ilmascalzoneSportivo, il Rugby sul Mascalzone a cura di Stefano Lucadei
Una sola partita oggi a causa della sosta per il Test Match della nazionale, quella dell’Under 19 di Andrew Jepson
Under 19 – Teramo (12 a 13)
L’under 19 muove pur sempre la classifica ma non riesce a vincere per la terza volta consecutiva in casa; i rossoblù hanno vinto tutte e due le partite in trasferta e perso le tre giocate in casa.
Il motivo di questa sconfitta non è sicuramente “il Ballarin”, ma la continua difficoltà do schierare 15 titolare in salute.
Ma gli abruzzesi, come si può capire dal risultato, oggi non hanno avuto vita facile, a 4 minuti dalla fine la Samb vinceva per 12 a 6. il primo tempo si era concluso 6 a 5 per il Teramo che aveva realizzato due punizioni contro una splendida meta di Troiani che si è involato sulla sinistra del campo per 45 metri, saltando tutti gli avversari andando a schiacciare oltre la linea con un tuffo liberatorio.
Il secondo tempo tutto cuore e polmoni da parte di entrambe le squadre, che se la giocano fino al fischio finale senza risparmiarsi, segnando una meta per parte.
Vince il Teramo meritatamente, perché ha trasformato un calcio in più, perché ha tenuto maggiormente alta la squadra, perché alla fine erano meno affaticati.
Ai nostri non si può rimproverare nulla perché se la sono giocata, sono stati in partita fino al fischio dell’arbitro, hanno perso ma non si sono arresi, il loro gioco sta crescendo, insieme alla loro amicizia, le vittorie in casa arriveranno.
Queste le considerazioni del coach Andrew Jepson:
“Personalmente ritengo che stiamo perdendo alcune delle battaglie, ma in generale i ragazzi stanno vincendo la guerra.
Stanno diventando un gruppo unito e si trovano ad affrontare le avversità con determinazione e forte volontà di riuscire. Sono orgoglioso di essere l’allenatore di questo gruppo d’atleti, e sono convinto che i loro sacrifici e il duro lavoro che stanno svolgendo li ripagherà.
Molti di questi giovani hanno iniziato a giocare a rugby solo quest’anno, e sono convinto che siano entrati in un mondo in cui essi si trovano regolarmente ad affrontare avversari con più esperienza e maggiore capacità di gestire la partita. Questi coraggiosi giovani uomini stanno affrontando il problema con orgoglio e fieri della maglia che portano. Il loro sforzo supera tutte le attese, la loro umiltà li lega e li vincola al nostro grande sport.
Continueremo a lavorare duro e continueranno a mettere i loro corpi sulla linea per proteggere i loro compagni di squadra. Giocano ognuno per gli altri, non per me o per la gloria, ma per il puro divertimento che trovano a far parte di questo bel gruppo.
Luigi, Emanuele, Riccardo, Morgan, Norman, Valerio, Giorgio, Marco, Elia, Alfredo, Riccardo, Francesco, Luca, Andrea, Michele, Alessandro, GRAZIE per le emozioni che ogni domenica, indipendentemente dal risultato, ci regalate.”