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piove, governo ladro!!! |
150 millimetri di pioggia in poche ore, straripa l'Ete Vivo
Mezzi e uomini della Provincia mobilitati nella notte per portare soccorso agli automobilisti bloccati e ripristinare la viabilità
Secondo le rilevazioni della Protezione civile regionale, sono caduti circa 150 millimetri di pioggia tra il 31 maggio e la prima metà del 2 giugno, concentrati nella fascia litoranea del meridione delle Marche. Gli effetti più evidenti di una simile quantità di pioggia, infittitasi soprattutto nella giornata di ieri e della notte appena trascorsa, si sono avuti nell’area circostante il tratto terminale dell’Ete Vivo: basti pensare che in poco più di due ore, nella serata di lunedì 1° giugno, il livello del fiume all’altezza del ponte sulla statale 16 è salito di circa un metro fino a lambire l’impalcato della struttura. “Una piena così si registra ogni 200 anni – spiega il dirigente del Servizio Genio Civile e Protezione civile della Provincia, ing. Stefano Babini, subito sul posto insieme all’assessore provinciale Luigino Baiocco - nessun alveo, pur in ottime condizioni com’era quello dell’Ete, avrebbe potuto contenere una simile massa d’acqua. Infatti gli argini hanno tenuto ma l’acqua, attraverso i canali irrigui in pendenza, si è riversata nell’area a destra del casello autostradale di Porto S. Giorgio”.
Immediata la mobilitazione delle strutture della Provincia: già alle 23 di ieri, su indicazione dell’assessore provinciale Luigino Baiocco che aveva provveduto ad allertare anche il presidente della Provincia Massimo Rossi, era stata aperta la Sala Operativa Integrata di Ascoli mentre, sotto il coordinamento della Protezione civile regionale, verso le 4 del mattino sono entrati in azione i COC (Centri Operativi Comunali) di Fermo e Porto S. Giorgio con i volontari coordinati da Domenico Nori: l’area di massima criticità è stata infatti individuata nella zona di Marina Palmense dove il fiume era straripato invadendo campi ma anche abitazioni. Il primo intervento di soccorso è avvenuto poco dopo le 23: mezzi della Provincia, insieme ai volontari dei COC di Belmonte e Falerone, sono intervenuti lungo la SP Lungotenna per liberare un automobilista rimasto bloccato tra due frane in territorio di Belmonte Piceno. Poi le emergenze si sono concentrate sull’Ete: nella notte i mezzi anfibi dei Vigili del Fuoco sono intervenuti lungo la S.P. 112 Madonnetta Ete per portare in salvo 9 persone rimaste intrappolate nelle loro auto mentre la Polizia Provinciale e le Municipali hanno provveduto a limitare la circolazione nelle aree interessate dall’esondazione. Subito in azione anche le idrovore per prestare assistenza alle famiglie con scantinati e piani bassi allagati.
“Nell’area ascolana la Protezione civile, che, grazie ai sensori installati lungo le principali aste fluviali, riesce a monitorare la portata delle acque - spiega l’assessore Baiocco - ha allertato nella notte i sindaci di Grottammare e Cupra Marittima. Ha destato particolare attenzione la situazione del fosso S. Egidio a Cupra e i volontari del COC locale hanno seguito passo per passo l’evoluzione della situazione. Nessun serio problema invece per il Tesino, anche grazie ai consistenti interventi di messa in sicurezza che la Provincia ha realizzato in questi anni su diversi tratti dell’asta fluviale”.
Per quanto concerne la viabilità, movimenti franosi si sono registrati lungo diverse strade della Provincia: “Tutti gli addetti stradali e i geometri di zona della Provincia disponibili, coordinati dal dirigente della Viabilità ing. Paolo Tartaglini – spiega l’assessore alla viabilità Renzo Offidani, anch’egli mobilitato per l’emergenza - hanno lavorato per tutta la notte e buona parte della mattinata con il supporto di 8 ditte nel Fermano e 3 nell’Ascolano per ripristinare la viabilità nei punti più critici. Dopo qualche ora di riposo, riprenderanno ad operare per completare l’opera. Attualmente sono ancora da riaprire al traffico la Valdete tra Caldarette e S. Girolamo di Fermo, dove si sta provvedendo a rimuovere i limi di esondazione, e la parallela Camera di Torre, dove si sta cercando di rendere praticabili le strade di accesso a tre abitazioni. Smottamenti sono segnalati, come spesso accade in queste circostanze, lungo diverse arterie: dipendenti dei singoli Comuni insieme a quelli della Provincia e delle ditte incaricate hanno comunque provveduto a ripulire le sedi stradali o a segnalare i tratti ancora da sistemare. Al momento comunque non si segnalano interruzioni. Per quanto riguarda l’ascolano – conclude Offidani - in tarda mattinata è stata riaperta al traffico la SP Lungalbula tra S. Benedetto e Ripatransone chiusa, per le precarie condizioni di un attraversamento del torrente”.
Pubblicato il 2/6/2009 alle ore 16:09
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il 02 Jun 2009 alle 17:11 |
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