riuscito a tenere fino in fondo il passo dei quattro che si sono giocati la vittoria in volata. Lo sprint è stato senza storia: Bennati era nettamente il più veloce e in effetti non ha avuto difficoltà ad imporsi, dopo aver sfruttato la scia di Fothen che per primo ha provato a scattare senza però riuscire a fare il vuoto.
La vittoria di Bennati è una bella notizia per il ciclismo italiano, dopo la brutta pagina azzurra riguardante Cristian Moreni, squalificato ieri per essere stato trovato positivo al testosterone ad un controllo anti-doping.
La corsa di oggi si è svolta in un clima surreale. Alla partenza mancava infatti l’ormai ex leader della classifica generale, Michael Rasmussen, licenziato in tronco dalla Rabobank.
Il danese ha mentito circa la sua reperibilità nel mese di giugno: avrebbe comunicato al suo team di essere in Messico, mentre in realtà l’ex maglia gialla si trovava in Italia. In questo modo ha saltato due controlli anti-doping, attirandosi dapprima le ire della federazione danese, che aveva già minacciato di escluderlo sia dal mondiale su strada che dalle olimpiadi, e poi dalla Rabobank stessa, che una volta scoperte le menzogne di Rasmussen ha deciso di licenziarlo e di rimandarlo a casa.
Non si tratta di un vero e proprio caso di doping, in quanto nel suo sangue, più volte controllato dopo la partenza del Tour, non è mai stato trovato niente di anomalo. Ma i ciclisti hanno l’obbligo di comunicare sempre con esattezza i luoghi in cui si allenano per permettere controlli anti-doping anche al di fuori delle competizioni vere e proprie. In questo clima di sospetto generalizzato è stato giusto allontanare il danese, poiché se certe regole esistono, è bene che vengano rispettate per ridare credibilità a tutto il movimento. E poi, soprattutto, perché mentire se non si ha nulla da nascondere?
Oggi si è corso senza che nessuno indossasse la maglia gialla, ma a fine corsa il simbolo del primato è passata sulle spalle dello spagnolo Contador, nuovo leader della generale e principale candidato alla vittoria finale. Ammesso che non ci siano altri colpi di scena in questo già tormentato Tour de France.
ORDINE D'ARRIVO:
1. Daniele Bennati (LAM), 04:14:04
2. Markus Fothen (GST), s.t.
3. Martin Elmiger (A2R), s.t.
4. Jens Voigt (CSC), s.t.
5. David Millar (SDV), a 02:41
6. Matteo Tosatto (QSI), a 02:43
7. Manuel Quinziato (LIQ), a 03:20
8. Daniele Righi (LAM), s.t.
9. Tom Boonen (QSI), a 09:37
10. Sébastien Chavanel (FDJ), s.t.
CLASSIFICA GENERALE:
1. Alberto Contador (DSC), 80:42:08
2. Cadel Evans (PRL), a 01:53
3. Levi Leipheimer (DSC), a 02:49
4. Carlos Sastre (CSC), a 06:02
5. Haimar Zubeldia (EUS), a 06:29
6. Alejandro Valverde (GCE), a 10:18
7. Kim Kirchen (TMO), a 11:36
8. Yaroslav Popovych (DSC), a 12:50
9. Juan M. Soler Hernandez (BAR), a 13:31
10. Mikel Astarloza (EUS), a 13:42