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Paul Cézanne, Il frutteto, 1885-86 ca., olio su tela, cm. 61x50 |
“Cézanne a Firenze”, 150 mila visitatori in dieci settimane
Firenze, 2007-05-10 – Oltre 150 mila visitatori in 10 settimane. E’ il bilancio provvisorio di Cézanne a Firenze, la spettacolare mostra in corso a Palazzo Strozzi, fin dal debutto in testa alla classifica italiana delle esposizioni più frequentate. L’ultima rilevazione si riferisce alla chiusura del box office di ieri sera, mercoledì 9 maggio. In 70 giorni di programmazione la mostra (www.cezanneafirenze.it, aperta fino al 29 luglio) è stata visitata da 152.093 persone, con una media quotidiana di 2.204. Un successo di evidenti proporzioni visto con particolare soddisfazione anche dalle categorie economiche. Secondo Bernabò Bocca, vicepresidente vicario di Confcommercio nazionale, nonché presidente di Federalberghi – Confturismo e di Confcommercio Firenze, è la conferma della bontà di una strategia. “Da tempo”, spiega, “Suggerivamo che una politica di eventi è la ricetta migliore per rilanciare l’immagine della città e per attrarre un turismo di qualità. Le rilevazioni di Federalberghi accertano del resto da tempo che la gente è interessata più alle mostre che ai musei. E con la fama che Firenze ha nel mondo, il successo di una bella mostra ha una eccezionale cassa di risonanza”. Per gli alberghi il primo trimestre 2007 in realtà non è stato soddisfacente a causa del blocco dei congressi medici. “Ma il turismo è comunque in ripresa”, dice Bocca. “Aprile è andato bene e le previsioni per maggio e giugno sono buone”. Quanto a Firenze, aggiunge, più iniziative culturali si organizzano, meglio è, purché di qualità. “Alludo anche al Forte Belvedere”, dice, “Più contenitori equivalgono a più possibilità di attrarre turismo. Occorre avere però anche la capacità di riempirli in modo appropriato. Ci auguriamo dunque che la neonata Fondazione Strozzi riesca nell’exploit. Occorre, in altre parole, andare avanti sulla strada inaugurata dalla mostra Botticelli e Filippino e continuata oggi da Cézanne a Firenze. Basta non dover aspettare altri 5 anni per avere un’iniziativa di identico livello”. Agli operatori turistici, ma non solo a loro, sta comunque a cuore anche un problema tutt’altro che secondario. “Alle politiche culturali”, ricorda Bocca, “deve far riscontro anche un’azione rivolta alla sicurezza e alla pulizia della città. Ci sono zone di Firenze in cui i turisti non possono ormai avventurarsi senza rischi. Se non vengono borseggiati, derubati e quant’altro sono comunque costretti ad assistere a spettacoli inammissibili di sporcizia e degrado, non ultima l’invasione dei venditori abusivi. A Firenze cerchiamo di portare turismo di qualità e di alta capacità di spesa. Ma a questo turismo devono essere offerte condizioni adeguate”.
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Cultura e Spettacoli |
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il 13 May 2007 alle 15:18 |
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