di Pio Rapagnà*
Deliberazione di “irricevibilità” dell'Ufficio di Presidenza
La Direzione Affari della Presidenza e Legislativi – Servizi Affari Istituzionali e CO.RE.COM del Consiglio Regionale ha inviato al Comitato promotore 4 Referendum Regionali una comunicazione a firma del Dirigente Dott. Francesco Centofanti, con la quale si notifica la deliberazione dell'Ufficio di Presidenza n. 134 del 23.10.2007, avente per oggetto: “Richieste di referendum abrogativo ai sensi dello Statuto della Regione Abruzzi e della L.R. n. 86 dell'11.12.1987. Esame di ricevibilità”.
L'Ufficio di Presidenza, riunitosi il 23 ottobre 2007, alle ore 21.00, presso la sede del Consiglio Regionale, Palazzo dell'Emiciclo, è risultato costituito dal Presidente Marino Roselli, dal Vice Presidente Nicola Pisegna Orlando e dal Consigliere Segretario Liberato Aceto. Assenti la Vice Presidente Daniela Stati ed il Consigliere Segretario Fabrizio Di Stefano. Assiste il Dr. Giuseppe D'Urbano – Segretario.
Dagli atti si evince che l'Ufficio di Presidenza, con la presenza di 3 su 5 dei suoi componenti,
VISTA, tra le altre note, la nota in data 28.9.2007 del Comitato promotore avente per oggetto: “Riconsegna moduli raccolta firme 4 referendum regionali abrogativi vidimati il 28.06.2007 dal Consiglio Regionale dell'Abruzzo con richiesta di proroga del termine di scadenza della raccolta medesima delle firme per insuperate inadempienze costituzionali, statutarie, legislative, normative da parte della Regione e per gravissimi ostacoli burocratici e organizzativi frapposti da diversi Comuni e da soggetti autenticatori delle firme”,
VISTI gli articoli 75 e 20 dello Statuto, relativi alla indizione del referendum abrogativo e i soggetti legittimati alla richiesta (art.75) e alla autorganizzazione del Consiglio regionale (art.20), RICHIAMATO, in particolare, il secondo comma dell'art.16 della Legge Regionale n. 86 dell'11.12.1987 che recita: “Scaduto il termine ed entro il 30 ottobre, l'Ufficio di Presidenza esamina tutte le richieste presentate e decide sulla ricevibilità delle stesse”,
RITENUTO, sulla base della documentazione pervenuta e della relazione del Servizio Affari Istituzionali e Co.re.com., di dichiarare irricevibili le richieste di referendum abrogativo, CON VOTI UNANIMI DELIBERA DI DICHIARARE IRRICEVIBILI LE RICHIESTE DI REFERENDUM.
Alla luce degli atti notificati, I RAPPRESENTANTI DEL COMITATO PROMOTORE, avendo invece chiesto per tempo una proroga per la raccolta delle firme, per le citate inadempienze ed ostacoli rimasti insuperati e senza alcuna risposta da parte degli organi “statutariamente” preposti, e, richiamandosi all'art. 77 dello Statuto che, sul “procedimento del referendum abrogativo” prescrive che la richiesta di referendum abrogativo deve essere presentata dai soggetti legittimati al COLLEGIO PER LE GARANZIE STATUTARIE, che verifica la regolarità della richiesta e del procedimento a norma dello Statuto e della legge regionale, SI RIVOLGERANNO AL DIFENSORE CIVICO ED AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE, in quanto la “verifica del procedimento” è stata fatta da un organo non competente a farla, e che “non poteva ricevere” le richieste referendarie, in quanto il Collegio per le garanzie statutarie, cui lo Statuto assegna tale competenza, non è stato nominato pur in presenza, dal 28.6.2007, di un “procedimento di richiesta referendaria” e di ripetute segnalazioni e proteste.
Roseto degli Abruzzi, 29.10.2007
DICHIARAZIONE DI PIO RAPAGNA': “A tutela degli interessi del Comitato promotore e dei Cittadini abruzzesi che, alla data del 28 settembre 2007, hanno già sottoscritto i 4 Referendum regionali sui costi impropri della politica, sono costretto ad interrompere il “silenzio della informazione e della parola” e, in presenza di circostanze istituzionalmente rilevanti, dichiaro quanto segue:
“L'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, dopo 4 mesi di “silenzio totale” istituzionale, di mancata informazione dei soggetti interessati e di omissione di atti e provvedimenti legislativi per le garanzie statutarie e per la verifica del procedimento referendario, iniziato il 28 giugno scorso, comunica di avere deliberato, senza averne il titolo e la competenza, la “irricevibilità” delle richieste di referendum abrogativo presentate dal Comitato Promotore di Roseto degli Abruzzi.
Lo stesso Ufficio ed il Presidente del Consiglio Regionale, che erano tenuti a farlo, non hanno sottoposto all'intero Consiglio Regionale la richiesta di proroga dei termini e la “sospensione” della procedura referendaria, quantomeno fino alla elezione e all'insediamento del Collegio per le garanzie statutarie, previsto tassativamente dall'art. 77 del nuovo Statuto della Regione.
L'Ufficio di Presidenza, invece di prendere atto di una “anomala situazione”, forse anche imprevedibile ed imprevista data la “novità” della iniziativa referendaria regionale, e piuttosto che intervenire per superare e sanare con urgenza le inadempienze costituzionali, statutarie, legislative, normative da parte della stessa Regione e rimuovere i gravissimi ostacoli burocratici e organizzativi frapposti da diversi Comuni e da soggetti indicati dalla Legge Regionale quali esclusivi pubblici ufficiali autenticatori delle firme, si è semplicemente limitato a conteggiare il numero delle firme in parte presentate e, senza considerare il fatto ”gravemente ostativo” che la metà dei 305 Comuni abruzzesi e la stragrande maggioranza dei Notai, Cancellieri e Giudici di pace, non avessero ancora riconsegnato i moduli ad essi inviati il 28 giugno scorso, si limita a deliberare che: “Scaduto il termine ed entro il 30 ottobre... CON VOTI UNANIMI (cioè di 3 componenti su 5) DELIBERA DI DICHIARARE IRRICEVIBILI LE RICHIESTE DI REFERENDUM.
Per questo, nel ribadire con forza la richiesta al Consiglio Regionale di eleggere ed insediare immediatamente l'indispensabile “Collegio per le garanzie statutarie” ed attuare quanto previsto dagli art. 77, 79 e 80 del nuovo Statuto, annuncio che, se entro i prossimi giorni le istituzioni regionali non dovessero provvedere in tal senso, a tutela di tale “diritto statutario” attribuito ai Cittadini ed al Comitato ed a sostegno della richiesta medesima, riprenderò lo sciopero della fame, già sospeso a settembre.
Per quanto riguarda il Comitato promotore, la procedura referendaria e la raccolta delle firme non si sono affatto concluse con la frettolosa deliberazione di irricevibilità dell'Ufficio di Presidenza.
Roseto degli Abruzzi, 30.10.2007
* Comitato promotore Referendum Regionali
Responsabili: Pio Rapagnà e Giovanna Forti
Sede: Via Lombardia, 10 – 64026 ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE)