Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 16:31 di Ven 11 Nov 2022
•  Home
•  Primo Piano
•  Cronaca e Attualità
•  Sport
•  Cultura e Spettacoli
•  Recensioni
•  Sociale
•  Interviste
•  In...form @ zione In...sicurezz@
•  Benessere e Salute
•  Archivio
•  Foto e Vignette
•  Editoriali
•  in Vetrina
•  Media Center
Mascalzone TV
il mascalzone

TG RaiNews24
Oblò: Appunti e Spunti
Calcio, Calci e Calciattori
Quelli che...
Speciali
A...gricoltura
InformaGiovani
Play List
Cactus
NewsLetters
Scrivi al Direttore
Meteo
Farmacie di Turno
Orario Trasporti Marche
Vangelo del Giorno
Links
Homepage >> in Vetrina
"The Departed" - Locandina

Il bene e il male: “The Departed” di Martin Scorsese

di Pierluigi Lucadei

«Io non voglio essere un prodotto del mio ambiente, voglio che l’ambiente sia un mio prodotto» sono le parole del boss mafioso Frank Costello con le quali si apre il film. E’ il crimine che giustifica se stesso, per lo meno a prima vista, ma con Scorsese la lettura più ovvia non coincide necessariamente con quella esatta. Nella filosofia fuorilegge di Costello si nascondono neanche troppo celate aspirazioni alla scalata sociale e alla conquista di un rispetto e di una devozione che sono, più del denaro, veri sinonimi di potere. Di boss nel cinema ce ne sono stati tanti, ma stavolta, non solo per l’interpretazione magistrale di Jack Nicholson, siamo di fronte a qualcosa di diverso. Quello che manca è la famiglia, intesa sia in senso stretto (il nucleo famigliare) sia in senso lato (la comunità mafiosa). La figura di Costello creata da Scorsese e Nicholson è quella di un leader isolato, senza cosche amiche, senza boss fratelli: qui c’è un unico tirannico capo che si è conquistato il proprio territorio da solo, con invidiabile scaltrezza e spumeggiante violenza. Invidiabile e spumeggiante, aggettivi dal connotato positivo che non sono usati a caso. Nei lungometraggi di Scorsese si finisce, volenti o nolenti, a parteggiare per i cattivi. I buoni hanno le facce note di Martin Sheen, Alec Baldwin e Mark Wahlberg. Nel mezzo ci sono Matt Damon e Leonardo DiCaprio, più cattivo che buono il primo, più buono che cattivo il secondo, che rivaleggiano da lontano per tutto il film, riuscendo solo a sfiorarsi, prima dell’inevitabile faccia a faccia. Ma veniamo alla trama, riassumendola brevemente. Colin Sullivan (Damon) e Billy Costigan (DiCaprio) sono due giovani poliziotti che procedono su strade parallele ma in direzioni opposte. Il primo è una talpa del boss Costello all’interno della squadra investigativa che vuole mettere in manette lo stesso Costello. Il secondo si finge criminale e riesce ad infiltrarsi tra i fedeli del boss, che sta portando a termine una sontuosa vendita di microchip al governo cinese.

The departed
si rivela sin da subito uno scontro tra maestri del doppio gioco e dell’inganno, uno scontro tutto al maschile, in cui l’unica donna (la bella e brava Vera Farmiga), una psicologa che si invaghisce di Sullivan ma non disdegna il flirt con Costigan, non riesce ad emergere dal cono d’ombra riservatole e ad entrare realmente nel meccanismo narrativo. Il regista, e con lui lo sceneggiatore William Mohahan che ha praticamente riscritto l’hongkongiano Infernal Affairs del 2002, ha deciso di lasciare New York e di ambientare il nuovo film a Boston; ha abbandonato anche il mondo, conosciuto fin troppo bene, dei gangster italoamericani per descrivere quelli, non meno violenti, della mafia irlandese. Nell’analizzare una realtà che gli appartiene meno, Scorsese non perde in termini di credibilità, calcando sul sangue e, allo stesso tempo, non disdegnando un’apprezzabile analisi psicologica del dramma in cui si muovono i suoi personaggi.
E’ tuttavia il lato spettacolare a prevalere in The Departed, film ad alto budget in cui Scorsese non rinuncia a fare arte, anzi, approfitta delle opportunità che gli Studios gli hanno messo a disposizione per realizzare una pellicola secca, tesa, rabbiosa, violenta, caustica, spietata. Forse la sua migliore dai tempi di Quei bravi ragazzi, il che vuol dire che quello di The Departed è il miglior Scorsese degli ultimi tre lustri. Cosa non da poco, perché nonostante molti avessero applaudito i film degli ultimi anni (L’età dell’innocenza e Casinò su tutti) alcuni avevano ipotizzato una parabola discendente nella pur sempre splendida carriera del regista di origine siciliana. Stavolta c’è poco da storcere il naso, siamo di fronte ad un grande film, sontuoso e shakespeariano, con un’interpretazione e un personaggio (Nicholson/Costello) destinati a fare epoca, alcune scene già cult (una su tutte: Nicholson che gioca con la mano di un cadavere mentre fa colazione), due protagonisti affascinanti che si oppongono senza risparmiarsi, un montaggio serrato e carico di suspance, e una lucidissima disanima dei sottili meccanismi che portano a rompere patti di fedeltà per bruciare nel peccato capitale della malavita, il tradimento.
Ma, siccome anche i grandi film hanno i loro difetti, andiamo a cercare il pelo nell’uovo ammettendo che avremmo evitato di vedere i calzini bianchi di spugna di Matt Damon e il suo machiavellico personaggio coprirsi di ridicolo quando dimentica sulla scrivania una busta ‘segreta’ che permette a Billy di smascherarlo. Soluzione troppo facile in una sceneggiatura per il resto perfetta, senza falle narrative.
E poi alcune domande sul finale: se The Departed fosse stato un film indipendente, ci sarebbe stato l’ultimo sparo? O il cattivo avrebbe trionfato, irridendo la morale comune? O non è forse quello sparo la via scelta da Scorsese per regalare al personaggio di Sullivan l’unica via di redenzione possibile?


Martin Scorsese – Filmografia:
The Departed (2006)
No Direction Home: Bob Dylan (2005), documentario
The Aviator (2004)
Gangs of New York (2003)
Al di là della vita (2000)
Il mio viaggio in Italia (2000), documentario
Kundun (1997)
Viaggio nel cinema americano con Martin Scorsese (1995), documentario
Casinò (1995)
L’età dell’innocenza (1993)
Cape Fear – Il promontorio della paura (1991)
Quei bravi ragazzi (1990)
New York Stories (1989)
L’ultima tentazione di Cristo (1988)
Il colore dei soldi (1986)
Fuori orario (1985)
Re per una notte (1983)
Toro scatenato (1980)
L’ultimo walzer (1978)
Ragazzo americano (1978), documentario
New York, New York (1977)
Taxi Driver (1976)
Alice non abita più qui (1975)
Mean Streets (1973)
America 1929 – Sterminateli senza pietà (1972)
Chi sta bussando alla mia porta? (1969)


 Pierluigi Lucadei

in Vetrina

 Articolo letto 3230 volte. il 26 Feb 2007 alle 09:10
 
TIRO A VOLO/ EUROPEI, D’ ANIELLO VINCE L’ORO NEL DOUBLE TRAP 16 Jul 2009 alle 01:37
HOCKEY PRATO/ DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE LUCA DI MAURO 16 Jul 2009 alle 01:34
AUTOMOBILISMO/ PIKES PEAK 2009 AL VIA L’ 87ESIMA EDIZIONE 16 Jul 2009 alle 01:26
AUTOMOBILISMO/ CAMPIONATO ITALIANO VELOCITÀ MONTAGNA 22ª LIMA ABETONE TROFEO FABIO DANTI 16 Jul 2009 alle 01:22
AUTOMOBILISMO/ IL TROFEO RALLY A SAN MARTINO DI CASTROZZA 16 Jul 2009 alle 01:18
Prima Ironman all’estero per il fermano Giacomo Riposati 16 Jul 2009 alle 01:14
E... state a Cossignano. Calendario delle manifestazioni estive 16 Jul 2009 alle 00:58
Manifestazione pro Borsellino il 19 Luglio a San benedetto del Tronto 16 Jul 2009 alle 00:43
Prima riunione della Giunta provinciale 15 Jul 2009 alle 22:10
Italia Wave Love Festival, domani si parte 15 Jul 2009 alle 19:10
dall'UnivPM 15 Jul 2009 alle 18:04
Cordoglio per la scomparsa del professor Domenico Maffei 15 Jul 2009 alle 17:57
Territorio di qualità. Parole al vento! 15 Jul 2009 alle 17:53
Moda e Cabaret di Confartigianato 15 Jul 2009 alle 17:39
Salvatore Niffoi agli “Incontri con l’autore” 15 Jul 2009 alle 17:13
AD UNICAM CONVEGNO SULLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE 15 Jul 2009 alle 17:09
dalla Città 15 Jul 2009 alle 16:58
AVVERTENZE ONLINE 15 Jul 2009 alle 09:06
E' scomparso questa notte Luigi "Giggiò" Coccia, alias 'Tamburello' 15 Jul 2009 alle 01:35
Anghiò: il "pesce povero" arricchisce il territorio 15 Jul 2009 alle 00:21
 
La crisi si fa sentire anche tra gli avventori del Bar King


Africa e i potenti del G8
Berlusconi_Obama
di Lucio Garofalo

Berlusconi: "Il G8 è stato un successo, sono stati stanziati 20 miliardi per l'Africa". In realtà, il vertice de L'Aquila si è concluso con una serie di clamorosi fallimenti rispetto agli ambiziosi obiettivi fissati nell'agenda
... continua
© 2003 - 2006 ilmascalzone.it
Via Santa Caterina 17 - 63039 - San Benedetto del Tronto
Testata Giornalistica registrata il 9 giu 2003 al n. 402 del Registro Stampa del Tribunale di Ascoli Piceno - Direttore Responsabile: Pietro Lucadei
webtoo.it