"E' grazie al nostro rigore amministrativo che la questione è emersa. - dichiara il Presidente della Fondazione - Non abbiamo chiesto il Ballarin ma solo un'area a San Benedetto dove poter realizzare l'opera da destinare a vantaggio dell'intera comunità" Da Vincenzo Marini Marini, Presidente della Fondazione Carisap, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
13/09/2008 - Torno ancora sulla questione dell'opera architettonica nella zona costiera perche' dalla lettura dei diversi commenti vedo che non e' chiaro un elemento fondamentale: chi ha verificato la esistenza dei presupposti per cedere il Ballarin. Ebbene, sia chiaro che la questione della inalienabilita' del Ballarin e' emersa proprio a seguito degli approfondimenti richiesti dalla Fondazione.
Noi fin da quando il Comune ci ha proposto il Ballarin (novembre 2007) abbiamo chiesto di poter avere la documentazione relativa. Successivamente, dapprima il 28 aprile 2008 e poi il 27 luglio 2008 abbiamo posto come termine il 30 settembre 2008. Ed e' grazie al nostro rigore amministrativo che la questione e' emersa. Ma a questo punto richiamo tutti al senso di responsabilità nei confronti della comunita': non mi interessano i dibattiti e le liti tra i politici ma piuttosto sapere se la comunita' sambenedettese e' interessata alla realizzazione della nostra iniziativa.
Noi non abbiamo chiesto il Ballarin ma solo un'area a San Benedetto dove poter realizzare l'opera da destinare a vantaggio della intera comunita'. Se si risolvono i problemi con il Ballarin (mi sembra difficile) o si individua un'altra area, noi siamo pronti. Altrimenti ci si dica chiaramente che non si può fare, così che noi possiamo verificare se, in altre aree della zona costiera, vi e' qualche possibilità. Giudizi e strumentalizzazioni della vicenda a fini politici li rispettiamo ma non ci interessano.