Speciale Rugby Mondiale07, NUOVA ZELANDA - ITALIA 76-14
ilmascalzoneSportivo, il Rugby Mondiale sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei. MONDIALI 2007: NUOVA ZELANDA - ITALIA 76-14 | 8/9/2007 - 18:18 foto: Francesca Battilani
Marsiglia – La Nuova Zelanda ha iniziato con il piede giusto il proprio cammino nei Mondiali 2007, dove gli All Blacks di Graham Henry si presentano con i favori del pronostico: niente da fare, questo pomeriggio a Marsiglia, in uno Stadio Velodrome completamente esaurito, per la Nazionale Italiana Rugby di Pierre Berbizier.
Gli Azzurri, dopo due mesi di intensa preparazione e dopo essere arrivati ad un passo dall’espugnare Belfast il 24 agosto, si sono dovuti arrendere alla marea nera, al XV guidato da Richie McCaw, nella prima partita del Girone C. E’ finita 76-14, un risultato che lascia poco spazio all’immaginazione e che è figlio della maggiore consistenza e della supremazia che la Nuova Zelanda ha saputo offrire questo pomeriggio.
Nella calda giornata marsigliese che segnava l’inizio dell’avventura iridata dell’Italia ai Mondiali di Francia 2007, la Nuova Zelanda ha spinto da subito fortissimo sull’acceleratore, imprimendo dopo pochi istanti la svolta decisiva all’incontro: un minuto di gioco appena prima che proprio il capitano dei tuttineri, McCaw, varcasse la linea di meta italiana, lasciando all’apertura Daniel Carter il compito di trasformare. Un 7-0 che colpiva gli Azzurri e che, una manciata di minuti dopo, veniva bissato dallo stesso McCaw: 14-0.
L’Italia sbandava, e nei primi ventotto minuti finiva per incassare altre quattro mete, tutte ad opera dei trequarti All Blacks, abilissimi nello sfruttare anche la più piccola incertezza difensiva della squadra di Berbizier: segnavano Howlett, Muliaina e l’ala di origine figiana Sivivatu – ex compagno di scuola dell’azzurro Manoa Vosawai – metteva a segno una doppietta che, dopo nemmeno mezzora di gioco, portava il punteggio sul 43-0.
Con l’incontro ormai ampiamente compromesso, Bortolami e compagni reagivano ed al trentasettesimo Marko Stanojevic intercettava un pallone nella metà campo italiana e si involava verso la sua nona meta in Nazionale in sole sette apparizioni.
La meta del numero undici del Calvisano, trasformata da Bortolussi, ridava morale all’Italia che, in avvio di ripresa, riusciva a tratti a competere alla pari con i tuttineri, costringendoli anche a dieci minuti di inferiorità numerica. Al 10’ del secondo tempo però gli All Blacks tornavano in cattedra, e per gli Azzurri arrivavano altri venti minuti di sofferenza: prima Jack, poi due volte Howlett e due Collins facevano allungare la squadra in nero sul 76-7.
Sull’orlo del baratro, l’Italia trovava ancora una volta la forza di rialzare la testa e negli ultimi dieci minuti l’Italia costruiva due azioni da meta: la prima veniva finalizzata da Mirco Bergamasco, la seconda da Ezio Galon che, all’esordio mondiale, non si vedeva però concedere la meta dall’intervento del TMO.
76-14 per la Nuova Zelanda e, per l’Italia, quattro giorni di tempo per recuperare in vista della partita di mercoledì sera (ore 20.00), sempre a Marsiglia, contro la Romania, in un match dove gli Azzurri dovranno andare a caccia del successo per continuare la propria rincorsa al passaggio del turno.
Questo il tabellino di Nuova Zelanda-Italia:
Marsiglia, Stade Velodrome - 8 settembre 2007 RWC, I fase, I giornata, Pool C NUOVA ZELANDA – ITALIA 76-14 (43-7) Nuova Zelanda: MacDonald; Howlett, Muliaina (10’ st. Toeava), McAlister, Sivivatu; Carter (18’ st. Mauger), Kelleher (10’ st. Leonard); So’oialo, McCaw (cap, 18’ st. Masoe), Collins (4’-14’ st. Tialata); Williams (31’ st. Lauaki), Jack; Hayman, Mealamu (10’ st. Oliver), Woodcock (14’ st. Tialata) All. Henry Italia: Bortolussi (26’ st. Galon); Robertson, Masi, Bergamasco Mi., Stanojevic; De Marigny, Troncon (v-cap, 26’ st. Griffen); Parisse S., Bergamasco Ma., Zanni (2’ st. Vosawai); Bortolami (cap), Dellapè (18’ st. Bernabò); Castrogiovanni Mar. (12’ st. Perugini), Ongaro (12’ st. Festuccia), Perugini (1’ st. Lo Cicero) All. Berbizier Arbitro: Barnes (Inghilterra) Marcatori: p.t. 1’ m. McCaw tr. Carter (7-0); 6’ m. McCaw tr. Carter (14-0); 10’ cp. Carter (17-0); 12’ m. Howlett tr. Carter (24-0); 15’ m. Muliaina tr. Carter (31-0); 18’ m. Sivivatu tr. Carter 38-0; 28’ m. Sivivatu (43-0); 37’ m. Stanojevic tr. Bortolussi (43-7); s.t. 10’ m. Jack tr. Carter (50-7); 15’ m. Howlett tr. Carter (57-7); 18’ m. Howlett (62-7); 27’ m. Collins tr. McAlister (69-7); 29’ m, Collins tr. McAlister (76-7); 30’ m. Bergamasco Mi. tr De Marigny (76-14) Note: 3’ st. giallo Hayman (NZ); 20’ st. giallo Perugini (I). Giornata di sole, 30° circa, terreno in ottime condizioni. Stade Velodrome esaurito. | | fonte: www.federugby.it © |
ITALIA, DICHIARAZIONI POST-PARTITA | 8/9/2007 - 18:48 foto: Francesca Battilani
Pierre Berbizier, CT Italia, sulla sconfitta per 76-14 contro la Nuova Zelanda: “E’ difficile fare un commento generale su questa partita. C’è stata una differenza evidente tra una bella squadra neozelandese ed un’Italia che ha capito il proprio livello. Non siamo entrati in partita, forse anche per l’orario del calcio d’inizio, a cui non siamo abituati (13.45 ndr). Ma non è certo questo il punto: gli All Blacks sono stati bravi ad insistere sui nostri punti deboli, questo è il marchio di una grande squadra. Se abbiamo affrontato questa gara con scarsa convinzione? No, non abbiamo mai avuto in mente niente di tutto questo, sarebbe impensabile pensare di affrontare gli All Blacks ed un mondiale così. Eravamo venuti per giocare questa partita, non ci siamo riusciti, siamo partiti male e non siamo più riusciti a riprendere la gara in mano. Il risultato di oggi non è troppo pesante, ma veritiero di quello che si è visto sul campo”.
Pierre Berbizier, CT Italia, sulla partita di mercoledì prossimo a Marsiglia contro la Romania: “E’ un’opportunità avere l’incontro con la Romania dopo soli quattro giorni: abbiamo la possibilità di reagire subito, dopo questo pomeriggio, e far vedere quello di cui siamo capaci. Quella di oggi non era la vera Italia, abbiamo ricevuto una lezione. Dobbiamo ritrovare da subito le basi del nostro gioco: oggi ci aspettavamo una partita diversa, adesso dobbiamo ripartire con il piede giusto contro la Romania”.
Marco Bortolami, capitano Italia, sulla partita di oggi e sul futuro: “Abbiamo permesso loro di marcare tre volte nei primissimi minuti di gara, mentalmente non eravamo in giornata, siamo stati troppo passivi. Forse abbiamo rispettato troppo gli All Blacks: la partita di oggi ci servirà da esperienza. Guardiamo avanti, abbiamo tre incontri che ci aspettano a questo Mondiale, e sono alla nostra portata. Se li giocheremo come sappiamo, anche la sconfitta di oggi sarà servita”.
Marko Stanojevic, ala Italia, sulla meta d’intercetto segnata al 37’ del primo tempo e sulla partita in generale: “La meta è una piccola consolazione. Invece, avrebbe potuto fare la differenza la meta non concessa a Galon sul finire di gara: sarebbe stata la terza e forse avremmo potuto lottare, nei minuti che rimanevano, per conquistare il punto bonus. Comunque, abbiamo ancora molto rugby da giocare a questi Mondiali. Oggi era molto caldo, ma lo era tanto per noi che per gli All Blacks: nessuna scusante, anzi complimenti alla Nuova Zelanda per aver giocato una grande partita”.
Mirco Bergamasco, centro Italia, sulla meta segnata oggi nel finale di gara: “Un bel risultato personale, ma non è abbastanza per me. Ho segnato la meta dopo che avevamo già concesso loro 76 punti…”
Kaine Robertson, ala Italia, sulla scelta azzurra di non fronteggiare la haka e sull’amico ed ex compagno di scuola Doug Howlett: “Era parte del nostro piano di gioco, volevamo stare tra di noi, anziché rimanere a guardare loro. Howlett ha raggiunto il record di mete in Nazionale che era di Cullen, gli faccio i miei complimenti. Doug è una grande persona e deve essere fiero di questo suo record. Mi dispiace solo che lo abbia realizzato contro di noi…”
Sergio Parisse, numero 8 Italia, sulla partita di oggi: “E’ stata dura, proprio come l’avevamo immaginata. Abbiamo avuto un inizio molto difficile, abbiamo sbagliato molti placcaggi e quando commetti degli errori contro gli All Blacks, spesso tutto si risolve in una meta a loro favore. Dimentichiamoci subito questa partita e pensiamo a recuperare in vista della gara di mercoledì con la Romania”.
Martin Castrogiovanni, pilone Italia, sulla partita di oggi: “Fisicamente sono più forti di noi, e abbiamo buttato via i primi venti minuti. La partita è finita lì, ma noi abbiamo continuato a lottare e giocare con tutte le nostre forze sino alla fine”. | | fonte: www.federugby.it © |
L'ITALIA RECUPERA E GUARDA ALLA ROMANIA | 9/9/2007 - 14:34 foto: Francesca Battilani
Marsiglia - Giornata di riposo e recupero per la Nazionale Italiana Rugby che, lasciata alle spalle la sconfitta contro la Nuova Zelanda subita ieri al Velodrome nella prima partita dei Mondiali 2007, ha una manciata di giorni a disposizione per preparare il secondo impegno iridato: mercoledì, ancora al Velodrome di Marsiglia, ma questa volta in notturna (calcio d’inizio alle ore 20.00, diretta Sky Sport) gli Azzurri del CT Pierre Berbizier troveranno sulla propria strada la Romania.
Sedicesima nel ranking mondiale IRB – l’Italia è attualmente nona – la Romania, allenata dal francese Daniel Santamans, è la nazionale che più volte nella storia ha incrociato il proprio percorso con quello dell’Italrugby: quaranta scontri diretti tra il 1934 ed il 2004, con un bilancio di ventuno vittorie italiane, tre pareggi e sedici vittorie della formazione dell’est europeo. Quella di mercoledì, comunque, sarà la prima sfida tra le due Nazionali a un Mondiale, nonché la prima partita in assoluto per il XV romeno nell’edizione 2007.
Oggi, mentre gli Azzurri recuperavano in albergo, iniziando di fatto il cammino verso la gara di mercoledì sera, il CT della Romania Santamans non ha nascosto le ambizioni della propria squadra incontrando la stampa: “Ci siamo allenati molto duramente a livello fisico per la partita contro l’Italia, e abbiamo la strategia per batterli. Se non la avessimo studiata, non avremmo alcuna possibilità: loro hanno moltissimi giocatori impegnati nei campionati più importanti d’Europa, noi ne abbiamo molti meno. Eppure, nonostante questo, speriamo di poterli battere. Comunque, sarà difficile avere un piano di gioco lineare per noi, l’Italia ha una difesa molto bene organizzata”.
Domani sera, alle ore 18.00, il CT dell’Italia Pierre Berbizier annuncerà la formazione con cui scendere in campo contro la Romania.
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