di Rive Gauche
Uno va in Ascoli da SBT - migrante dell’era post-Calabresi alla ricerca del cinema perduto - a gustarsi l’ultimo di Coppola e passando per piazza Arringo prende una “scoppola” che lèvati.
11/12/2007 - Natale. Gliel’hanno fatta grossa, povera piazza Arringo: peggio di un parcheggio, peggio di un mercato, peggio di un centro commerciale, peggio di Monticelli. Perfino peggio di via Montebello a SBT, che ce ne vuole!
Forzuti gazebo – fossero almeno leghisti, comicità gratuita - Gran palco a tralicci per il concerto (prove scassatimpani più del concerto). Pista del ghiaccio abbracciata alla cattedrale che qualche pattinatore sbagliando curva ci finisce dentro, dritto dal portale. E: Tigre, Oasi, Fainplast, Casse di Risparmio….
Mi do i pizzicotti. Non sogno. Il vigile mi guarda: tutto ok, sindacocelani benedisse. Gente in trance: per regressiva sindrome natalizia, non per lo splendore di cattedrale e palazzi e fontane che non si vedono più.
S’agitano il fantasma dell’olmo, i fantasmi guerrieri delle Guiderocchi e Soderini, ma niente Angioini da buttar fuori, qua, solo un manipolo di mercantozzi nel cortile del Tempio. Immagino il parroco suicida sotto l’altare maggiore, inascoltato il suo grido di dolore ai giornali. E sant’Emidio cefaloforo ce la può fare contro i terremoti, mica contro ‘sti qua (con Maometto non sarebbe successo, con Budda manco a pensarci, argomento tabù col grande Manitù...).
Venisse giù lo spirito di Lolotta di Miracolo a Milano a spazzar via ‘sto po’po’ di schifezza… Miracolo ad Ascoli?! Macchè, gli “angeli matti e poveri” chi li vede più, qua è già miracolo il traforo di Croce di Casale aperto dopo il cinquecentesimo apritisesamo della premiata ditta Tagliatori-di-nastri & C. ( ma è aperto?...).
Ascoli, Coppola con scoppola. All’uscita dal cine mi salva rigenerante Libreria Rinascita, affettuoso alchemico colpo di fulmine e come Dominic Matei ho di nuovo trentacinquanni…
11.12.’07 RIVE GAUCHE