DESIGN E MONTESSORI, UNA NOVITA’ LUNGA CENT’ANNI
CHIARAVALLE, 2007-10-26 - “Da creatore inconscio a lavoratore cosciente”. Questa la frase che Maria Montessori ha fatto incidere sulla porta delle aule di una delle case dei bambini. La stessa frase che rivela il fine che struttura e guida tutto il suo metodo. Il convegno internazionale, “Maria Montessori, un design per la Pedagogia”, iniziato ieri a Chiaravalle, ha cominciato subito a ruotare intorno agli assi portanti di questa iniziativa, affrontando i punti di contatto tra il metodo pedagogico della grande chiaravallese e i concetti che strutturano la disciplina del design. Dopo il saluto dell’assessore alla Cultura della Provincia, Carlo Maria Pesaresi e della padrona di casa, il Sindaco di Chiaravalle Daniela Montali, è proprio il coordinatore scientifico dell’evento, Pino Grimaldi della Seconda Università di Napoli, a indirizzare subito i lavori di questo grande momento di scambio e analisi interdisciplinare che hanno fatto convergere a Chiaravalle i massimi esperti mondiali di pedagogia da una parte, e i design dall’altra. Intense le testimonianze dirette di come il metodo sia approdato e, successivamente, si sia radicato anche in nazioni come l’Uganda e il Giappone confermando le intenzioni della pedagogista secondo la quale la sua filosofia poteva essere universale, rivolta a tutte i tipi di cultura e livello sociale. Come dimostra l’esperienza descritta da una delle relatrici intervenute dall’Oceania sui parallelismi riscontrati tra la pedagogia montessoriana e quella della cultura Maori. Metodo educativo e design, ambiti apparentemente distanti che, in queste due giornate chiaravallesi, percorrono punti comuni di contatto, studio ed analisi mostrando l’innovazione dell’idea che guida il convegno e svelando la figura di Maria Montessori come “basic designer”. A confermare inoltre l’immenso valore moderno di questa grande figura, prima donna ad essere laureata in medicina, simbolo di una apertura e grandezza di spirito e idee che si sono confermate nei fini del suo progetto educativo. Colori, forme, spiritualità e senso sociale del proprio operato. Tanto vasta e trasversale la filosofia di questa donna, tale da diffondere il suo messaggio nello spazio e nel tempo. Sabato 27, seconda giornata del Convegno, in analisi altre esperienze a cavallo tra pedagogia e design. Tra i relatori Giovanni Anceschi e Rita Scocchera oltre all’intervento del sottosegretario al ministero delle Pari opportunità Donatella Linguiti.
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