di Rive Gauche
Dalle parti del Ballarin, due (almeno) i ruderi importanti:
l’ex stadio – se n’è appena concordato il riscatto dal demanio – che appena abbattuto ci faranno il peggio del peggio - e quell’altro capolavoro che gli sta a sud, enorme groviera squadrata, incompleta, abbandonata, già degradata di brutto. Cos’è?
Orizzontali rigoni rosa sporco, infilata di monotone finestre (cadaveriche orbite vuote), intonaco come accapponata pelle impaurita, inquietanti colonne nell’ombra, spazi a casaccio, scale da delitto.Il flaneur filosofeggiante lì intorno non se ne ispira, né vi alita frizzante aria di porto che pure è a due passi; non la guarda l’istupidito traffico pendolare. Il chiosco delle carrube chiuso da tempo…Un’incompiuta da dieci anni. Stesso squallore del Panettone.
Come finirà?
Idea:
lavorandoci subito e ripensandola, la grovierona, non tornerebbe utile – intanto – dirottarci convegnucci di medici, raduni di sette, congressi rifondaroli?
E se, orfani di Calabresi e Concordia, con la prospettiva multisale che s’allontana come Fish – ormai si sequestrano panettoni anche fuori stagione –ne ricavassimo anche, che so, 4 sale da 400 posti, o 8 da 200, o 16 da 100, o 32 da 50, o 64 da 25 – o 1600 sale da 1 posto…(quante idee dagli Invisibili…) ?
Cinema. Teatro. Cultura, insomma, oltre a convegnistica da strapazzo.
Si dirà è roba privata. Mbe’? Se pubblico-panettone diventa privato-calabresi, perché privato-Santarelli non può diventar pubblico?
Per questo casereccio polo cultural-congressuale che verrebbe facile chiamarlo “Teatro Discordia” o “Teatro delle Fiacche” – il colmo se funzionasse prima delle “Energie” di Grottammare - propongo stavolta un nome mite/pacifista, anzi santarello: COLOMBA.
Fa pendant col mio Panettone, si mangia bene e si digerisce male… colomba che d’abitudine indugia
sui cornicioni dei tribunali.
“Il Panettone e la Colomba”. Mica una favola.
6.09.’07 RIVE GAUCHE