Merlini (Pri): "Il Consind piceno ha esaurito il suo ruolo"
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 09/09/2008 - In relazione al dibattito politico in corso sulla situazione del Consorzio di Industrializzazione di Ascoli e sulla necessità di un suo commissariamento, il Pri ribadisce quanto già affermato nel 2006, quando la situazione finanziaria non era ancora al collasso come certificano gli ultimi bilanci. Il Piceno Consind ha esaurito il ruolo importante per il quale è stato istituito che è stato quello di favorire l’industrializzazione della zona, soprattutto realizzando infrastrutture e governando urbanisticamente le zone produttive intercomunali. Avendo esaurito il proprio compito, l’Ente, per garantire la propria sopravvivenza, si è inventato un ruolo simile a quello di un’agenzia immobiliare: espropriare le aree a circa 30 euro/mq e venderle, ad esempio, anche ad 80 euro/mq! E’ evidente che non può essere questo il ruolo del Consind. Per questa attività impropria non si possono giustificare né gli oneri per le industrie, né gli aggravi burocratici, né i famosi “ costi della politica “. Non ci si deve meravigliare quindi, se gli imprenditori e le loro associazioni di categoria nonché la Camera di Commercio, non dimostrano più alcun interesse all’esistenza dell’Ente. Quindi il Pri condivide pienamente la linea tracciata dal Sindaco Celani per un commissariamento dell’Ente con il compito di liquidarlo. Non solo, ma i repubblicani piceni ritengono urgente una ricognizione sulle funzioni delle diecine di Aziende Partecipate comunali e provinciali per valutare l’eventuale chiusura di alcune di esse e la messa sul mercato di servizi ancora gestiti in regime di monopolio dalle Aziende pubbliche con un aggravio di costi per i cittadini, senza un’adeguata qualità del servizio.
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