Si è conclusa da più di una settimana la prima edizione di Paesaggi Umani che ha avuto come protagonisti persone, natura, suoni e internet. Montelparo, Monteleone e Servigliano sono stati scenari di workshop, laboratori teatrali, spettacoli e feste. Centinaia di partecipanti provenienti da tutta Italia.
Una pacifica invasione umana. E poi colori, euforia ed entusiasmo. Con questa novità si sono svegliati venerdì 2 e sabato 3 maggio gli abitanti di Servigliano, Monteleone e Montelparo. I paesaggi dei tre comuni dell'entroterra marchigiano sono stati scenario dell’edizione 2008 di Paesaggi Umani, sezione speciale del festival Saggi Paesaggi dedicata alla capacità di creare relazioni tra persone, ai saperi diffusi sul territorio ed ai nuovi modi di comunicare.
Le adesioni sono pervenute da molte città italiane: Milano, Roma, Siena, Lecce, Viareggio, Ancona, Fano, Recanati, più una nutrita presenza di residenti locali. Attraverso le passeggiate sonore ed i laboratori i partecipanti sono andati alla riscoperta di conoscenze nascoste nel paesaggio piceno che corrono il rischio di scomparire a causa dello scarto generazionale e dello spopolamento delle colline.
Oltre le previsioni le adesioni ai workshop: un centinaio nella giornata di venerdì e 130 circa nella giornata di sabato. Circa 300 le presenze totali alla festa del sabato sera. Più di 100 le persone che hanno svolto un’esperienza residenziale di comunità per i 3 giorni di durata dell’evento. Il tutto grazie alla stretta collaborazione di tre realtà associative attive sul territorio: Comunanze.net, Arteria Community e Casa di Mattoni.
Ma le cifre raccontano poco o nulla di Paesaggi Umani 2008, del clima che si respirava e delle emozioni provate. “Bisognerebbe chiederlo a chi ha partecipato e a chi ha seguito la diretta on line della manifestazione su www.comunanze.net – spiega Fabio Ragonese, uno degli organizzatori - e probabilmente racconterebbero di un’atmosfera speciale, quella che si respira quando si incontrano degli amici dopo tanto tempo di assenza. Armonia e desiderio di scambiarsi idee, sensazioni, seduti magari sulle scale del Polo S. Agostino di fronte alla magnifica vista delle colline, con i campanili che svettano e sembrano comunicare l’uno con l’altro e viene voglia di toccarli per quanto sembrano vicini. E non si sarebbe molto lontani dal comprendere il senso e la finalità dell’iniziativa: ridare vita ai centri minori, alle comunità diffuse, metterle in contatto tra di loro grazie anche alle nuove potenzialità della rete internet. Perché le relazioni sono la sostanza dei nuovi media ed aiutano a risvegliare le tradizioni e i saperi nascosti o dimenticati che alimentano la voglia di vivere un luogo e il senso di appartenenza ad una comunità”.
Paesaggi Umani ha sviluppato relazioni grazie anche a spettacoli e performance di qualità. Grande successo per la partecipazione di Antonio Rezza (attore-regista romano ed autore tv per Raitre con Troppolitani) accompagnato da Flavia Mastrella che ha coinvolto più di 30 ragazzi nella realizzazione del laboratorio di videodocumentazione del territorio e che ha raccolto applausi e risate in piazza a Servigliano con il suo “Io”, toccando i temi dell’individualismo e del cinismo nella società moderna.
Folta partecipazione anche per il seminario di raccolta e cucina delle erbe spontanee curato dall’Accademia delle Erbe Spontanee di Monte S. Pietrangeli, condotto con passione e competenza da Noris Rocchi. Il direttore dell'Accademia ha saputo intrattenere circa 50 persone svelando un patrimonio di saperi quasi dimenticato ed abbinandolo a suggerimenti gastronomici che hanno risvegliato in più di un partecipante la voglia di raccogliere e portare a casa le ricchezze di questo territorio, per poterle gustarle ancora.
Impegnativo e ricco di suggestioni il workshop sui paesaggi sonori, condotto da Luca Miti, Francesco Michi, Antonello Colimberti e con la partecipazione di Carlo Infante incentrato sul valore del silenzio come chiave di accesso all’ascolto dell’ambiente sonoro.
Il teatro comunale di Servigliano ha fatto da scenario al paesaggio umano più variegato. Sul palco, impegnati nei rudimenti dell’improvvisazione teatrale, c’erano i ragazzi in affido della Casa di Mattoni provenienti da Pakistan, Afganistan, Nigeria, alcuni ragazzi di una comunità di recupero di Milano ed altri da Fano.
Saggi Paesaggi non finisce qui. Dall’1 al 3 giugno è in programma Glocal 2.0, seconda edizione dell'evento promosso dall’Associazione Comunanze.net, integrato quest'anno nel calendario di Saggi Paesaggi. Negli scenari di Grottammare, dell'agriturismo Piantabete di Comunanza e della Cartiera Papale di Ascoli Piceno si svolgeranno seminari, laboratori e sperimentazioni di linguaggi innovativi attraverso l'uso creativo della rete internet. Al centro del dibattito sarà la progettazione di una piattaforma di social networking tramite la quale favorire lo scambio di esperienze facendo da veicolo alla promozione del piceno in un’ottica globale.