Notte degli Oscar 2006: le rivincite di Martin Scorsese ed Ennio Morricone
Al Kodak Theatre di Los Angeles, il regista italo-americano Martin Scorsese ce l’ha finalmente fatta: dopo sei nomination andate a vuoto s’è giustamente aggiudicato l’Oscar come miglior regista, portando inoltre al trionfo nella categoria più ambita (miglior film) il suo adrenalinico e dotato di un cast stellare “The departed”. Il film di Scorsese ha anche ottenuto le statuette per la miglior sceneggiatura non originale e quella per il miglior montaggio, risultando alla fine della serata il film con il maggior numero di Oscar vinti. Gli Oscar annunciati per i migliori attori protagonisti sono effettivamente andati a Forest Whitaker per “L’ultimo re di Scozia” (da un paio di anni a questa parte, gli attori afroamericani per tanto tempo dimenticati, la fanno da padrone alla notte degli Oscar) e ad Helen Mirren per la sua regina Elisabetta II in “The Queen”. L’esordiente cinematografica Jennipher Hudson (proveniente dal reality statunitense “American Idol”) ha ottenuto il premio come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in “Dreamgirls” (vincitore anche dell’ Oscar per il miglior suono), il musical dedicato all’ ascesa delle Supremes di Diana Ross, mentre il 72enne Alan Arkin alla terza nomination ha afferrato l’Oscar come miglior attore non protagonista per il nonno politicamente non corretto di “Little Miss Sunshine”, vero film rivelazione di quest’anno di cinema e capace di conquistare anche il premio per la miglior sceneggiatura originale. Il danese “Le vite degli altri” ha vinto nella categoria miglior film straniero, mentre l’onirico “Il labirinto del fauno” ha ottenuto i riconoscimenti per la miglior fotografia, la miglior scenografia e il miglior trucco; i pinguini di “Happy feet” hanno poi vinto l’Oscar per il miglior film animato. A gioire anche l’italiana Milena Canonero (al terzo Oscar dopo quelli per “Barry Lindon” e per “Momenti di gloria”), vincitrice dell’Oscar per i migliori costumi di “Maria Antonietta”, visibilmente emozionata per un Oscar inaspettato e che dal palco ha ringraziato tutta la troupe e soprattutto Francis Ford Coppola, artefice indiretto di questo successo per averle presentato la figlia Sofia (regista di “Maria Antonietta” appunto) ancora bambina e definita dalla Canonero “una donna ed una regista fantastica”. Ma la notte degli Oscar appena trascorsa è stata soprattutto la notte di Ennio Morricone, il musicista italiano che dopo cinque nomination ha ricevuto l’Oscar alla carriera. Introdotto da un filmato a lui dedicato ed accolto dalla prima standing ovation della serata, Morricone si è inchinato alla platea con la statuetta in mano ed in italiano (l’amico Clint Eastwood era nelle vesti inedite di interprete) ha esordito in italiano con una dichiarazione d’ amore alla moglie: “Dedico questo Oscar a mia moglie Maria, che mi ama tanto e che io amo tanto. Questo premio è soprattutto per lei”. Poi ancora in italiano Morricone ha aggiunto: “Devo ringraziare fortemente tutti quelli che hanno acconsentito a concedermelo ed anche i registi che in passato mi hanno dato la loro fiducia. Il mio pensiero va poi a tutti quegli artisti che questo premio non l’hanno mai avuto. Questo Oscar sia per me non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e della mia personale estetica al servizio della musica, la colonna sonora della vita”. Semplicemente le parole di un genio prestato al cinema.