E VENNE IL GIORNO DEGLI ANNI DI PIOMBO
“Con il cuore in gola. Gli anni di Roberto e Patrizio Peci” serata sulle Brigate Rosse al 16° Premio Libero Bizzarri. Si riapre una pagina dolorosa della storia di San Benedetto. Per la prima volta parla la figlia di Roberto Peci.
San Benedetto (A.P.) - 08/07/2009. La città di San Benedetto rivive una pagina dolorosa della propria storia con la serata ”Con il cuore in gola. Gli anni di Roberto e Patrizio Peci” che il 16° Premio Libero Bizzarri ha voluto dedicare agli anni di piombo. Giovedì 9 luglio, alle ore 21,30 in piazza Matteotti, dopo la proiezione del documentario in concorso “L’infame e suo fratello “ del regista sambenedettese Luigi Maria Perotti seguiranno gli interventi di quanti hanno vissuto direttamente le vicende di quegli anni. Dalla testimonianza umana di Roberta Peci, figlia di Roberto, nata due mesi dopo la morte del padre, ucciso dalla Br solo perché fratello del terrorista pentito Patrizio Peci, a quella politica dell’on Marco Boato fino alla versione cinematografica raccontata dal regista sambenedettese in concorso con lo stesso documentario anche a Roma Fiction Fest/ Factual Realtà e Finzione.
“La città di San Benedetto non ha dimenticato quegli anni, è una ferita ancora aperta. Un capitolo doloroso” sostiene Massimo Consorti, direttore artistico del Festival insieme a Fabrizio Pesiri. “Molti amici dei fratelli Peci, ex Lotta Continua, saranno presenti giovedì sera in piazza Matteotti, ma non se la sentono di intervenire” .
Oggi l’ex terrorista Patrizio Peci si è rifatto una vita, con un’altra identità. Ha una famiglia, un figlio. La sorella Ida che ha consegnato tutto il materiale, ritagli di giornale, foto , al regista Luigi Maria Perotti si è chiusa nel silenzio. Non sarà in piazza Matteotti. Per la prima volta parlerà, invece, la figlia di Roberto Peci, Roberta studentessa universitaria a Bologna. “Troverà la forza, il coraggio per farlo -sostiene Luigi Maria Perotti - . Davanti alla telecamera, come di fronte ad una folta platea. Per lei sarà come liberarsi di un peso”. Quindi il giovane regista aggiunge. “E’ stata Roberta a chiedermi di accompagnarla nel luogo dove venne ritrovato il padre nel 1981, nella campagna romana,vicino all’ippodromo Capannelle. Quasi volesse stabilire un contatto con il padre che non ha mai conosciuto”. Il documentario di Luigi Maria Perotti con quella struggente ricerca di Roberta Peci di un padre mai conosciuto, perso senza che sia riuscita a farsene una ragione, sta facendo il giro dei Festival. Ha già partecipato al Festival di Annency in Francia.
Il regista approva la volontà del sindaco Giovanni Gaspari di intitolare una via a Roberto Peci quale atto per stigmatizzare il terrorismo.
I DOCUMENTARI IN CONCORSO FRA IMPEGNO SOCIALE E MUSICA ROCK
Quarto giorno di proiezione dei documentari in concorso al 16° Premio Libero Bizzarri DocFilmFest. All’Auditorium del Comune di San Benedetto del Tronto verranno proiettati “Quando combattono gli elefanti” di Simone Amendola e “It’s Only Rock’n Roll (but i like Keith)” di Piergiorgio Gay.
“Quando combattono gli elefanti” (ore 16.30), parte il 15 agosto 2008 quando Trenitalia licenza per la seconda volta il macchinista e delegato per la sicurezza Dante De Angelis (in seguito alle dichiarazioni pubbliche sull’insicurezza degli Eurostar). La precarietà di una ragazza che subisce le scelte dei genitori: è la storia di Lessyta, una quindicenne di colore che non vuole lasciare la casa sulla ferrovia dove è nata e cresciuta.
“It’s Only Rock’roll (but i like Keith)”, (ore 18.15), è la storia di Massimo Della Pietra, ha un cognome quasi profetico per la sua passione. Il suo soprannome è Max Stone. Gli striscioni di Max ai concerti degli Stones sono ormai un’abitudine, ma farsi spiegare come fa a portarne dentro sette alla volta è incredibile…