Rassegna Jazz e non Solo
Martedì 7 agosto ore 21,30 – piazza dell’Unità, Centobuchi
Ingresso libero
Ambrogio Sparagna Quintet
Dopo il successo di Enrico Rava, il festival Jazz e non Solo va avanti con Ambrogio Sparagna Quintet. La manifestazione Jazz e non Solo è stata voluta dal sindaco Bruno Menzietti e dalla consigliera delegata alla Cultura Meri Cossignani, con la direzione artistica di Pier Mario Maravalli dell’associazione Piceno Eventi. Il concerto di Enrico Rava al Boschetto di Monteprandone ha avuto uno straordinario successo di critica e di pubblico. Più di 2 mila persone hanno assistito ad un magistrale show fatto di jazz e poesia. E martedì 7 agosto tocca ad Ambrogio Sparagna Quintet.
Ambrogio Sparagna
Autore di numerosi saggi e pubblicazioni sulla musica popolare, è stato protagonista di una ricca attività concertistica di respiro internazionale realizzata periodicamente in numerosi Paesi europei ed extraeuropei. Virtuoso dell'organetto, Sparagna si distingue anche per il suo significativo impegno nella didattica della musica popolare italiana.
Ha collaborato, tra gli altri, con Francesco De Gregori, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
Cresciuto nel solco della tradizione musicale popolare (coltivata da entrambi i suoi genitori nel Paese d'origine), ha frequentato corsi di Etnomusicologia presso l'Università di Roma, partecipando assieme a Diego Carpitella a diverse campagne di rilevamento della musica popolare italiana tese a registrarne il ricco patrimonio, catalogarlo, studiarlo e conservarne la memoria e la vitalità, anche attraverso la riedizione e rielaborazione degli strumenti e dei temi tradizionali.
Fattosi a propria volta interprete di questo genere musicale, Ambrogio Sparagna si è dedicato attivamente alla sua promozione a partire dal 1976, fondando a Roma la prima scuola italiana di musica popolare contadina, aperta presso il Circolo Gianni Bosio.
In tale ambito, nel 1984 dà vita ad un proprio gruppo, la Bosio Big Band, basata su un originale complesso di organetti, strumenti tipici della musica popolare. Con tale gruppo, nel 1988, sale alla ribalta con una propria "opera folk" organizzata attorno al tema di una favola, Trillillì, Storie di magici organetti ed altre meraviglie. A questa prima opera ne segue una seconda, Giofà il servo del Re (1992 e la cantata Voci all'aria, prodotta per Radio Tre RAI. Nel 1995 Sparagna pubblica l'album Invito.
La consacrazione a livello nazionale dell'artista arriva nel 1996, quando la sua nuova opera, La via dei Romei, con Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie, ottiene un ampio successo al Grand Prix Italia '96. Nel 1997 collabora a propria volta come musicista con De Gregori, figurando tra gli esecutori del doppio album del cantautore romano, La valigia dell'attore.
Nel 1998, in occasione del bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi, Sparagna compose Un canto s'udia pe' li sentieri: la cantata venne trasmessa in diretta dalla Rai nell'ambito delle celebrazioni leopardiane.
Nel 1999 compone le musiche per Sono tutti più bravi di me, un musical promosso dall'Accademia della Canzone di San Remo e diretto da Emanuela Giordano. Nell'ambito del Festival Musicorum Tempora di Villa Adriana, mette in scena La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi; tra gli interpreti Lello Arena, nel ruolo di Vespone.
In occasione del Giubileo del 2000, Sparagna ha composto una "Messa popolare" per soli, coro, assemblea, orchestra d'archi e strumenti popolari (rappresentata a Ravenna e a Roma in S. Ignazio) e pubblica un album: L'avvenuta profezia, Viaggio nelle Pastorali e nei repertori del Natale. L'anno successivo si esibisce presso la Sala Paolina del Palazzo del Quirinale con la Bosio Big Band per i Concerti di Radio Tre (aprile 2001) e pubblica l'album Vorrei Ballare. A fine anno (dicembre) va in scena una sua "sacra rappresentazione", Voi ch'amate, per attori, soli, coro e orchestra di strumenti popolari.
Nel 2002, con Giovanni Lindo Ferretti, compone Attaranta. Tradizione/Tradimento. Durante il 2003 compone Passaggio alla città, una cantata originale con testi di Rocco Scotellaro e con il patrocinio della Regione Basilicata. Nell'inverno dello stesso anno torna a collaborare con Giovanni Lindo Ferretti componendo un oratorio sacro, Litania presentato in diretta radiofonica alla Cappella Paolina del Quirinale e poi pubblicato. Allo stesso tempo pubblica il proprio decimo album, Ambrogio Sparagna nel quale interpreta il prima per lui inedito ruolo di cantastorie.
Nel 2004, ancora in collaborazione con Giovanni Lindo Ferretti, ha pubblicato l'album Litania che propone, accanto a preghiere tradizionali, frammenti del repertorio dei Cccp e dei Csi.